Blog | 07 Giugno 2012

LA CRISI DEI 40 ANNI cap. 1 [data originale: 07.06.2012]

Dopo 200 commenti blogger stoppa la Discussione. Lì sopra abbiamo iniziato il cap. 2.

“Nella nostra comunità monastica, a causa dell’uscita di parecchi confratelli che avevano superato i 40 anni ci siamo dovuti confrontare con la ‘crisi della mezza età’. Un rapido sguardo attorno a noi ci ha subito mostrato che la crisi della mezza età non tocca soltanto numerosi sacerdoti e religiosi tra i 40 e i 50 anni, sospingendoli in una crisi esistenziale che li può condurre fino a dare le dimissioni dal proprio ministero. Al contrario, la svolta della vita rappresenta per la maggioranza delle persone un problema che sconvolge abbastanza spesso tutta la loro vita precedente. Cambio di attività, uscita dall’ambiente abituale, separazioni matrimoniali, esaurimenti nervosi, disturbi psicosomatici di vario genere: sono i segni di una crisi non superata a metà della propria vita” (Anselm Grun, 40 anni. Età di crisi o tempo di grazia?, Edizioni Messaggero di Padova 2006, pp. 8-9).
Io credo che la crisi dei 40 anni avvenga quando nella vita non è più procrastinabile la questione dell’amore. Nella mia vita c’è qualcuno che amo e da cui sono amato? Non qualcosa, ma qualcuno. Non un progetto –nemmeno un “progetto matrimoniale” –  ma una persona. Non un “perché” vivere ma un “per chi” vivere. E’ allora che, nell’ultimo disperato tentativo di ottenere quello che non si è mai ottenuto, si rischia di buttare all’aria tutto

204 risposte a “LA CRISI DEI 40 ANNI cap. 1 [data originale: 07.06.2012]”

  1. Dory ha detto:

    “Quando nella vita non è più procrastinabile la questione dell’amore?” – trasformo in domanda un’affermazione contenuta nel testo esplicativo della discussione… Io non creo alla “crisi dei 40 anni2…Nel senso che io credo che la questione dell’amore sia sempre improcrastinabile, ameno nel senso di trovare qualcuno che amo e qualcuno per il quale vivo…Un bambino che non trova una madre o un padre accogliente ( le ricerche lo dimostrano) non sviuppa le sue capacità intellettive e neuro-biologiche naturali; Un adolescente che – nonostante le ribellioni – non trova l’amore dei suoi genitori non trova un contenitore sicuro entro cui sperimentare l’autonomia; un adulto che non trova l’amore per qualcuno cui donarsi per sempre (Dio, coniuge, “gli altri”)…diventa egoista, edonista…Insomma si autodistrugge divenendo la caricatura ora grottesca, ora triste di sè stessa. A qualsiasi età se non si trova e riceve amore si rischia di “buttare all’aria tutto”….A quarant’anni avviene di più? Non lo so…io non credo. Credo che la questione dell’amore sia il centro di tutta la nostra esistenza dal concepimento fino a (dopo) la morte.

  2. piera ha detto:

    Io sono una che attraverso la crisi dei 40anni ci è passata…. anzi, ci sta passando! La mia esperienza è stata molto dolorosa, di colpo tutto viene messo in discussione, tutto ciò che per te ha sempre rappresentato un punto fermo, di colpo diventa…. sabbia mobile! i figli crescono ed è difficile accettare che nn abbiano più bisogno di te, il marito è sempre lì presente, ma anche lui sta attraversando un momento di stanchezza e si chiude in se stesso… ti senti sola, incompresa, ti senti di troppo in qualsiasi ambiente, persino in quello del lavoro dove ti sei fatta una posizione, dove ti sei sempre trovata bene fino a quando non è arrivata quella collega che per età, energia, sfrontatezza, riesce a fare in modo che anche in quel contesto tutto crolli. i genitori stanno invecchiando ed hanno sempre più bisogno di te ma il loro bisogno è tutt’altro che gratificante… non è sicuramente il bisogno che i figli hanno di te….e poi… si, diciamocelo! vorresti una relazione d’affetto con quella persona che è entrata come un ciclone nella tua vita…. non parlo di sesso… quello nn importa… una amicizia che ascolti, comprenda, ti avvolga in un abbraccio nel quale ti puoi sentire sicura, una amicizia alla quale raccontare ciò che stai passando perchè raccontarlo ai tuoi cari procurerebbe loro troppo dolore, senso di inadeguatezza, incapacità di aiutarti….
    Allora? la depressione è in agguato e ci cadi come niente….
    è in quel momento che interviene la Grazia….ti siedi davanti a uno specchio, ti rendi conto che sei uno straccio, che usi quella scusa per tenere tutti a distanza e ti dici: “la crisi può devastarti e affondarti oppure può essere una occasione di crescita, di cambiamento”. Provi a vedere in concreto tutte le cose e le persone che ti circondano e ti accorgi di essere molto più ricca di di quello che pretendi di far credere anche a te stessa. tuo marito ti ama, forse in maniera diversa, ma molto più consapevole e profonda, i tuoi figli sono grandi ma ti restituiscono tutto l’amore che tu hai dato loro…. centuplicato, se glielo permetti! i genitori… li guardi con un occhio più tenero e pensi che un giorno anche tu sarai un po’ più testarda, esigente, capricciosa; la collega nuova…è vero, ti ha preso il posto ma i tuoi colleghi di sempre ti danno attestazioni di simpatia, fiducia, affetto, basta lasciarsi amare anche da loro…. e l’amicizia importante… quella che ti sembrava esiziale per la tua vita, alla fine riesci a ridimensionarla e riportarla al suo giusto valore….
    Ma cosa fa scattare tutto questo? ho accennato alla “Grazia”. Quando ti senti davvero l’ultima, quella che nessuno capisce, quella che nessuno vuole più, quella che non ne fa più una giusta…. in quel momento la Grazia ti aiuta a guardare appena un po’ più in là e capire che in realtà svuotandoti totalmente riscopri la radice di tutto: l’Amore di quel Dio che ti ama davvero, che ti ama per primo, nonostante tutti i tuoi difetti e tutte le tue cose storte, che ti ascolta, piange con te, ride con te, ama con te….
    da qualche parte ho letto che si dovrebbe imparare a svuotare il proprio io per fare spazio a Dio. Questione di una “D” in più o in meno?!
    è proprio vero: è tutta questione di Amore, quello con la maiuscola, quello che ti è donato e che ora tocca a te condividere…. anche mettendo a nudo la tua anima su un blog (ma che blog!!! ;-) )

  3. Ribelle ha detto:

    Bell’argomento!Credo che la crisi dei 40 anni,sia essenzialmente legata all’accettazione di se stessi e dei propri limiti; infatti quando si è più giovani,si è sicuri di avere il mondo tra le mani o almeno tante opportunità e le forze fisiche e morali per affrontare di tutto!
    Si pensa-forse agli altri è andata male, ma io realizzerò di meglio!(in tutti i campi)
    Invece intorno ai 40, si comincia a fare un bilancio e dunque a scoprire che in genere c’è un profondo divario tra ciò che “pensavo fosse” (il lavoro, il matrimonio, le persone, la vita…) e ciò che realmente è o realmente riesco a fare.
    Molti reagiscono con il di-vertimento(nel senso di girar lo sguardo e non pensarci) e quindi con l’estremo tentativo di realizzar una nuova e possibilmente perenne giovinezza( che per le donne si concretizza spesso in una cura esagerata del corpo o uso di una moda giovanilistica o ricorso alla chirurgia palstica.. e per l’uomo nella ricerca di avventure e nuovi amori).
    Certamente non c’è una rigida distinzione tra uomini e donne, ma credo si tratti di un tentativo di esorcizzare la paura del punto di arrivo sicuro per tutti…la morte!
    Parola che è persino disdicevole usare( meglio dipartita, venuta a mancare etc…)Mi hanno detto che a Milano, non si usano neanche più i manifesti cittadini perchè potrebbero disturbare…
    Penso invece che il vero senso della vita si trovi proprio nel modo di porsi davanti alla morte e questo a prescindere da una visione di fede: lascia il mondo migliore di come lo hai trovato…o vivi ogni giorno come fosse l’ultimo, sono pensieri della saggezza pagana di tutti i tempi..
    Certamente la fede dà una risposta molto più completa, ma solo se per fede si intende rapporto profondo con un Dio- Persona…fino a quando per fede si intende un vivere moralmente corretto sec varie regole o seguendo vari riti..non funziona! E ha ragione( ma solo in questo!) Celentano nell’accusare la Chiesa di non parlar più di vita eterna…(per quanto il papa lo faccia spesso e non manchino molte eccezioni viventi…e tanti scritti di santi…)

  4. Ribelle ha detto:

    Poichè alla crisi dei 40,inizialmente ho reagito anche io come la maggior parte delle persone buttandomi in una specie di attivismo e ateimo pratico, che non nega che Dio esista, ma che ritiene molto più urgenti tanti aspetti della vita quotidiana,dato che il resto…mica è sicuro? qualcuno è tornato indietro a dircelo? non è molto più normale vivere preoccupandosi solo delle necessità pratiche, del”, che mangeremo e che berremo “e come ci vestiremo?(per dirla con le parole del Vangelo..)
    vorrei condividere un racconto che ho letto tempo fa e mi diede un pò da pensare…
    “Due gemelli, mentre crescevano nel grembo della madre, conversavano tra loro; erano pieni di gioia e dicevano:
    «Senti, non è incredibile l’esperienza della vita? Non è bello essere qui, insieme?».
    Giorno dopo giorno andavano scoprendo il loro mondo. Un giorno si accorsero del cordone ombelicale che li univa alla madre, attraverso cui venivano alimentati, ed esclamarono sorpresi:
    «Guarda quanto ci vuole bene la nostra mamma, condivide la sua vita con noi!».
    Passarono così le settimane e i mesi, finché all’improvviso, si resero conto di quanto erano cresciuti.
    «Cosa vorrà dire tutto questo?», domandò il primo.
    «Vuol dire che fra poco non ci staremo più qui dentro», rispose l’altro.
    «Non possiamo restare qui per sempre!»
    «Ragiona», gli rispose il fratello,
    «non abbiamo altre soluzioni, e poi forse, ci sarà un’altra vita, dopo che saremo usciti di qui».
    «Ma non è possibile», sentenziò il primo.
    «Senza il cordone ombelicale non si può vivere! In più, altri prima di noi hanno lasciato il grembo materno, ma nessuno è tornato a dirci se c’è un’altra vita dopo la nascita. Dai retta a me, una volta usciti di qui, tutto finisce!»
    Così, tra un’argomentazione e l’altra, trascorsero i loro ultimi giorni nell’utero, finché giunse il momento della nascita.
    Quando vennero alla luce spalancarono gli occhi ed emisero un forte grido.
    Quello che videro superava di gran lunga ogni loro aspettativa.” Sarà così anche per noi?Stiamo accumulando tesori che nessuno potrà toglierci?

  5. giovanna ha detto:

    Quando sai per Chi, sai anche perchè! Non è automatico, bisogna scoprire ogni giorno, anche a 47 anni Chi continuamente ti ama e ti chiede di amare, così come sei.

  6. Mauro Leonardi ha detto:

    @Piera
    Il tuo commento mi sta facendo riflettere. Mi torna in mente la Discussione che abbiamo fatto che aveva per titolo “Una donna si innamora”:. http://mauroleonardi.blogspot.it/2012/01/una-donna-si-innamora-mail-del-692011.html

    Dico una cosa al volo forse un po’ provocatoria. Dici “non parlo di sesso…” una volta o l’altra mi piacerebbe mettere a fuoco questa affermazione perché credo sia importante che anche le donne imparino a dire a sé stesse che il sesso è importante. Ora non voglio portare la tua riflessione su questo, so che tu stai parlando di altro, amicizia, ecc. però credo sia giusto dire che anche per le donne il sesso è importante. E’ importante quanto lo è per gli uomini. San Josemaría Escrivá diceva che viene al quarto o quinto posto. Ok. Bene. Viene al quarto o quinto posto. Mi sembra un posto importante. Ma è uguale per gli uomini o per le donne, anche se spesso gli uomini attraverso il linguaggio del copro non sanno esprimere tutta la tenerezza di cui una donna ha bisogno e che il corpo sessuato sarebbe capace di dire.

    Scusa Piera, so che non è il centro della tua riflessione, ma non volevo perdere l’occasione di lanciare questa riflessione.

  7. Paola ha detto:

    Forse il sesso, in una coppia sposata da qualche anno, visto che parliamo di 40enni, quanto a importanza scala forse anche prima del quarto posto.

    Se parli con le 35/40nni che si sono separate ti confessano che non facevano sesso col marito da mesi e mesi.

    In questa società dove tutto è permesso e facilmente ottenibile, mantenere viva la vita sessuale di una coppia dopo i primi anni è una vera sfida. Ma credo proprio che da lì si giudica la salute e quindi la felicità della coppia, e poi dell’intera famiglia.

    In fondo l’essere un solo corpo è la sola differenza tra una coppia di sposi e una coppia di amici.
    O sbaglio?

    Penso anche che l’uso dei contraccettivi che, da un lato, rendono l’atto sempre disponibile, e quindi a rischio di essere un po’ scontato, e da l’altro, in alcuni casi alterano gli equilibri ormonali della donna, annullando un certo piacere collegato agli sbalzi di ormoni durate il mese, rendano la questione un po’ più difficile.

    Ma vedo che al blog non interessa il sesso!

  8. Tres ha detto:

    Ciao Paola, ci stavo pensando anche io a questo discorso del sesso ma mi ero fermata alla mia crisi post 39 anni e allo shock della prima volta che mi ha dato del Lei una persona che mi sembrava una coetanea e a quella volta che una trentenne si è presentata con un Piacere Signora! Credo che sia un colpo paragonabile solo alla prima volta che mi cederanno il posto sull’autobus. Staremo a vedere. Tornando al sesso, a volte, anche fare sesso e farlo bene non è un sintomo di sanità coniugale è solo un sintomo. Una coppia che non parla e che non comunica può andare benissimo a letto? Forse si. Generalizzando (e, quindi, banalizzando un po’)tra uomini e donne, forse per le donne il sesso è la fine di un discorso e per l’uomo l’inizio…ma se sono pure solo due chiacchiere, dopo, va bene lo stesso. Se parliamo invece di sesso a 40 anni e oltre, direi che una donna a 40 anni e oltre, ha un po’ tutto quello che dice Piera. E quello che dice Piera è, anche stanchezza e fatica, ma è anche tanta vita passata e quindi vissuta e questo dà una certa sicurezza, un certo spessore, che,almeno a me, ha dato una certa consapevolezza di ciò che ero. Ero finalmente uscita dal sogno, dal “chi vuoi essere da grande?”. Ora ero grande. Ok, alcune cose sono state decisamente sbagliate ma non tutto va sempre cambiato e migliorato. Ecco c’è come una sensazione di acquisito, tra i 40 e i 50 che è, direi, rilassante. Essere rilassate, sicure e consapevoli fa si che anche il sesso comincia ad essere importante. Sei lì con tuo marito (da circa una ventina d’anni) e la seduzione, l’affetto, il piacere sono lì, nuovamente. “Nuovamente”: figli grandi, più tempo per sè, non si rimane in cinta tanto facilmente (rilassante anche questo!) e allora il sesso torna al centro. E qui nascono, anche, un po’ di dolori. Perchè? Perchè non sempre si è maturati insieme, non sempre si è mantenuta quell’unione di cui,giustamente, parli tu, Paola, e il “nuovamente” di cui parlavo si rivela impegnativo, molto. Non lo so @Paola, rispondimi e vediamo se io e te (se agli altri non interessa) riusciamo a pensarci un po’ su. Grazie.

  9. Mauro Leonardi ha detto:

    @Paola
    La tua frase “Forse il sesso, in una coppia sposata da qualche anno, visto che parliamo di 40enni, quanto a importanza scala forse anche prima del quarto posto” credo voglia dire: in una coppia di quarantenni il sesso vieni ai primi posti, ben prima del quarto: viene al primo, al secondo o al terzo. Ho capito bene?
    Se questo è il senso, lo condivido assolutamente. Io sono nel venticinquesimo anno del mio sacerdozio e ti posso dire – a conferma di quello che hai detto dopo nel tuo intervento – che a volte, paradossalmente, il mio lavoro consiste nel far sì che le persone non sposate non abbiano rapporti sessuali, e nel far sì che le persone sposate ce li abbiamo.

  10. Tres ha detto:

    Sono convinta @Don Mauro che la questione avere rapporti sessuali, sia dopo una vita insieme, una questione d’amore o non è e basta. A 40/45 anni voglio amore;”non è più procrastinabile la questione dell’amore” diceva all’inizio. A 40 anni sono capace di avere rapporti sessuali con mio marito (sia che mi ci mandino a letto, sia che ci vada da sola) ma la questione dell’amore si fa centrale come non mai prima. C’è così “tanta roba” in un lungo matrimonio e in una lunga vita che solo per amore vale la pena. E, sia chiaro,in una vita è una questione, sempre sempre, di amore …ma dopo i 40, questo è così chiaro che capisco perchè si dice che la vita inizia a 40 anni.

  11. Lisander ha detto:

    Ci ho pensato bene prima di scrivere…Un pò perchè mi ha veramente stupito (in positivo) che un sacerdote (Don Mauro) parlasse con questa naturalezza di sesso soprattutto guardandolo dal lato femminile. Al catechismo mi ero abituata che il sesso venisse denominato dai sacedoti con la perifrasi “quelle cose lì”; nel corso prematrimoniale su “quelle cose lì” il sacerdote glissava dicendo che tanto sapevamo tutto. Seguì deprimente lezione del ginecologo su particolari tecnico-pratici (contraccezione, metodi naturali, etc): l’unica cosa che ho sentito dire con tristissima frequenza da sacerdoti evidentemente misogini e repressi su “quelle cose lì” era che la donna sposata deve “ovviamente” (?!?) essere sempre disponibile perchè il marito ha “certe esigenze” (solo lui) e siccome poi in quanto maschio lui (solo lui) ha “certe esigenze” sempre la donna deve scusare con indulgente pazienza ogni scappata e scappatella perchè per lui è “normale”; E le esigenze d lei? neanche a parlarne: i sacerdoti (non tutti, ma molti) qui dipingevano le peggiori scene infernali e il vulnus mortale inferto alla fedeltà coniugale dalla donna poco seria e sicuramente fedifraga, facendo l’elenco delle vergini martiri di tutta la cristianità…
    Sono grata a Don Mauro per essere un sacerdote che invece sa fare discorsi seri sul tema, rispettosi della dignità femminile.
    Certo, per le donne il sesso è importante. Non so “a quale posto” stia. ma è importante. Importante nella sua componente fisica. Perchè attraverso di essa si senta desiderata e protetta dal proprio uomo. Perchè attraverso questo diventa donna e madre… Solo secondo me per molte donne (parlo di donne serie ed assennate, ovviamente) il significato della parola “sesso” si riferisce ad una serie di esperienze molto diverse da quelle che normalmente intende un uomo con la stessa parola. Sto semplificando molto, ma in genere l’uomo con la parola “sesso” intende proprio il rapporto completo. La donna – ovviamente generalizzo – no ( o comunque non solo). Avete mai visto Pretty Woman? Ebbene la protagonista è una prostituta quindi con gli uomini ha esperienze fisiche di ogni tipo, ma per lei il sesso (inteso come rapporto d’amore e d’intimità che passa per il corpo) è…un bacio. Lei non bacia i clienti. Bacerà solo l’uomo che ama. Una donna può fare sesso semplicemente sentendosi abbracciata. Una donna dà la massima importanza alle parole che accompagnano il gesto d’amore. Non bada solo alla carezza o al bacio, ma a come viene data quella carezza o quel bacio…Una donna può fare “sesso” vestendosi, pettinandosi in un certo modo: nel film “La donna che visse due volte” un’attrice pagata per trarre in inganno e sedurre un investigatore si finge un’altra, ma poi si innamora dell’ex poliziotto. Alla fine del film lui scopre l’inganno, ma le chiede di vestirsi nuovamente come la donna di cui lui si è innamorato. Lei lo fa. E quando esce dalla porta del bagno vestita così..E’ come se avesse fatto l’amore con lui. Se avesse donato tutta sè stessa fisicamente, non solo “metaforicamente”. Nel matrimonio, passata la prima fase della passione dell’innamoramento e della scoperta, per gli uomini, per molti uomini è difficilissimo entrare in questa mentalità femminile. Non comprendono neppure quanto possa essere forte, intensa la passione femminile… A volte proprio rifiutano l’idea che tale passione possa esistere…E per questa “incomunicabilità” a volte i rapporti sessuali si diradano, o si interrompono, oppure ci sono ma la donna li vive in una dimensione di rassegnata e triste routine.

  12. Tres ha detto:

    Lisander che bella questa cosa “Una donna può fare sesso semplicemente sentendosi abbracciata”. Grazie

  13. Ribelle ha detto:

    Complimenti per l’argomento! Devo dire che trovo un pò inusuale parlarne e condivido in pieno quanto scriveva giorni fa( Giovanni Squadrito? )circa la difficoltà e il fastidio di trovarsi in un ambiente di lavoro in cui le donne parlano della loro vita intima…
    Credo sia ugualmente antipatico farlo, sia per uomini che per donne!ma qualche riflessione generale, penso di poterla gettar giù.. .

    Anzitutto credo che ci siano differenze così profonde tra i due sessi, che è impossibile che un uomo corrisponda in pieno alle aspettative della donna…certo può impegnarsi a capirla e fare dei tentativi, ma…resta un uomo!Il film citato da Lisander,Pretty woman, l’avrei citato anche io: per una donna si può far sesso…con un bacio…ma per lui non basta!Solo che oggi una donna chiede la felicità al rapporto di coppia molto più di prima e questo rende le cose molto più difficili, se non impossibili!
    Secondo punto:la mancanza di tempo (materiale e mentale) lavora molto in senso contrario: bisognerebbe di tanto in tanto “preparare” un incontro, con il meglio dei propri pensieri e desideri, come si faceva ogni volta che si usciva da fidanzati, con il miglior stato d’animo, vestito etc…
    Terza cosa negativa:tutto quello che vediamo a livello di film e di pubblicità! Mai sentito il marito che chiede cose strane per provare sensazioni diverse, come si vede appunto in giro? e mai sentito di mogli che rimangono abbastanza disorientate da tali “proposte indecenti”?
    E infine,un problema molto tecnico: per chi ha già figli in numero decente e magari pensa di evitarne altri per ragionevoli e coscienziosi motivi, resta il problema dei metodi naturali che si spera ,verranno un giono integrati da nuove scoperte scientifiche!!!per il momento, a parte l’accettazione di limitarsi in certi giorni( che si può serenamente vivere!) resta il fatto che i giorni “liberi”…sono proprio quelli in cui lei ha la voglia sotto i piedi, per motivi ormonali e mal di testa e sindromi varie…diciamo che è un metodo contro-natura in questo senso! perchè la natura porta allo sviluppo del desiderio proprio nei giorni che assicurano la riproduzione della specie…
    Vorrei concludere con una frase che ho letto di un autore americano esperto di problemi di coppia, che credo vada bene non solo per le problematiche sessuali , ma per tutte le realtà che nella vita non sono proprio secondo i nostri desideri”Il vostro dovere di mogli non è quello di far diventare buoni i vostri mariti.Lasciate che sia Dio a farlo, non rubategli il posto!Il vostro dovere è solo quello di renderli felici”

  14. Tres ha detto:

    @Ribelle sei troppo forte e pure @Paola e @Lisander. Questo argomento per me è un po’ doloroso e vedo che voi invece vi ci muovete bene e con le idee chiare. Bello.
    @Don Mauro ripensavo alla sua esperienza di sacerdote e quella frase su fidanzati/sposi/sesso. Nei fidanzati credo che sia bello che ci sia il desiderio di fare l’amore, vuol dire secondo me che c’è amore e l’amore porta al desiderio. Al fidanzamento manca il sesso e, forse, si è perso il valore della “mancanza” nella vita. Mancare di qualcosa non vuol dire essere monchi. La realizzazione di una persona passa anche per la mancanza che è anche attesa, desiderio appunto. La sessualità centra molto nel fidanzamento è il sesso che non c’entra molto. Il sesso come dono, la persona come dono: di questo parla l’amore. Ci vuole il “per sempre” ma questo nel fidanzamento non c’è. Poi il matrimonio, anche qui manca qualcosa perché forse si deve fare sempre i conti con la mancanza, con un desiderio di completezza, di “di più” che non soddisferemo mai. A 40/45 anni per un meccanismo “giochi fatti” hai paura della “mancanza” e il pericolo di voler fare la fidanzatina attempata è dietro l’angolo. Credo che si debba accettare la “novità” di un amore ventennale, ripartire non da zero ma da lì, eventualmente da qualche coccio, ma da lì, riscoprire l’amore ai tempi della crisi. E’ una sfida, come diceva @Paola.

  15. Mauro Leonardi ha detto:

    Grazie! Condivido al 100%
    :-)

  16. un cristiano ha detto:

    Lisander che bella questa cosa “Una donna può fare sesso semplicemente sentendosi abbracciata”.

    Sì, ma è noi maschietti che dopo l’abbraccio non riusciamo più a fermarci. Almeno a me succede così….

  17. Fefral ha detto:

    Qualcuno mi ha detto che c’era una discussione sulla crisi dei 40. Bene, sono reduce dalla festa di 40 anni di una mia cara amica e io li compirò tra poco, quindi il tema in linea teorica mi riguarda da vicino. Però a pensarci meglio l’argomento non mi piglia e vi spiego perché. Sono almeno 10 anni che mi preparo a questa benedetta crisi e praticamente sono in crisi perenne. Adesso però ho una vita talmente incasinata che mi sa che salterò direttamente alla crisi dei 50. Però vedo che in questa pagina si parla pure di sesso e allora qua qualcosa da dire ce l’ho.
    Paola scrive che le 35/40enni separate non facevano sesso col marito da mesi e mesi. E che il sesso nel matrimonio non sta al quarto/quinto posto ma molto prima. E don Mauro le dà ragione.
    Ora intendiamoci prima sul significato della parola sesso. Io quando parlo di sesso parlo di sesso. Non abbracci, baci, tenerezze, ecc. Non sono d’accordo per esempio con chi scrive “Una donna può fare sesso semplicemente sentendosi abbracciata”, che significa questa frase? Un abbraccio è un abbraccio. Poi un abbraccio può esprimere tante cose, tenerezza, amore, comprensione, sensualità, desiderio, eccitazione. E quindi assumere anche connotazioni sessuali. Ma una donna fa sesso facendo sesso, proprio come un uomo.
    Sul posto che il sesso ha in un matrimonio io rimango dell’idea che debba restare al quarto/ quinto posto. Quelle coppie che scoppiano perché non si fa più sesso probabilmente lo avevano messo al primo o secondo. Quarto o quinto non vuol dire marginale. È un posto importante. Un matrimonio senza sesso può essere dichiarato nullo. Ma non è il sesso a fare il matrimonio. Si può avere un’ottima intesa sessuale senza che per questo si stia vivendo bene il matrimonio. Il sesso nel matrimonio è conseguenza dell’essere una sola carne. Ma non è l’unica conseguenza. E così si può essere infedeli al patto coniugale pur rimanendo fedeli fisicamente al proprio coniuge. Per questo il quarto posto mi va benissimo. Non più giù. Ma neppure più su. Il sesso nel matrimonio è casto se nasce dall’amore. Preferibilmente accompagnato dal desiderio ma mentre l’amore è uno degli impegni matrimoniali, il desiderio non lo è (mica abbiamo detto “mi impegno a desiderarti tutti i giorni della mia vita”?). E amare il proprio coniuge significa anche far sesso con lui ma certo non solo quello né in primo luogo quello. Può a volte voler dire anche non far sesso (per esempio perché non è il momento di avere altri figli o per qualche malattia o per una lontananza forzata). E vuol dire anche un sacco di altre cose. Può voler dire anche prendersi un po’ di spazio per sé una volta ogni tanto per riordinare le idee e recuperare le energie fisiche e mentali per non addossare all’altro tutte le proprie ansie e i propri problemi e lasciare che l’altro possa fare lo stesso. E quindi adesso vi saluto perché sto finendo di riordinare le mie idee dopo un piatto di linguine alle vongole mangiato da sola davanti al mare.

  18. Polifemo ha detto:

    @Fefral
    … ma io a te, te sposo (de nascosta da mi moje però… ah…. ah)! Ma come fai don Ma’ a innamorate de Sandokan cuanno c’avemo una come Fefra ner blog?”. Io quando parlo di sesso parlo di sesso. Non abbracci, baci, tenerezze, ecc.”. Ma sottoscrivo pallina mia… sottoscrivo a quattro de’ mani. Bello bello. Cuanno se parla de sesso se parla de sesso, che stamo a dì? Poi don Ma’ lo so che a te ‘ste cose der sesso a te te piacciono… sei stato tu a dì a Piera che all’inizio se la voleva cava’ co’ un nun parlo de sesso… ah Piera ma che stai a dì? a voi donne ve piace quanto agli omini…. Vabbé Fefral, sei granne granne granne….
    Aho’ Forza Italia eh! me raccomanno che a ‘sti spagnoli de’ m… je dovemo fa…. vabbé don Ma’ sé capito…
    Ciao! Siete belli tutti ma soprattutto Fefral…

  19. Tres ha detto:

    Fefral su alcune cose sono daccordissimo con te come ho scritto giorni fa in risposta a Paola (“Tornando al sesso, a volte, anche fare sesso e farlo bene non è un sintomo di sanità coniugale è solo un sintomo. Una coppia che non parla e che non comunica può andare benissimo a letto? Forse si.”)Sul sesso che è sesso , è logico che sia così, ma diciamo che a me i preliminari mi iniziano con il “Buon giorno” il mattino, nel senso che se manco mi saluti, o mancano gli essenziali,a me la sera non mi va, in quel senso un abbraccio è sesso secondo me.

  20. Domenico ha detto:

    se posso dire una parola da uomo a proposito della sessualità, secondo me dipende e non si può generalizzare. Ogni donna e ogni uomo sono diversi, ogni periodo di vita è diverso, ogni coppia è diversa. Quindi credo l’idea di cercare regole valide per tutte o tutti sia sbagliato. Una persona è la risultante di mille condizionamenti e la sessualità è parte della persona ed esprime il modo di essere della persona.

  21. Domenico ha detto:

    Questo commento è stato eliminato dall’autore.

  22. Domenico ha detto:

    p.s. scrivo di fretta. perdonate imprecisioni

  23. Maria Rita ha detto:

    Questo commento è stato eliminato dall’autore.

  24. maria rita ha detto:

    Su questo argomento mi trovo davvero coinvolta, dovrei parlare di super crisi dei 50 anni, ma mi rendo conto che è iniziata da tempo, con mancanza di comunicazione tra me e mio marito e ora ci lasciamo vivere, con poche, sempre più rare fiammate che non soddisfano molto e lasciano una grande amarezza. A volte mi chiedo se è possibile vivere un matrimonio nel silenzio della coppia, nel silenzio del corpo, ma non ho proprio intenzione di far nascere una separazione che provocherebbe ancora più dolore… Si offre anche questo, sperando in una nuova apertura, lavorando in sè verso una nuova vita con l’altro al quale ho detto sì, nella buona e nella cattiva sorte… non voglio far prevalere la morte del cuore, anche se trovo che ha ragione chi parla di crisi di fronte alla paura di invecchiare e morire.
    Grazie don Mauro, non scrivo mai ma leggo con interesse questo blog che riesce a smuovermi un poco e ad educarmi .

  25. Tres ha detto:

    Ciao Maria Rita, hai il nome di una mia amica del liceo (ma questo non c’entra niente). Ti capisco e “sperando in una nuova apertura, lavorando in sè verso una nuova vita con l’altro…”è una strada che percorro anche io. Vorrei dirti altre cose ma non so dirle ora. Ciao.

  26. Tres ha detto:

    Precisissimo, però nello generalizzare parliamo pur sempre di noi e questo aiuta, o forse no, però vale la pena ascoltarsi. Hai ragione sui mille condizionamenti, tanta ragione.

  27. Ribelle ha detto:

    Maria Rita, visto che sono stata io a parlar di crisi come paura di invecchiare e di morire,mi permetto di dirti qualcosa ( e dico mi permetto, perchè quando si incontra una persona che, come tu dici di te, soffre in un matrimonio, “per il silenzio della coppia e il silenzio del corpo”…bisogna andar assolutamente sulle punte dei piedi…)
    Io personalmente provo un gran fastidio quando trovo quelle persone ben decise, che magnificano la loro vita di coppia e magari ti lasciano un “avresti dovuto….avresti potuto…in un matrimonio, questo si fa così e questo cosà….” e possibilmente non ti spiegano neanche tanto LE RAGIONI, visto che è così sicuro dove stanno bene e male! Non voglio assolutamente dire che bene e male non esistano o siano indifferentemente sia qui che là, ma che quando uno soffre o è in crisi, gli servono molto, proprio LE RAGIONI!
    Vanno riscoperte ad ogni crisi (che poi significa nuova scelta,!)e dunque in vari momenti della vita.E’ troppo importante lavorare sulle motivazioni!
    Forse poche esperienze più del matrimonio risentono così profondamente del fattore tempo e se è vero , come dice la Scrittura ,che “c’è un tempo per ogni cosa” questo va ben tenuto presente; non è possibile ad es, se parliamo di sesso cercar di viverlo sempre come nei primi tempi quando predominano l’aspetto della novità ( si tratta di un’attività..nuova!) e della scoperta (con una persona ..da scoprire!)…a 40 anni,queste cose sono ormai assodate e continuare a cercarle significa precisamente deviare verso proposte indecenti( se si continua ad inseguire la novità) o amanti vari ( se si vuole ancora provare il gusto della scoperta). Non ricordo dove, leggevo che
    “una mano sempre e solo stretta a pugno è una mano inutilizzabile, come lo è una mano sempre e solo aperta. Una mano normale si apre e si chiude per prendere e per lasciare le cose a seconda delle circostanze e dei vari momenti della vita…”
    Bisogna dunque lasciar andare qualcosa e vivere anche il sesso in una dimensione nuova, se si vuole, più adulta; mi è piaciuto molto quello che scrive d Mauro che deve consigliare ai giovani di non farlo e ai 40enni… di farlo! Verissimo! Perchè l’errore che si fa a 40 anni (parlo da donna, ma è un discorso unisex) è quello di continuare a vedere nel matrimonio, il luogo dove PRENDERE…prendere affetto ( che l’altro DEVE darmi), ,prendere piacere (che DEVO provare…altrimenti non faccio più sesso!) etc.. e invece non si tratta di prendere, ma di DARE, imparare a dare!
    Può sembrar la scoperta dell’acqua calda, ma c’è un modo di vivere il sesso, molto, ma molto egoistico o meglio egocentrico…es concreti?
    Sto con te…solo se provo molto io!
    Sto con te…perchè non riesco a dormire , sono troppo teso-tesa…
    Sto con te perchè ho avuto tante grane al lavoro e ora voglio un pò di revenge…etc..invece dovrebbe essere “sto con te,perchè so che per te è bello, è importante, ne hai bisogno, ci leggi il mio essere tua-tuo, è un modo concreto di darti tutto di me, etc”.
    Questo è uno di quei campi in cui psicologia e fede concordano perfettamente; infatti molti casi di rapporti dolorosi e patologie varie, si risolvono proprio con il non pensar tanto a quello che provo io, spostare l’attenzione da sè all’altro…e quasi senza volerlo si arriva davvero al piacere, quello fisico e anche quello morale e cristiano, di dare più che di ricevere…spostare l’attenzione..
    Ma cosa è l’attenzione? E’ un fare vuoto in sè,per far entrare un altro,come scrive S Weil,“L’attenzione ,è uno sforzo negativo, consiste nel sospendere il pensiero, nel lasciarlo disponibile, vuoto e penetrabile” .A me ha aiutato molto questo spostare l’attenzione, almeno come desiderio e buona volontà, perchè non sempre riesce…se poi le cose nel matrimonio, continuano ad essere tanto difficili,…
    l’attenzione rimarrà un far vuoto…. per far entrare l’altro…ma anche e soprattutto…l’Altro.

  28. fefral ha detto:

    polifè, sta’ attento a quello che scrivi, e se tu moje legge il blog? ma soprattutto se ti legge mio marito? Guarda che è siciliano….
    Ahhh finalmente ho di nuovo la mia faccia!

  29. Rut ha detto:

    Chissà se interverranno i celibi in questa discussione..chissà loro come lo vivono il sesso, se è una cosa pacifica o se ne hanno paura. Forse non si sentono chiamati in causa..eppure mi sa che pure per loro è molto importante leggere e scrivere su questa pagina :)

  30. maria rita ha detto:

    per il momento vi ringrazio: Anche io faccio molta fatica a tirare fuori quello che ho dentro, ma credo proprio che domani farò una cosa che non faccio da tempo e che capisco sia fondamentale per dare un significato alla mia fatica: confessarmi per riscoprire il perdono del Padre che accoglie ognuno, che abbraccia tutti.

  31. Federico ha detto:

    Don Mauro mi sei simpatico e ti voglio aiutare perché un blog così, in giro non esiste. Forse stai riuscendo a far parlare gente molto diversa, e questa è una bella cosa. Spero che il mio intervento non ti metta in difficoltà. Il mio intento è costruttivo ma se si parla di sesso, di sesso bisogna parlare e siccome tu sei prete ti voglio togliere le castagne dal fuoco. Io non mi chiamo Federico: Federico è il mio secondo nome, non lo sa nessuno e quindi diciamo che qui lo uso come pseudonimo. Ho quarant’anni e sono sposato da due con una donna stupenda di trentadue. Faccio un bel lavoro che mi ha portato in giro per il mondo e quando sono in Italia abito in una grande città bellissima. Insomma sono molto fortunato. La cosa più bella poi è che grazie a mia moglie mi sono pure convertito. Lei sa tutto di me e sa che scrivo questo commento perché non le nascondo nulla, ed è contenta: boh forse voi (noi) cattolici questa specie di propaganda la chiamiamo apostolato. Non lo so. A me fa solo piacere dirvi come la penso perché sento con voi una specie di debito: vi leggo da tanto e non ho mai scritto niente. Prima di conoscere mia moglie di sesso ne ho fatto tanto. A pagamento poco, però degli altri generi molto. Oddio non ero patologico, direi che ero scientifico. Il mio lavoro mi fa essere molto pragmatico. Mi piace catalogare, capire, schematizzare. Penso che Fefral ha ragione fino a un certo punto quanto dice “Io quando parlo di sesso parlo di sesso. Non abbracci, baci, tenerezze, ecc. Non sono d’accordo per esempio con chi scrive “Una donna può fare sesso semplicemente sentendosi abbracciata”, che significa questa frase? Un abbraccio è un abbraccio. Poi un abbraccio può esprimere tante cose, tenerezza, amore, comprensione, sensualità, desiderio, eccitazione. E quindi assumere anche connotazioni sessuali. Ma una donna fa sesso facendo sesso, proprio come un uomo”. In un certo senso si può essere d’accordo con Fefral sul fatto che una donna fa sesso come un uomo: ma secondo me, questo è vero alla fine del processo non all’inizio. Il punto è che quando si fa sesso ci vogliono sia il sesso che i preliminari. Nella mia esperienza penso di poter dire che grazie all’uomo, la donna aggiunge il sesso ai preliminari e l’uomo, grazie alla donna, aggiunge i preliminari al sesso. Ci sono molte donne tra i quaranta e i cinquanta che cominciano a fare sesso con donne solo perché non hanno avuto la pazienza di insegnare (esigere, addestrare) all’uomo che nel sesso ci sono anche i preliminari. All’uomo i preliminari piacciono ma glieli deve far scoprire una donna. Alla donna il sesso piace, ma non può essere puro sesso: ci devono essere prima i preliminari. Insomma in cima alla montagna c’è il sesso con i preliminari ma la donna arriva in cima da un lato della montagna, e porta nello zaino i preliminari, e l’uomo arriva in cima dall’altro lato della montagna e porta nello zaino il sesso. Adesso, per spiegare cosa intendo quando dico sesso e preliminari, devo scendere nei particolari. In questo ha ragione Vincenzo Martucci quando chiede le definizioni. Forse un modo per parlarne è parlare di film. Dicevo che a me piace catalogare e così, prima di convertirmi, avevo fatto con gli amici una specie di classifica dei film.

    Gruppo 1: film porno. Sono i film che si trovano su youporn. Si vedono vagine, peni, seni, ani, natiche, penetrazioni (escludo il genere fetish, triangoli, sadomaso, ecc. su tutto questo però ci sarebbe un bel discorso da fare). Nei film porno non ci sono né preliminari né baci. Io a vederli mi annoio.

  32. Federico ha detto:

    Gruppo 2: Tinto Brass. Si vedono più o meno le stesse cose del gruppo 1 però amalgamate assieme in una specie di storia del genere commedia. L’idea che si vuole trasmettere è che il sesso è bello, fa bene, tutti noi non facciamo altro che pensare a quello e le donne pensano al sesso esattamente come gli uomini, solo che gli uomini sono più sinceri nel dirlo (frase letterale di Trasgredire). Non ho visto tutto Brass. Solo Trasgredire, Senso ’45, Monella, Così fan tutte. Le trame sono oggettivamente solo un pretesto e Brass in questo è sincero e non ha vergogna a fartelo capire (che sono un pretesto).
    Gruppo 3. Genere interessante. Si vede lo stesso sesso del Gruppo 2 ma si cerca di scoprire veramente se esiste un senso nel puro sesso. Penso a Historie d’O., Romance, L’impero dei sensi. Si capisce molto bene il sesso come potere, sottomissione, patologia. Un po’ di preliminari ci sono, ma sono quasi del tutto assenti. Non ci sono baci.
    Gruppo 4. Del genere: io sono come Brass però mi vergogno e allora cerco di fare una storia che sta in piedi però siccome devo fare vedere il sesso in tutte le posizioni la storia non regge. Esempi: Emmanuelle (in tutte le infinite versioni), Lucia y el sexo, ecc. ecc.
    Gruppo 5. Genere interessante simile al 3. Meno sesso, più ricerca ideologica. Grande Maestro Bernardo Bertolucci con Ultimo tango a Parigi (che ha molto meno sesso di quanto si pensi) e The Dreamers. Abbastanza sesso (molto meno rispetto agli altri gruppi). Pochi preliminari. Pochi baci.
    Gruppo 6. Film veri che hanno sesso esplicito ma che è coerente con la storia. Penso a Carne Tremula (Pedro Almodovar), Monster, Lussuria, Eyes Wyde Shut. Oltre al sesso ci sono anche i baci e i preliminari. In genere tutti i film che hanno sesso cercano di appartenere a questo gruppo, ma in genere ciò avviene con esiti grotteschi tipo Come tu mi vuoi (Cristina Capotondi), nel senso che è chiaro che l’obiettivo è far vedere un po’ di sesso però non si ha il coraggio di ammetterlo e così nascono storie penose. Un genere tutto a sé è Monica Bellucci (Malena, Irreversible). Il massimo del grottesco è Il macellaio con Alba Parietti. Ci sono preliminari e baci ma non sono veri perché dicono: noi preliminari e noi baci vorremmo essere sesso ma non abbiamo il coraggio di perdere un po’ di pubblico e quindi eccoci qua: sono solo un po’ di carezze e un po’ di bacio.
    Gruppo 7: altri film che hanno un pochetto di sesso: Lezioni di piano. Hanno preliminari e baci.

    Per la donna i preliminari sono importanti perché per lei il sesso (che è assolutamente importante) è meno definito, preciso, rispetto al resto. La donna è rotondo, tende a includere. In un certo senso tutto è sesso perché tutto è preliminare. Una donna non può far sesso di notte con il proprio marito se non ha fatto sesso di giorno. Far sesso di giorno non vuol dire fare 9 settimane e ½ ma vuol dire che tu oggi nella mia vita ci sei stato. Tu (maschio) non puoi pretendere di voler far all’amore con me oggi se è tutto il giorno che mi ignori. Così come non puoi venire a letto con me e fare all’amore adesso, senza preliminari. La donna è il mare con la spiaggia che va lentamente verso la profondità; il maschio è il mare roccioso, che va giù subito.

    Tutto questo l’ho imparato senza mia moglie. Poi è arrivata mia moglie e mi ha insegnato che fare nell’amore del matrimonio è tutta un’altra cosa. Per questo ho buttato i film, e da allora non penso ad altre, e neppure ho tentazioni. Ma per questo – non ho vergogna a dirlo – è brava lei. Don Mauro non so se ho esagerato. La prossima volta mi piacerebbe raccontarvi come è andato il fidanzamento con uno come me. E come va adesso il matrimonio dal punto di vista sessuale. Però ditemi voi si posso.

  33. Federico ha detto:

    errata corrige: fare nell’amore del matrimonio//fare l’amore nel matrimonio

  34. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Entro in punta di piedi in questo nuovo capitolo, perchè preceduto dalla pericolosa fama di talebano,cultore delle istituzioni, ecc. ho l’impressione di suscitare il commento “Ma questo seccatore che vuole ?” ” Anche qua, che p…..”
    Prima di andare avanti CHIEDO IL PERMESSO.
    Avanzo una credenziale: sono laureato in medicina, con una tesi in psichiatria e mi sono sempre interessato di aspetti di antropologia filosofica. Da una vita cerco di orientare ragazzi e ragazze e sposi e spose ( poveri loro, direte: in che mani sono caduti ) e credo di poter contribuire, SEMPRE CON IL VOSTRO PERMESSO.
    Faccio una osservazione: si parte da uno spunto che non so se sia reale o letterario relativo alla crisi dei 40 anni in un convento ( ma esisterà poi, così numeroso? ) per mettersi a parlare di famiglia e di sesso: che significato ha ?
    L’espressione “fare sesso” avulsa dal contesto dell’amore mi suona singolare e a voi no?
    Sono grato a Federico della sua sincerità e dello spaccato cinematografico dell’educazione sessuale dell’uomo d’oggi. Ci sarebbe da far riflettere un mare di famiglie.
    Infine la crisi dei 40 anni: esiste veramente come evento vitale o è indotto da una deriva culturalmediatica ? le massaie dello scorso secolo o i lavoratori delle fabbriche e dei campi, avevano la crisi dei 40 anni?
    Oggi mi sento dire da sposi vari ” Forse mi sta venendo la “separazione…..” come se fosse una malattia esantematica inevitabile della condizione di coniugati.
    Non viviamo una vita un po’ troppo segnata e guidata dalla cultura dominante dei media, molto lontana dalla verità Federico e la sua benedetta moglie sembrano insegnare. Attendo un permezzo di intervenire plebiscitario o almeno unam maggioranza relativa….

  35. fefral ha detto:

    federico, non ho detto che una donna fa sesso allo stesso modo di un uomo. Ma che se parliamo di sesso parliamo di sesso, per la donna come per l’uomo, e non di abbracci, baci, carezze. Poi, per fortuna, siamo diversi e complementari anche su questo aspetto

  36. fefral ha detto:

    per quanto mi riguarda può scrivere.
    L’espressione “fare sesso” ha un senso anche slegata dal contesto dell’amore. Diverso è dire che il sesso senza l’amore è snaturato. Ciò non toglie che tante volte venga vissuto così

  37. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Fefral Mi permetto un intervento scherzoso, come un Polifemo, politically correct:hai sposato un siciliano….ma allora i siciliani sono perseguitati della sfortuna o forse quando vanno fuori dalla Sicilia trovano la fortuna vera ( mi correggo con una sviolinata….)
    Mangiare le linguine in riva la mare, fa molto Montalbano, ma ce l’hai la fedele governante che ti lascia un frigorifero pieno di cose buone ? E i figli dove li hai messi? Di solito l’estate è il periodo più tragico delle madri…. Conto sul tuo spassionato responso sulla possibilità di partecipare alla presente discussione.

  38. fefral ha detto:

    figli e marito dai suoceri :-)
    venerdì era l’ultimo giorno di scuola ed ero arrivata davvero alla frutta, la fuga nel week end mi è servita a recuperare

  39. Paola ha detto:

    Condivido la visione di Federico della scalata dove ognuno porta qualcosa di sè. Condivido anche la prospettiva di ribelle che sottolinea come bisogna mettersi nella posizione di dare più che di ricevere.
    Rimango dell’idea che il sesso nella coppia sia il primo strumento, la via migliore, la sintesi divinamente umana, con cui puoi vivere l’altro e esprimere tutto quello che è il matrimonio.
    Lì, a quell’unione che ha la forza esplosiva di sanare tutte le ferite di coppia e di generare fiducia per il giorno dopo, si arriva, come Tres e Federico hanno evidenziato, non 5 minuti prima ma dalla mattina.
    E, aggiungo rispetto a Tres e Federico, che la donna, se poi parliamo di una 40enne, con figli e lavoro, deve avere un po’ di spazio mentale per pensarsi, dal mattino, tre i 49 imprevisti della giornata, un suo spazio potenziale per essere l’amante del marito. E’ uno spazio mentale ma anche fisico, se si hanno figli.
    E non si può donare ciò che non ci piace. Quindi per una serena e divertente vita sessuale, bisogna che la donna si piaccia, anche con i suoi 40 anni.
    Insomma io vado imparando molto dalle mie amiche che mollano i mariti per un amante. I loro racconti ti fanno capire come una donna a qualunque età se vuole sedurre ha risorse infinitamente nuove ad ogni incontro.
    Di questi giorni la notizia che Sharon Stone (60 anni) è stata una rivelazione a letto per il suo nuovo toy boy di 27 anni!
    Allora perché non si può usare un po’ di genio femminile per essere l’amante di nostro marito? a 32, a 40 o a 60 anni?

  40. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Evviva il genio femminile! Abbasso Sharon Stone, i suoi agenti e i poveri Toy boy: non saremo ai limiti della pedofilia e della tortura celebrando questi incontri? Oddio, sono intervenuto senza permessi, ma non me la potevo tenere…

  41. Lisander ha detto:

    Un cristiano…Ciò che spesso non capite voi uomini è precisamente questo. Se la donna riceve l’abbraccio di cui io parlo, neppure lei riesce a fermarsi. E in modo così prepotente e passionale e completo che nemmeno ve lo immaginate…Forse non ci credereste nemmeno…

  42. Rut ha detto:

    Federico mi sei piaciuto! soprattutto quando affermi che i porno ti annoiano! Fa capire molte cose.. Per me puoi continuare a raccontarci il resto!

  43. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Posso invitarti a fare un corso di aggiornamento saggezza per colleghe stressate……?
    Tengo molto al tuo parere sull’intervenire e questa discussione un po’….hard. Riuscirò il talebano ad esprimersi in termini corretti, ecc., ecc.,?

  44. fefral ha detto:

    don Gianpa’ già le ho scritto che per me può intervenire. Ma, se posso permettermi, perchè sente il bisogno dell’autorizzazione?

  45. fefral ha detto:

    a me sembra un po’ riduttivo vedere il sesso come il primo strumento per esprimere “tutto” quello che è il matrimonio. Ma se a te va bene così chi sono io per dire che non va bene?

  46. Mauro Leonardi ha detto:

    @Gianpaolo
    Tu sei benvenuto sempre. Sempre. Oltretutto in questa discussione puoi veramente aiutare molto sia per la tua grand esperienza di sacerdote, sia per la tua laurea e attività di medico psichiatra. Detto questo, quello che ha scritto Ansel Grun (la gente che esce a 40 anni) è assolutamente vero, e lo è non solo per la Germania ma anche per il resto del mondo Italia inclusa. Ci sono lì le statistiche a dirlo. Per quel poco che conta, c’è anche la mia personale esperienza a confermarlo.

    @Maria Rita
    Mi hai commosso. Se anche l’unico frutto del blog dose stata la tua confessione di oggi, ne sarebbe valsa la pena. Tra meno di un’oretta celebro la Messa e mi ricorderò di te!

    @Rut
    E’ bello quello che dici. Credo sia importante che anche i celibi ci dicano come vivono la loro sessualità

    @Federico
    Ti do il benvenuto. Mi sembra che tu abbia trattato l’argomento con molta chiarezza ma anche con molto tatto e devo dire che l’apertura sui film – che non ho visto – come modalità di linguaggio (è diverso dire “preliminari”, e dire “vi ricordate quello che succede in The Dreamers quando…?”) sia molto utile. Io sono figlio (spirituale) di San Josemaría Escrivá che si vantava di aver ucciso tutte le cicogne, che chiamava il letto matrimoniale “altare”, che diceva di benedire l’amore sessuale dei coniugi con tutte e due le mani e a chi gli chiedeva il perché di quella affermazione rispondeva “perché non ne ho quattro”, e che nella sua omelia sul matrimonio (un autentico capolavoro) dice: “Parlando del matrimonio e della vita coniugale, è necessario cominciare con un chiaro riferimento all’amore umano. (…) Il sesso non è una realtà vergognosa, ma un dono divino ordinato schiettamente alla vita, all’amore, alla fecondità” (E’ Gesù n. 24). Quindi non posso che essere felice dei tuoi racconti. Spero che molti uomini e donne entrino in dialogo con te. E spero che non lo facciano solo gli sposati.

  47. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Permettiti. Spesso ho l’impressione di rompere in un ambiente molto affiatato e poi più passano gli anni, più si ha paura di rompere. “Nonno, non rompere” si dice al cubo rispoetto al genitore. sarà la crisi degli ottantanni che si avvicina…….

  48. Rut ha detto:

    Bellissimo @donMauro ciò che dice questo santEscrivà! Comunque la crisi arriva pure a 30 anni!

  49. Polifemo ha detto:

    @Fefral
    “polifè, sta’ attento a quello che scrivi, e se tu moje legge il blog? ma soprattutto se ti legge mio marito? Guarda che è siciliano….
Ahhh finalmente ho di nuovo la mia faccia!”

    Ma che stai a di’? guarda che co’ Rosa ogni notte famo le mille e ‘na notte… Sarà il sacro fuoco der ritorno a Itaca, ma io me spasso da morì. Il tuo maritino siculo può stare tranquillino. Aho don Ma’, ma dove l’ai cuccato ‘sto Federico? Ma è ‘no schianto… mo’ fammo er blog a luci rosse! Cioè bella ‘sta cosa dei film però ‘n po’ frufru, cioè nun è che questo è mezzo frocetto? Ma come fanno a piacieje ‘ste lagne der Bertolucci? E gli artri manco li ho visti…. A me me piace er porno. E anche Brass. Perché so schietti. Però soprattutto er porno. Cioè nun me piace pecchè ‘mo ‘sto co’ Rosa e m’abbasta però nei tempi cupi ammazzo se c’annavo su youporn. Bello er porno. Cioè sbajato però schietto, Va subbito ar dunque. Sai a me che mme piaceva? Er ciac ciac der corpo de l’omo cuanno entra. Hai visto che nun cè manco er sonoro, cioè er sonoro cè ma è living!? Ah vabbé… no che nun lo sai pecché te ‘ste cose nun le guardi…Però è vero che cuanno che tò conoscituo matrix reloded io m’aspettavo uno tutto pulitino che diventava rosso cor sesso, e ‘nvece c’annavi giù bello papale papale. Però don Ma’ sei forte. Ma nun c’ai paura che la sacra rota t’espelle? Cioè, è sempre er blog dun prete, no?
    Dai Federi’… benvenuto però nun fa’ er frocetto: er porno tira, ammazza se tira. Sicuro che te lo sai ch’ er porno e er futbol so’ le due cose che vanno mejo su internet.
    Aho!? Avete visto che robba ieri, l’Italia? A portato bene c’ho scritto sur blog. Mo’ lo faccio ogni vorta. Semo forti. Noi italiani se semo sfavoriti, semo forti.
    Ciao!

  50. Mauro Leonardi ha detto:

    Polifemo, se fai un’altra volta la riproduzione onomatopeica del rapporto sessuale ti espello per una settimana. Così non puoi scrivere sul blog, e l’Italia perde!

  51. Polifemo ha detto:

    onomatoche?

  52. Polifemo ha detto:

    Ah!

  53. Tres ha detto:

    ” Ma che se parliamo di sesso parliamo di sesso, per la donna come per l’uomo, e non di abbracci, baci, carezze. Poi, per fortuna, siamo diversi e complementari anche su questo aspetto” Dai Fefral pure questo è sesso, è solo la S—- iniziale, poi c’è il prosieguo ma è sesso. Ma Fefralona e Fefralina di qualche mese fa non ci sono più?
    Federico per me va bene se continui.
    Don Gian Paolo, la crisi dei quarant’anni c’è e non è culturale. Prima non c’era? Nel 900 forse, ma nel 900 ti internavano pure per una crisi post partum (la nonna di mio marito fece quella fine). Forse non aveva un nome o forse una donna non si faceva domande su come stava….comunque ora c’è. Non tutto è debolezza e se pure fosse? Lei è uno psichiatra, da quanto ho capito, vero?

  54. Paola ha detto:

    a parziale difesa del mitico Polifemo devo dire che l’elenco di Federico era già sufficientemente onomatopeico!

  55. Tres ha detto:

    Oddio Don Gian Paolo c’è pure la crisi degli 80 anni?

  56. Anonymous ha detto:

    una volta ogni tanto si…

    (un altro anonimo!)

  57. PCG ha detto:

    veramente non saprei che scrivere sull’argomento…ci sto pensando….non ho avuto la crisi dei 40 anni…neppure quella dei 50…spero di non avere manco quella dei 60….quindi per il momento rifletto…
    @DGPC: meno male che la pizzuta ero io……..pizzuto pizzuto pizzuto……!!!!!!!!!! hahahahahahahah!!!! (vedi che lo so cosa vuol dire!)

  58. Tres ha detto:

    Caspita! Grazie anonimo ottantenne.

  59. un cristiano ha detto:

    Non sarebbe, forse, il caso di parlare un pò meno di noi ed un pò più di Dio ?

  60. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Con il vostro permesso, dico qualche cosa su quello che si è scritto prima.
    La crisi dei quarantanni, affrontata con un po’ di saggezza, che non è mai facile avere quando si è….in crisi, può essere un momento di crescita, sempre che si viva pensando e non reagendo emotivamente alle situazioni ambientali e non ci si lasci schiacciare dalle pressioni dell’ambiente circostante. Perciò è bello avere un amico, sacerdote o laico, che ci affianchi per attraversare questo momento.
    Fuggire – avanti o indietro – è sempre un modo poco saggio di affrontare i problemi. Si dà la colpa alla mamma, al papà, alla giovinezza in cui si è fatta una scelta, al contesto circostante, alle insoddisfazioni del momento, ai sogni non realizzati, invece di attenersi a ciò che si è cominciato a costruire per completarlo. Piuttosto che guardarsi intorno, occorrerebbe guardarsi dentro, avere nei confronti delle vicende un approccio un po’ più “colto” e un po’ meno viscerale.
    Si soffre e si fatica, più o meno come nell’adolescenza. Io, a distanza di anni, ho nostalgia delle cosiddette “sofferenze” dell’adolescenza che mi hanno insegnato tante cose. Certo ero in compagnia di Dante, di Catullo, di Leopardi, del Vangelo. Non so che cosa succeda oggi – dentro, dentro – in compagnia di Vasco Rossi ( mi perdonino i suoi fans ma i profeti grezzi e sudati non godono della mia simpatia ), di Maria Defilippi, di MTV.Cerco con fatica di scoprirlo aspettando che si aprano le valve di certe ostriche ( maschi e femmine ) spesso chiusi.
    Qualcosa di analogo accade nella crisi dei quarantanni, forse molto pressati da scadenze e urgenze che si creano nell’ambiente o ci creiamo da soli e quindi senza la possibilità di pensare. Mettere in discussione tutto in modo distruttivo, mi pare poco saggio, poco rispettoso di se stessi, delle scelte fatte e di Dio stesso. Fine della puntata. Debbo uscire. E’ singolare e molto contemporaneo che siamo subito scivolati sul sesso. Chissà perchè?
    Qualcosa di

  61. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Sono tornato per dire qualcosa sulla crisi degli ottantanni. Chi sta arrivando agli ottantanni o c’è arrivato ha la fatidica domanda: ma che cosa sto ancora a fare qui ? Non sono più giovane; non rendo più; non sono più attendibile in un mondo che sembra ( sembra anche se non è poi così vero…..) cambiare con velocità vertiginosa; sono una scocciatura per chi mi deve accudire; la saggezza degli anni non ha molto valore sul mercato dell’attimo fuggente; sono a dieta perenne; non ci sento quasi più; cammino male; i miei cari spesso sono in giro per il mondo o sono stressati per le mille cose da fare.; mi fanno una telefonata la più breve possibile e le cose che abbiamo da dirci sono sempre meno. Se sto in una casa di riposo mi specchio nella decadenza più spaventosa; se mi guardo nello specchio mi domando con disgusto, chi è questo/a vecchio/a, con cui non mi identifico?Perchè non sono morto ? Non è sempre così, ma queste cose me le sento dire e forse i rimedi per questa terza crisi, sono ancora meno ed è ancora più necessario trovare qualcuno che te li applichi. Ci vorrbbero più preti anche solo per questo.
    Altro breve flash su quanto detto sopra.
    Il sesso: fare ( oh il verbo fare sesso quante cose dice e nega! ); il sesso avulso dalla totalità della persona; il sesso ridotto alle sue dinamiche anatomicofisiologiche, ( Polifemo docet ) il sesso rappresentato come la soddisfazione di un bisogno fisiologico, a volte addirittura impellente come un conato dell’apparato digerente; i media che lo presentano come improvvisa aggressione con strappamento di vestiti ( non saranno queste rappresentazioni sponsorizzate dall’indistria tessile e dell’abbigliamento ? ) e utilizzo di scrivanie, di tavoli di cucina o simili, per furibondi amplessi. Gli esploratori alla ricerca del punto G o come si chiama…. per la vera felicityà di lei ( i mille modi di fara felice a letto…….) Mah? Tutto questo è umano ? Tutto questo va d’accordo con la gioia di Adamo e di Eva, con la meraviglia del Cantico dei Cantici ? O anche con le meraviglie della letteratura o con le infinite bellissime lettere degli innamorati ? Il sesso si può descrivere o raccontare o non va vissuto nel profondo di una intimità che va custodita con pudore ?
    Il sesso è la compartecipazione di un evento di porta cosmica, come la pro-creazione di una creatura, fatta a immagine e somiglianaza di Dio o è una ginnastica distensiva o un diversivo in una esistenza senza senso ?
    Lasciamo ai nostri figli come maestri di vita il cinema, la Tv, You tube ?
    mamma mia quante cose che hanno a che fare con Dio e con la nostra dignità….. Mi piacerebbe sentire parlare di questo e anche veder che prendiamo una posizione….un tantino militante e ribelle ? La foga di una origine emiliana non è stata ancora soffocata dal’ternità del gattopardo…. A presto.

  62. MM. ha detto:

    mio cognato l’altro giorno mi ha chiesto se avessi avuto mai rapporti sessuali prima di scegliere il celibato, gli ho risposto di no e lui mi ha detto che ne era quasi sicuro perchè trova molto molto difficile poter scegliere di vivere il celibato una volta sperimentato il sesso.. Effettivamente non lo so, dato che a me non è accaduto..però sono sicura che ci siano molti celibi per scelta non più vergini e che magari proprio attraverso il sesso sono arrivati a desidare un’intimità maggiore, infinita, con Dio.

  63. Tres ha detto:

    Mah…potrebbe pure essere il contrario, cioè che proprio perchè una persona non sa che cos’è, possa pensare chissà cosa si sta perdendo. Non lo so ma mi sembra troppo riduttivo, sia per il sesso che per il celibato,pensare che il “provarli” o non, sia fondamentale per sceglierli. Anche se l’idea di tuo cognato credo sia veramente molto comune: una scelta, soprattutto così esclusiva (ma quale scelta non lo è?), senza aver fatto la controprova sembra folle. Mi chiedo, se avessi provato più uomini mio marito sarebbe stato una “scelta” più ponderata? O perchè non un periodo in convento prima del matrimonio? Cosa penserei se uno dei miei figli mi dicesse di voler fare una scelta di celibato? Mi metterei al suo fianco…non sarebbe facile con la mia famiglia e con i nostri amici. Lo aiuterei a capire il valore dell’intimità ma soprattutto rispetterei la sua e cercherei di non capire quello che non posso capire. Poi logicamente esagererei in qualche cosa e chiederei aiuto a una MM amica mia.

  64. Tres ha detto:

    E’iniziato il bellissimo periodo del “tutti a casa” e scrivere è più complesso. E’ un periodo che ho difficoltà a credere in “cammini” o “vocazioni” che permettano più o meno intimità con chicchessia. Ci sono persone che vivono il celibato che non sono assolutamente mancanti di nulla e capaci di amicizia e intimità con gli altri e con Dio in meraviglioso e fecondo scambio e persone sposate che non lo sono, o viceversa celibi sulla via solitaria della perfezione personale e persone sposate che hanno fatto della loro vita coniugale la stazione centrale di partenze e arrivi e transiti di mille vite.

  65. Mauro Leonardi ha detto:

    @MM.
    Innanzitutto… tanto di cappello! Hai un bel coraggio! Sei la prima – mi sembra – a dire su questo blog che sei vergine e che lo rimarrai per tutta la vita per amore di quel Dio a cui ti sei donata. Poi, immagino che tuo cognato non abbia letto “Come Gesù”. Lì si parla di un “noto regista” che dice che l’unica vera perversione è la verginità. Il noto regista, credo sia noto a tutti, è Tinto Brass….
    Io, per farti i complimenti della tua scelta e del tuo coraggio nello scrivere, ti copio un pezzetto di Come Gesù dove si loda proprio l’essere vergini in senso fisico. Hai letto il libro?

    “… è altrettanto vero che se essere vergini «nello spirito» è cosa bella, essere vergini «nel corpo
    e nello spirito» è cosa bellissima (cfr 1 Cor 7, 34). Offrire al Signore un dono di sé integro ha una sfumatura di gloria di Dio tutta particolare che non esiste altrove, e che è esattamente quel profumo che la nostra epoca disconosce. Si tratta di un delicato e profondo sacrificio che è tale proprio perché comporta la rinuncia a quello che non si conosce. E in questo sacrificio c’è qualcosa di particolarmente
    gradito al Signore. Ricorda quello primordiale chiesto da Dio alle creature. Jahvè chiese ad Adamo ed Eva di rinunciare a voler conoscere, di persona e per esperienza, «il bene e il male» (cfr Gn 2, 17).
    Prima del peccato originale il male, con la sua coda di morte e di infelicità, nel mondo non c’era. E così, quando il demonio tentò Adamo ed Eva, la conoscenza che volle insinuare nel loro cuore non era quella astratta, teorica, ma era proprio quella esperienziale. Suggerì loro di provare: è come se dicesse che solo dopo aver «gustato» il male, sarebbero stati veramente liberi. Il demonio consigliò ai nostri progenitori un comportamento che era esattamente il contrario di quello ispirato da Dio: li esortò a non fidarsi di Lui. In questo senso si può intravvedere come la grazia della verginità e la sua scelta entrino nella scia di una discendenza, i cui capofila sono Cristo e sua Madre. A ben guardare, è vero, si tratta solo di sfumature, perché la lotta al peccato è realizzata da tutti coloro che collaborano con Cristo nell’opera della Redenzione, siano essi celibi o sposati, e in questo ha la precedenza assoluta l’umiltà: sono i santi, e non solo i santi «vergini», a far vivere
    Cristo nelle loro vite. Però sarebbe sbagliato dire che la verginità «è nulla».
    Non è vero. Una cosa infatti è rinunciare all’uso della dessualità e al piacere della carne dopo averlo una volta provato. Altra cosa assai più sublime, è rinunciare a volerlo provare, perché in questo caso si rinuncia non solo a un’esperienza bella e felice quanto si vuole, ma pur sempre finita: no, in questo caso si rinuncia anche al sogno, al mito di cui l’uomo, soprattutto nella sua giovinezza, carica a
    volte la realtà, assai più prosaica, della vita sessuale. Ben di più quindi è accettare che ci sia un’esperienza, fondamentale per gli altri uomini e per le altre donne, che liberamente, per amore del Signore, rinuncio a voler conoscere. Solo Dio sa il profumo di questo sacrificio che tocca non solo il cuore e il corpo, ma l’essere stesso della creatura. È a questo che l’uomo e la donna vergini che hanno
    deciso di rimanere tali per vocazione, dicono di sì”. (Come Gesù pp. 70-71)

  66. Federico ha detto:

    Allora ok, sono contento di poter andare avanti. Però mi raccomando di dire la vostra, e soprattutto di dirmi se non siete d’accordo. Sono arrivato sul blog più o meno quando Polifemo faceva le sue uscite sulle docce maschili e femminili. Mi sa che lui è di un’altra epoca perché io e mia moglie di docce ogni giorno ce ne facciamo tante. Certamente la mattina e la sera e poi spesso anche altre, per via dello sport. Immagino che un maschio che vada a dormire con sua moglie e non si faccia la doccia sia un problema, però per noi non esiste. Pensavo alla faccenda dei preliminari e mi veniva da dire che è naturale che siano qualcosa di femminile. Perché la donna è collegata col tempo. Sono sempre loro a ricordarsi di compleanni e onomastici (a proposito, auguri a tutti gli Antoni e le Antonelle per domani). Tinto Brass è esattamente come gli uomini (…alcuni uomini) vorrebbero che fossero le donne. Senza preliminari. E poi al cinema i preliminari non ci sono mai. I preliminari della vita durano ore e un film di due ore può accennarli per due secondi poi, se c’è sesso, si passa al sesso. Eppure il preliminare è il ponte del sesso con la storia, la vita quotidiana. Non so se Fefral è d’accordo, ma io penso che alle donne il sesso interessi solo se è alla fine di una storia. Alla fine vuol dire, alla fine di una serata, alla fine di qualcosa ma dentro una storia. Il solo sesso non interessa alle donne perché a nessun uomo interessa non avere una storia, e lei bene o male deve dare un luogo, una casa, una patria, all’uomo che sennò è un apolide. Questo lo dice sempre don Fabio, che è quello che mi ha aiutato a convertirmi (perché io sono fuori da tutti i giri, sono un cristiano normale da Messa alla domenica: ho mia moglie e don Fabio). Se io dico a una donna ti amo adesso, ma non so se ti amerò domani, sto dicendo che non c’è una storia, che siamo fuori dalla storia. E’ per questo che il sesso dentro il matrimonio è tutta un’altra cosa. Perché “tutta la vita” è l’unica storia che conti.

  67. Tres ha detto:

    Mi colpisce @MM un’altra cosa della domanda di tuo cognato: non ti ha chiesto se avevi amato un uomo prima della tua scelta, se avevi pensato al matrimonio prima della tua scelta. No, lui ti ha chiesto “se avessi avuto rapporti sessuali prima di scegliere il celibato”. Veramente lo scandalo non è non sposarsi ma non avere rapporti. Bellissimo quel pezzo di libro di Don Mauro. Grazie a tutti e due.

  68. Tres ha detto:

    Dopo “Veramente” ci va un “ormai”, sorry

  69. Lidia ha detto:

    Federico, ma è “il” don Fabio? Di Ponte Milvio? Io vado alle sue catechesi sono bellissime! è davvero un grande, a me aiutano tantissimo! Tra parentesi ci va mezza Roma..
    Fine spot per don Fabio :) (catechesi sui 10 comandamenti per giovani sotto i 30 anni, chiesa di Ponte Milvio. Adesso sta trattando il tema della castità e del matrimonio)
    Poi ho un altro amico don Fabio, al villaggio olimpico, mitico autore anch’egli di blog e di uno stupendo libro sull’Apocalisse.
    Basta, magari il tuo non è nessuno di questi :)

  70. MM. ha detto:

    grazie @donMauro per il pezzo che ha riportato! il libro l’ho letto 2-3 volte :) mio cognato sicuramente non l’ha letto ma posso provvedere!
    Sinceramente quando ho scelto il celibato non ho proprio pensato che avrei rinunciato per sempre a fare sesso e che questo mi sarebbe mancato. Ho pensato sì che non avrei avuto mai dei figli e questa è una gran rinuncia soprattutto per una donna, ma al sesso non ho rinunciato cioè l’ho donato, regalato come tutto il resto..insomma non l’ho vissuta come una rinuncia, non era una parte fondamentale della mia vita in quel momento ed ero tranquilla. Ora forse mi rendo conto di più che rinuncio ogni giorno ad una ” esperienza bella e felice quanto si vuole, ma pur sempre finita” :)
    @Federico bello il discorso sui preliminari e bello il sesso nella storia! e poi la donna come casa e patria lo dice anche donMauro nel suo libro! e questo va oltre il sesso..

  71. Giaa Paolo Colò ha detto:

    MM. Forse potresti dire a tuo cognato che se lui avesse sperimentato l’amore di Dio e la grazia relativa alla vocazione al celibato ( “chi può capire capisca ” ) forse non si sarebbe sposato o forse sarebbe stato troppo grezzo per capirla.
    E’ un po’ spiacevole la presunzione degli “espertoni” che trattano le persone che non hanno fatto quello che hanno fatto loro come dei poveri incapaci.
    Comunque bsiogna avere pazienza.
    Dopo aver molto riflettuto mi pare che la grandezza del matrimonio consista nel fatto che una persona si dedichi totalmente a me , povero uomo o povera donna, pieno/a di difetti e di limiti, facendo di me il suo tesoro, la sua gioia ( i complimenti in uso “gioia” “tesoro” hanno risonanze evangeliche – sempre con il permesso degli esegeti ). E’ una cosa veramente incredibile ! Ancor più incredibile è che la Trinità mi voglia tutto/a per sè nel cleibato e mi destini ad una paternità e maternità spirituale fecondissima: proprio me povera creatura piena di limiti !
    S. Agostino che aveva fatto molte esperienze raccomandava alle vergini di non montare in superbia per la loro condizione particolare.
    Oggi bisogna tenerlo nascosto e c’è chi guarda con compassione chi non ha avuto la sorte di fare questa esperienza, che pure si può fare gratis, più volte in una notte in discoteca !
    D’altro canto, anche le figlie, legittimamente sposate, a volte mi pregano di non ( sic! ) dire alla madre che aspettano il terzo bambino – figlio del legittimo marito e di un consapevole amore coniugale – perchè sennò la madre si arrabbia.
    Sono il solito talebano ma non ci si può abituare a queste cose ! Con affetto e carità cristian, ma qualche belle rispostina tagliente si può anche dare.
    Si sa – ormai su questi temi sono tutti superesperti – che durente il rapporto sessuale il sistema nervoso libera delle sostanze eccitanti, gratificanti, esaltanti ( chiamatele come volete ) e il fare sesso – afinalsiticamente – è un doping che produce assuefazione e dipendenza.
    Vediamo come la prendete!

  72. Brigitte Bardot ha detto:

    Ma caro Federico ma che tu c’entri con questa discussione? La crisi dei quarant’anni vuol dire quella della metà della vita, e tu sei agli inizi. Ai miei tempi tu di anni ne avresti avuti 25 e avresti già due figli. Non hai il problema dello spread… A proposito con i figli come fai? dopo due anni con una moglie splendida qualcosa dovrebbe essere successo! o aspetti di averne cinquanta?

  73. PCG ha detto:

    @DGPC:Ho letto. Tutto.Vorrei fare una domanda al padre spirituale,talebano ma padre spirituale…..Prendendo atto che i genitori lavorano,tornano a casa tardi,non esiste più, salvo una piccola minoranza,la famiglia matrircale ,la religione cattolica è facoltativa nelle scuole(grave errore dello stato italiano a mio modo di vedere, ma ci vorrebbe un forum a parte)chi dovrebbe (…..non trovo il verbo….insegnare è riduttivo,far capire pure….forse ho trovato…)aprire l’anima , il cuore e la testa ad un concetto così intimo come la verginità? Chi ha questo compito? Io credo che i giovani siano non colpevoli del loro modo di aqgire……io penso che siano stati lasciati troppo a se stessi……sai…con tutte quelle balle che i genitori si dicono tipo” sono amico di mio figlio prima che genitore” (a parer mio cosa più deleterea di questa non c’è)per esentarsi da un’azione educativa forte e certa sicuramente faticosa e che richiede quel tempo necessario che è pur vero che i genitori non hanno. In questo senso, rifaccio la domanda: a chi il compito di far comprendere i grandi valori spirituali che sotto un certo aspetto (solo nsotto un certo aspetto) gratificano ? p.s. Tu sei in Sicilia, credo…..il discorso è particolare…la chiesa ha un’impatto diverso da tutte le altre regioni…molto più forte..quindi la madre si arrabbia….comunque…riguardo alla tua tirata dulla dipedenza…chi non ha mai fatto sesso o non si ricorda più….com’è fare sesso si astenga dal parlarne……..te la sei cercata…la rispostina pizzutaaaaaa!!!!!……

  74. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Risponderò in maniera meditata. La risposta pizzuta mi aspettavo sarebbe arrivata da qualche parte. “Ma tu come fai a parlare se non….”
    Posso dire che l’intelligenza, l’immaginazione alla presenza di Dio, lo sforzo empatico di capire per aiutare, la ricerca di argomenti per educare, “aprendo l’anima” come dici tu, permettono di avere una idea abbastanza prossima alla realtà. Ho il dubbio che anche chi fa l’esperienza diretta non capisca ben che cosa sta vivendo, perchè compie un atto in qualche modo divino, che lo fa uscire da se stesso per mettersi al servizio del cosmo, attirato nell’orbita del Creatore.
    Per questo che chi si sbronza afinalisticamente col il nettare degli dei commette un grave peccato. Ma chi lo capirà, qaundo si parla di una “scopata”, cosa veramente meccanica e malinconica.
    T’abbasta?, dicamo noi. A presto: dopo il prossimo breve messaggio mi autoimpongo tre giorni di disintossicazione dal blog.

  75. fefral ha detto:

    @don GPC “mi pare che la grandezza del matrimonio consista nel fatto che una persona si dedichi totalmente a me , povero uomo o povera donna, pieno/a di difetti e di limiti, facendo di me il suo tesoro, la sua gioia “
    No, la grandezza del matrimonio consiste nel fatto che i due diventano insieme qualcosa di nuovo, che non sono più l’io e il tu. Questo accade anche se l’altro non si dedica a me o io non mi dedico a lui. Questo accade anche se l’altro non accetta i miei difetti o io i suoi.

  76. fefral ha detto:

    @Federico, ci sono donne a cui interessa il solo sesso, anche senza storia, così come ce ne sono altre per cui il sesso viene all’inizio di una storia. Ci sono uomini che trovano un luogo, una casa alla loro donna che altrimenti sarebbe un apolide.
    Io penso che le schematizzazioni eccessive tra maschi e femmine non siano veritiere

  77. fefral ha detto:

    (un’apolide con l’apostrofo)

  78. Tres ha detto:

    Don Gianpaolo “MM. Forse potresti dire a tuo cognato che se lui avesse sperimentato l’amore di Dio e la grazia relativa alla vocazione al celibato ( “chi può capire capisca ” ) forse non si sarebbe sposato o forse sarebbe stato troppo grezzo per capirla.”
    Don Gian Paolo mi spiega questa frase? Mi ha fatto un po’ male.
    Le metto in copia e incolla due frasi che a me sono state dette:

    SAN FRANCESCO DI SALES
    Come dopo la guarigione un uomo diventa spesso più robusto di chi non è mai stato ammalato, allo stesso modo la castità di un uomo penitente è , a volte, più stimabile di quella di una persona vergine. La castità della Maddalena, convertita, forse non è preferibile a quella di più vergini che non hanno mai conosciuto la dissolutezza?

    SANT’AGOSTINO
    “Nostro Signore non ha sofferto meno per preservare la tua castità che per ridarmi la mia”

  79. fefral ha detto:

    @Tres forse potresti dire a don GPC che se lui avesse sperimentato l’amore di Dio e la grazia relativa alla conversione e all’esperienza del Suo perdono ( “chi può capire capisca ” ) forse non avrebbe avuto bisogno di rimanere celibe per essere casto

  80. Tres ha detto:

    Grazie Fefral.

  81. MM. ha detto:

    @don Colò, mio cognato è stato molto rispettoso nei miei confronti e non mi ha trattato da incapace del sesso..rientra nella normalità degli uomini che rimane stupita che una donna, magari anche una gran figa, abbia scelto la veginità fin dai 16 anni.
    Ragazzi, non ho mai pensato di scegliere il celibato perchè così da vergine sarei stata più santa o più casta o più intima a Dio, cioè condivido con Tres..La Madonna non è stata scelta per la sua verginità ma perchè era umile. La verginità è una conseguenza della donazione, per me è stato così.
    ora scappo, poi torno!

  82. Lucy ha detto:

    Tres, io non sono nessuno per darti consigli, ma credo che per molte cose della propria vita uno debba dire- che peccato che non le ho capite prima! Questo succede soprattutto se ti converti in età non proprio giovanile…e allora è logico che ti senta un pò male, nel leggere ad es d Mauro…che scrive..
    Solo Dio sa il profumo di questo sacrificio che tocca non solo il cuore e il corpo, ma l’essere stesso della creatura ; e parla del celibato! mentre magari tu, pure il matrimonio non lo hai vissuto con questo desiderio totalitario di metter Dio al primo posto!!
    E’ la difficoltà penso di tutti i credenti, quella di registrar continuamente lo scarto tra quello che sono (ancor peggio se si guarda il-sono stato) e quello che vorrei essere…e si è tentati di reagire negando l’esistenza delle cose belle (come scrive d Colò)
    ”Io debbo riconoscere le cose grandi che Dio ha fatto, anche se questo può dar fastidio alla mia mediocrità o alla mia pigrizia, come al re Achaz che rifiutava un segno dal cielo, ” perchè non voleva tentare il suo Dio ” ma forse era perchè non si voleva scomodare lui”
    o si può reagire disperando troppo…invece bisogna riempirsi “ di fiducia, di ottimismo ma anche di una sensibile vergogna per come dovrei essere e non sono”( sa d Colò- se non è già in ritiro dal blog!!- che ho fatto orazione su queste parole?grazie.).
    Mi sa che ne parlerò con Ribelle che di crisi simili,spesso ne abbiamo discusso e cercato soluzione, ( e forse proprio per questo, si è scelta quel nome)

  83. Tres ha detto:

    Ecco questo mi piace: verginità conseguenza della donazione. L’amore è dono. C’è chi di conseguenza si sposa e chi di conseguenza no e altre conseguenze che hanno altri nomi. Un piano orizzontale di amore, come una retta infinita, non un podio. Torna MM che mi chiarisco le idee.

  84. Paola ha detto:

    Federico, sono d’accordo con Fefral e conosco tante donne, giovanissime e meno giovani, per cui il sesso va benissimo anche fuori da una storia. Ed è proprio questo uscire dagli schemi di noi donne che fa saltare i punti di riferimento di voi maschietti. Anche sul sesso.

  85. Tres ha detto:

    Scusa Lucy quando ho scritto il tuo testo non mi appariva ancora. Non mi hanno fatto dispiacere le parole di Don Mauro: ho letto il suo libro e il contesto in cui sono scritte è chiarissimo. Se avessi letto, invece, solo quella frase riportata avrei sofferto. Chiedevo spiegazioni a Don Gian Paolo, le sue parole mi sono sembrate un po’ dure. MM parla di umiltà nella Vergine, ecco questo mi piaceva molto. Anche a me le parole del cognato di MM mi sono sembrate un po’miserelle ma quelle di Don Gian Paolo “se lui avesse sperimentato l’amore di Dio non si sarebbe sposato” mi sembrano veramente troppo. Credo che come al solito, sia difficile in un commento mettere tutto quello che si voleva dire e forse Don Gian Paolo vorrà spiegarmi. Comunque di meravigliosi profumi ce ne sono anche nel matrimonio e anche di sacrifici che conosce solo Dio e anche tanta castità e purezza da persone che non sapevano manco da che parte si cominciava. Ma appunto non si può sempre scrivere tutto, solo che questa volta ci sono rimasta male. Grazie del consiglio Ribelle

  86. Federico ha detto:

    No, non è nessuno di questi. Fabio è uno pseudonimo come lo è Federico.

  87. Federico ha detto:

    Invece tu GPC mi stai un po’…. non come don Mauro che mi sta simpatico! E ti spiego subito il perché, è semplice. Hai scritto non so più da quante parti del blog che ti asterrai per i prossimi tre giorni dal blog per fare autodisciplina… ma scusa, ma chissenefrega!! ma tutti gli altri fanno e disfano senza stare a spiegare il perché. Scusa sai GPC, ma mi sembri un po’ vanitoso. Curi molto l’immagine che gli altri hanno di te, per questo ti giustifichi. Ti sei lamentato un sacco di volte nel passato della figura che ti facevano fare: talebano, Caifa. Tutti trucchi perché noi ti dicessimo: ma no dai piccolino vieni qui che ti facciamo le coccole. Ma c’hai settant’anni bello mio, datti pace! L’unica che dava spiegazioni di sé qua dentro era Paola, ma adesso si è ridimensionata. Il nemico contro cui combatti, caro GPC c’è e come e sono le tue paure che ti fanno fare la guerra contro i mulini a vento. In questi giorni di astinenza guarda i tuoi interventi e scopri quante volte hai scritto: ho paura che…, temo che…, non vorrei che… tranquillo toy thelog: c’è già qualcuno che è morto per salvare il mondo.

    @Paola
    Non ho detto che alle donne non piace fare sesso fuori dal matrimonio. Io l’ho fatto un sacco e in genere con donne non sposate che con me se la spassavano un sacco, almeno quanto me. Volevo dire che il sesso “una botta e via” è più coerente con l’essere maschile che con quello femminile. E’ vero che mo’ di donne così ce ne sono un sacco, ma temo che stiano soccombendo alla imperante cultura maschilista.

    @Cara Brigitta…
    per i figli facciamo che ci stiamo attenti. Metodi naturali con apparecchio Persona (verde, rosso) e quando c’è rischio metto il preservativo. Mia moglie non vorrebbe ma io al momento non me la sento. Poi vado da don Fabio che mi confessa. La cosa bella è che il peccato lo faccio solo io perché mia moglie – così mi ha spiegato dF – il peccato non lo fa dal momento che l’iniziativa è mia. Questo è liberante perché io a lei un peccato non glielo farei fare. Stop.

    P.S. scusa gipici se sono stato troppo forte… ma non ti voglio far fare ancora per molto la figura del fesso. Qui siamo tutti uguali. datti una sveglia.

  88. fefral ha detto:

    federì occhio ai giorni verdi di persona, da solo quell’apparecchietto non è affidabile, meglio usare un paio di metodi incrociati e imparare a leggere gli stick anche senza apparecchio.
    Sulla storia dei giorni a rischio col preservativo… se salti tre o quattro giorni di zompetti non succede niente, anzi può anche essere positiva un po’ di astinenza (basta che non fai come don GPC che ce lo vieni a dire ogni volta ok?). Poi ‘sto prete a me mi pare un po’ troppo facilone… magari un giorno me lo presenti, chissà che non mette a riposo un po’ pure la mia coscienza. Bye!
    (ps. capisco che non te la senti per i figli, però non fate passare troppo tempo: più si va avanti con gli anni più diventa faticoso starci dietro)

  89. Paola ha detto:

    Federico, vedo molto ma molto più probabile che a soccombere siate voi fanciulli…

    anzi credo che la diffusione dell’omosessualità maschile sia proprio il prodotto di questa cultura in cui la donna non si lascia corteggiare ma sceglie per prima
    scegli sempre, prima e dopo il matrimonio.
    sceglie anche, quasi sempre, quando mettere al mondo un figlio
    se dovessimo seguire le vostre paure sulla paternità, il mondo sarebbe spopolato …
    ma perché voi uomini, o la maggior parte di voi, entrate in competizione col bebè carne della vostra carne e frutto di una atto d’amore così bello e libero con la donna che amate?

  90. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Caro Federico. Grande psicologo e bacchettatore vai in pace. Un tempo avrei detto un’altra cosa e penso che tu abbia capito cosa intenda. A me non frega niente di quello che pensi di me, caro profeta del sesso. Io sto sul blog per far piacere e d. mauro e non per farmi insultare da l’ultimo venuto. QUINDI CONTINUA AD ANDARE….E PER FAVORE NON RIVOLGERTI A ME. Io mi esprimo come mi pare e non crd che competa a te fare la recensione di quello che dico e del mio stile personale. Teologo toy lo vai a dire a tuo nonno.
    CERTAMENTE QUELLO CHE è MORTO PER SALVARE ILMONDO NON SEI TU E NESSUNO TI HA DATO IL MONOPOLIO PER GIUDICARE IN SUO NOME I BUONI E I CATTIVI. aveva pero’ insegnato a rispettare i fratelli. se tu l’hai capito cosi il suo messaggio hai bisogno di un po’ di ripasso.

  91. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Tres. Il mio discorso è molto semplice. Mi sono seccato di fronte al solito argomento del maschio che va a dire, con un freudismo da 4 soldi, alla giovane cognata che ha abbracciato il celibato perchè non sapeva quanto fosse bello andare a letto con un uomo. Io sono quarantanni che faccio il prete e tutta ‘sta meraviglia delle donne e degli uomini per andare a letto con le mogli e con i mariti non l’ho trovata. Le avventure senza responsabilità, queste si piacciono a tutti, specie agli uomini, ma sono una porcata e basta. Ma è come farsi una sbronza. Fare sesso senza amore è e resta una porcata. Fare sesso senza essere aperti alla vita è una manipolazione incompatibile con la dignità della persona. Questa è convinzione mia e Magistreo della chiesa: come uomo e come prete sono convinto di questo e lo dichiaro. Io non professo il magistero di Tinto Brass che mi sembra uno squallido personaggio, magnaccia virtuale.
    Se sentire opinioni diverse dalle proprie da fastidio a qualcono del blog, allora questo non è un blog ma una chiesuola di amici
    Io volevo semplicemente – per il caso concreto, senza regole generali – suggerire a MM di mandare al diavolo il cognato dicendogli che se lui avesse ricevuto da Dio le luci necessarie ad abbracciare il celibato, avrebbe ragionato in un altro modo o forse- ragionando in modo così rozzo- non avrebbe nemmeno capito ciò ch dio gli offriva. Tutto qua: se MM è così buona da farsi fare domande o dichiarazioni così intime e personali da suo cognato, mi edifico e mi compiaccio. Però io credo che si dovrebbe smettere di sopportare questo tipo di trattamento, frutto di una ignoranza grande su questa materia, misto a una presunzione altrettanto grande.
    Non so di altri casi personali o diversi e non volevo mettere in imbarazzo o far male a nessuno.
    Dico solo – per cultura cristiana – che è verità definita dal magistero solenne del concilio di Trento che il celibatto è OGGETTIVAMENTE superiore al matrimonio. I casi particolari e la direzione spirituale non si fa su un blog ma a tu per tu e in confessionale.
    Tutto qui.

  92. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Fefral. MA VI SIETE TUTTI IMPAZZITI? QUELLO ( IL PAY BOY DI RITORNO )- SE CERCO DI ESSERE EDUCATO E DI NON FARE IL GALLETTO E DI STABILIRE UN CLIMA SCHERZOSO, MI FA LA PSICANALISI. TU MI SPEGHI CHE HO DOVUTO ABBRACCIARE IL CELIBATO PER ESSERE CASTO, SE NO NON GLIELA FACEVO E MI SPIEGHI DOGMATICAMENTE CHE COSA E’ VERAMENTE IL MATRIMONIO. BEATI VOI. IO NON HO ALTRO CHE LEGGERE QUELLO CHE DITE VOI PER IMPARARE A VIVERE.
    Il maiuscolo è partito così e non vuole dare più enfasi di quello che è contenuto nelle parole. Buon divertimento.

  93. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Caro Federico, leggo solo ora il PS, frutto di un barlume di riflessione da parte tua. Non è vero che siamo tutti uguali. Io ho lottato tutta la vita per non essere un tipo come te e non vorrei guastarmi all’ultimo.
    Prego per te.

  94. Tres ha detto:

    “Tres. Il mio discorso è molto semplice.” Non avevo detto che era complicato ma solo che non avevo capito. Non voglio direzione spirituale su un blog. Non sono un caso particolare. Non sono proprio un caso. Grazie.

  95. Tres ha detto:

    Parlavo a Don Gian Paolo. Scusate non l’ho scritto.

  96. Mauro Leonardi ha detto:

    @Federico
    Sinceramente mi sembra che tu abbia sbagliato tono e momento per rivolgerti così a don Gianpaolo (anche se forse hai ottenuto che rimanga con noi anche i prossimi tre giorni, e questa è una bella cosa). Penso che il rispetto sia qualcosa che tutti meritano. E poi non mi piace per nulla questa contrapposizione don Mauro/don Gianpaolo. Uffa!
    P.S. ma che, sei amico di Polifemo?
    P.P.S ma dov’è finito Sandokan?

  97. PCG ha detto:

    Ma di cosa stiamo parlando? Forse i monaci tedeschi hanno questo problema. Oggi le donne a 40 anni sono più belle che mai, una bellezza matura, affascinante per la consapevolezza di sé, sicure, soddisfatte, e corteggiate…il sesso è più maturo, appagante….l’amore del marito è consolidato….sono certa che se c’è crisi non è colpa dell’età…… Quindi davvero io non penso che esista una crisi dei 40 anni….penso che ci siano donne non più innamorate del marito….questo si……e viceversa….. e la crisi va ricercata li…. i figli crescono e il rapporto tra i coniugi si salda….. normalmente è così. Ma forse le donne si accorgono di aver trascurato talmente tanto il marito che di colpo si accorgono che non c’è più…ma questo è un altro problema.

  98. Federico ha detto:

    Scusa Fefral. Nel mio commento sulle donne a cui piace il sesso sempre e comunque ti ho trascurato abbagliato da Paola…

  99. Mauro Leonardi ha detto:

    Bravo don Gianpà!

  100. lidia ha detto:

    a Sandokan avevo pensato pure io!
    Io in quetsa discussione non c’azzecco niente, perché non ho 40 anni, non ho abbracciato il celibato e siccome non voglio fare sesso prima del matrimonio e non sono ancora sposata non ho nulla da dire :)Col mio fidanzato (quando stavamo ancora assieme) abbiamo lottato bene per non cadere, non siamo mai caduti e anche lì non c’è nulla da dire.
    A me sembra che il discorso del cognato di MM., cmq, vada approfondito e non liquidato. dipende come gliel’ha detto, se è stato sgarbato lo manderei a quel paese, ma se è stato interessato e basta, mi pare un interesse bello verso MM. e magari può essere ll’inizio di un discorso più profondo.

  101. Piera ha detto:

    …accidenti! mai avrei pensato che una frasetta avulsa dal contesto in cui è stata scritta portasse a tutto questo…
    Comunque, a me sembra di intravedere un po’ in tutti una grande confusione: chi dice che la sua condizione è migliore delle altre…. chi dice di parlare d’amore ma scrive con un tono da scannarsi…. chi è convinto di avere tutta la ragione in mano ma quasi rifiuta l’altrui opinione…. chi cerca di dire la sua ma forse non riesce… chi parla di “sesso come amore” e chi di “amore come sesso”…. chi cerca di ficcarci dentro la crisi dei quarant’anni (che tra parentesi era l’innesco della discussione) e chi sembra nn aver nemmeno capito da dove siamo partiti per discutere….
    Con quel “e non parlo di sesso” volevo dire semplicemente che tante volte si ha bisogno di una figura di riferimento che possa accogliere anche i tuoi pensieri, le tue fatiche, i tuoi dubbi… quelli che fanno parte di quel “giardino privato” nel quale non hai mai lasciato entrare nessuno ma del quale è arrivato il momento di socchiudere la porta…. in questo giardino ci stanno anche tutti quei pensieri, desideri, sogni che per varie ragioni non hai potuto condividere nemmeno con chi ti sta accanto…. e magari con questa figura di riferimento trovi modi, tempi e ragioni per condividerli finalmente con chi ti sta accanto…
    Tutto questo non vuole dire nè che ho bisogno di una storia parallela, nè che le cose con mio marito non funzionano… semplicemente arrivati ai 40anni si fanno un po’ di bilanci e a volte c’è bisogno di una mano a fare in modo che questi bilanci trovino quanto di positivo hai fatto e magari non riesci più a vedere…..
    detto questo, don Mauro…. il sesso mi piace, mi completa, mi unisce a mio marito, mi rende casta nel momento in cui siamo insieme e vediamo il matrimonio come dono totale l’uno all’altra, mi diverte, non ne farei a meno…. ma lo farei solo con mio marito perchè con lui l’ho scoperto e con lui ho imparato a renderlo ogni volta migliore, diverso, una scoperta…. ci unisce a tal punto che a volte riesce pure a sostituire le parole….
    dici che anche le donne dovrebbero imparare a dirsi quanto il sesso sia importante… beh… il sesso è talmente importante che è cosa esclusiva non condivisibile se non con chi ti ama, con chi ti completa, con chi ha generato con te i figli, con chi ha nei tuoi confronti tenerezza e ha imparato a conoscerti a tal punto che sa esattamente cosa vuoi, come lo vuoi e perchè lo vuoi… per questo non ha senso la “botta e via”

  102. La sciagurata rispose ha detto:

    Vi lascio qualche giorno e andate fuori di testa?!
    Forse Val la pena coniare dei sinonimi perché usate la parola sesso in maniera analogica !
    (non è una porcata.. La usate in un senso in parte uguale ma in parte diverso)
    Fare sesso in italiano vuol dire trallallero trallallà! Abbracciarsi o baciarsi non è fare sesso anche se può essere l’invito.
    Sennó mi devo preoccupare prima di dare un abbraccio che poi magari rimane incinta..

  103. La sciagurata rispose ha detto:

    Tesoro amore stella mia CIP CIP..
    Secondo me hai bisogno di qualcuno che ti faccia sentire donna! :-)

  104. La sciagurata riispose ha detto:

    Don Giampaolo e ribelle ma voi siete logorroici!
    Io non ho tempo per leggervi.. Ma voi cercate di vivere un minimo di sobrietà nello scrivere.
    Vabbé che non lavorate, ma abbiate pietà di chi tira la carretta!

  105. La sciagurata rispose ha detto:

    Paola, guarda che la omosessualità maschile è piu fortemente legata alla possessivita materna e all’assenza della figura paterna che non alla sfacciataggine delle fanciulle che si mostrano aggressive per dissimulare la propria insicurezza.
    Studia freud e dintorni..

  106. La sciagurata rispose ha detto:

    A me diverte vedervi fare le suocere che litigano!

    Ma don Giampaolo, una frase così brutta detta a federico, è vergognosa: ‘io ho lottato tutta la vita per non essere un tipo come te, e non vorrei guastarmi all’ultimo’
    Gesù non giudicava mica le persone che aveva accanto, le chiamava amici.. E lui sapeva chi erano.
    Se vuole giudicare il prossimo o dimostrare quanto è più bravo lei dell’altro.. La invito a togliersi la tonaca o il colletto, e ad entrare con un nick che non parli di cristo..
    Sarebbe più rispettoso per ciò che lei rappresenta.

  107. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Ma come siete bravi e buoni tutti; OLtre a dire che Gesù era amico di tutti, il Vangelo lo leggete? Leggete che cosa dice Gesù ai farisei: ” Razza di vipere, sepolcri imbianca”, generazione incredula e perversa” agli apostoli che lo seguivano.
    Ma è una bella cosa mettersi la maschera del nickname o come diavolo si chiama e poi insultare la gente in un pubblico illimitato? Questo è essere vigliacchi e basta o vigliacchi e incoscienti che è ancor peggio.
    Io lo mando al diavolo – senza il colletto e la tonaca – perchè ho le p…., cioè ho la mia dignità di persona e non tollero – per amore dell’uomo- che qualcuno si permetta di mancare di rispetto ad un uomo , con una superficialità risibile, improvvisandosi giudice di non so che. L’autorizzazione di mancare di rispetto a un suo simile, a un uomo, a un vecchio, allo studi odi una vita, gliela da l’anominato, il blog buonista, dove tra poco di Giuda si dirà che aveva le sue buone ragioni per tradire Cristo?
    Le suocere che litigano? Ma non so se vi rendete conto che non state facendo un giochino da dopo cena, ma parlate di cose su cui si sta giocando la vita del mondo? Buona giornata.

  108. Ribelle ha detto:

    D Giampaolo, condivido del tutto!
    E anche l’ultima frase “non si sta facendo un giochino dopo cena, ma si parla di cose su cui si sta giocando la vita del mondo”…infatti,da come si vivono i vari aspetti della vita familiare,sesso compreso, dipendono il vivere e il morire della stessa e se la famiglia è il primo mattone della società…va tutto a rotoli di conseguenza!
    Per dire cose belle su questo tema, val la pena che lei d Giampaolo… sopporti certi attacchi,se li butti alle spalle e..vada avanti!

  109. La sciagurata rispose ha detto:

    Intanto ripenso al tema della crisi dei 40 anni che con queste accelerazioni e questi rallentamenti evolutivi generazionali, non si sa più se la trovi a 40 , a 50 o se è diventata la costante della vita.
    se la crisi dei 40 anni è caratterizzata dalla disponibilità a mettersi in gioco, io ci son dentro da quando ho scopertola libertà e tutto sommato nonni pare che sia un male: ben venga la crisi dei 40! Meglio darla esplodere che tenerla sopita.. Dall’esercizio della libertà nasce progresso, dalla repressione della libertà nasce morte.

    Ma perché sto stato di crisi? Perché questa insoddisfazione che ti fa sentire fuori posto nella realtà che hai scelto e che hai voluto con tanto impegno e sacrificio? Perché dopo tutto quello che c’è stato tra noi, arriva un momento in cui mi sento davvero capace di voltare pagina?
    Credo che il sintomo sia la insoddisfazione, la tristezza, l’infelicita.. Ma la causa sia altrove, sia iprofonda.

    La nostra felicita, se non è l’euforiia superficiale, si fonda su : Progettualità e relazionalita, dopo un po’ che si cammina, la progettualità o la condivisione vengono meno, questo succede in tutti gli ambiti, non solo in quello familiare.. Ma le dimensioni esistenziali ti prendono la pancia con maggior veemenza e ti portano a decisioni più radicali.
    Il punto pero non è che cambiando tutto ci troveremo felici per il semplice fatto che abbiamo sparigliato le carte.. Perché per trovare la pace del cuore dovremo nuovamente abbracciare un progetto e condividerlo cin qualcuno.. Ovvio che passando il tempo questo processo di creatività e dii relazionalita si connota con una sempre maggiore interiorità e responsabilità.. È dalla maggior e progressiva conoscenza di se, e dalla aumentata consapevolezza della conseguenza delle proprie azioni , che si sviluppa una creatività più realista e una relazionalita profonda.
    Per questo penso che la crisi sia una benedizione se qusndo arriva si sceglie di viverla buttandocisi dentro.
    Se poi arriva a 40 o a 30 o a 80.. Che importanza ha.

    Ecco mi è venuta voglia di comprarmi la porche!

  110. Paola ha detto:

    Hello! Sui ruoli madre padre, hai ragione. In parte però.
    Quello che noto, già con mio figlio belloccio di 11 anni, è che ora le fanciulle sono davvero aggressive; si propongono su skype o whatspp con richieste superesplicite da far arrossire anche un 40enne. E allora mi sembra che loro, i piccoli fessacchiotti, come sempre siete voi uomini, riescono ad avere un po’ di intimità tranquilla di più tra loro dello stesso sesso.
    Insomma che la donna sia “casa” come dice dM è sempre davvero più raro.
    Sulla nostra insicurezza, bah! Io vedo tra le mie amiche una enorme percentuale di virago che sanno e si prendono ciò che vogliono dalla vita.

  111. fefral ha detto:

    don GianPaolo, abbia pazienza e provi un attimo a rileggersi. A me pare che quello che esagera qua dentro sia lei.
    Chi ha mai messo in dubbio la superiorità del celibato rispetto al matrimonio? Io condivido questo, ma le aggiungo che a mio parere il celibato è anche la strada più semplice… è un mio parere intendiamoci, e ho le mie ragioni per pensarlo, nessuna affermazione dogmatica come non era dogmatica la mia affermazione sul matrimonio in risposta alla sua nella quale non mi riconosco per niente. Mi sono limitata a dirle come io vivo il mio matrimonio, la prego di fidarsi e le chiedo di provare ad ascoltare chi racconta la propria vita, anche se protetto da un nick. Perchè mi pare che qua dentro di vigliacchi e incoscienti ce ne siano pochi, mentre ci sono parecchie persone che si mettono in gioco sul serio. E sinceramente mi sono infastidita quando ho letto la sua frase che Tres ha riportato e che io mi sono limitata a ritoccare per farle capire come suona al contrario (“Tres forse potresti dire a don GPC che se lui avesse sperimentato l’amore di Dio e la grazia relativa ecc. ecc…..”) e suona parecchio fastidiosa, non crede?
    Che il celibato sia oggettivamente superiore al matrimonio non significa affatto che i celibi siano migliori degli sposati, e sono sicura che lei non lo pensa, ma dalle sue parole dà più volte l’idea di considerarsi un privilegiato. Si lasci dire che anche l’obiezione che le ha fatto il mio caro Sciagu (a proposito Scia’ invece di star qua a scrivere nel blog perchè non ti preoccupi del PIL visto che qua lo spread va sempre peggio?) mi era rimasta nella tastiera ieri e non l’ho postata solo perchè era saltata la connessione e il mio tempo a disposizione per questo salotto di perditempo era scaduto. Ma la frase che ha rivolto a Federico suona pericolosamente come la preghiera del fariseo (ti ringrazio di non essere come questo pubblicano, ecc…). Ora io non voglio credere che lei sia come appare, ma le chiedo, lei è consapevole di come appare a chi la legge?
    Nessuno vuole mancare di rispetto ad un sacerdote, io almeno non voglio. Ma neppure mi va di rimanere senza commentare quando le cose che scrive mi sembrano sbagliate o parziali. Se però ogni volta che qualcuno le fa un’obiezione lei la porta sul personale allora non le si può più parlare!

    Mo’ però devo andare!

    @federì non ti preoccupare, quando c’è la principessa tutte le altre vengono oscurate, non me la prendo

  112. fefral ha detto:

    bravo comprati la porche, così fai crescere un po’ i consumi! bisogna far girare l’economia!

  113. La sciagurata rispose ha detto:

    Don Giampaolo, mi è piaciuta la risposta. Anche se questo non toglie che deve delle scuse a federico..
    Io credo che i 40 anni che la separano da alcuni protagonisti del blog, pesino perché le sensibilità son cambiate parecchio tra gli anni cinquanta e gli anni novanta.. Io credo che molti vecchi hanno visto il lloro mondo tramontare pensando fosse l’unico vero e il migliore.. Ma alcuni hanno saputo stimare ed amare anche il mondo della generazione successiva alla loro e il fatto che lei uggi sia su internet e in un blog fa pensare che lei appartenga a questi ultimi.. Con questi presupposti credo che tutti dobbiamo puntare sull’argomentazione e sul la lucidità del ragionamento perche il confronto sia arricchente. Le emotività intergenerazionali sono barriere insormontabili.
    Ma tu preghi per noi nella nessa?

  114. Giaa Paolo Colò ha detto:

    La sciagurata rispose. Ogni tanto ti capita anche di pensare però anche tu spesso fai come Federico Kamasutra, spari al vento.
    Io sono entrato in questo blog per lavorare con la testa: perchè anche con la testa si può lavorare. Tu invece dici che se uno scrive delle cose è perchè non ha niente da fare; tu invece tiri la carretta. Ma come ti permetti ?
    Quell’altro insulta e tratta un uomo senza rispetto, io gli dico che non è questo il modo di trattare un altro uomo e se lui non ha rispetto per le persone, non può dire che siamo uguali e tu ti scandalizzi tirando fuori il Vangelo. Lo lasciassimo un po’ in pace questo vangelo e cominciassimo a rispettarci come uomini, allora saremmo forse più capaci di leggere tutto il Vangelo.
    Si parla dell’amore umano e il blog diventa una antologia sui preliminari, Tinto Brass, la contraccezione e i preservativi e se chi abbraccia il celibato, prima dovrebbe fare alcuni assaggini per sapere quanto è bello il sesso e si convince pure la buona MM che suo cognato è un gentiluomo che non si fa gli affari suoi ma la aiuta ad essere consapevole…….Come se di sesso non si parlasse dalla mattina alla sera e se cercando su google “Come Gesù” non venisse fuori la videata in cui si prospetta il sito “Come si bacia con la lingua” e non continuo per decenza e perchè non ho la maschera del nickname. Probabilmente viviamo in mondo diversi. Comunque io tutta questa gente felice e contenta perchè può fare tutto il sesso che vuole, condito di presevativi alla fragola o di di viagra a fiumi, non la vedo proprio, ma io vivo in un altro mondo e devo mettere di fare il fesso, il cattivo, il vanitoso, il teolog toy, ecc e naturalmente il tuo amico Kamasutra ha ragione e io sono uno sporco prete inquisitore.
    Comunque occorre giudicare con la testa e non con il sentimento: lei mi sta simpatico e lei antipatico, perchè l’intelligenza non funziona così.
    Spiega al tuo amico Kamasutra che io qui nel blog voglio avere rispetto per d. Mauro e quando non sono d’accordo con lui faccio un po’ di salamelecchi per non turbare i suoi…adoratori e siccome pare che stia sulle…..a molti, siete sempre a tempo a dirmi di togliermi dai piedi e forse mi risparmierò qualche dispiacere. Vado a scuola, ma che ci vado a fare me lo domando ogni giorno di più: con il Kamasutra e il perdonismo tutto andrà bene e tra una generazione l’Italia sarà un paese afroasiatico.
    Bacetti

  115. Giaa Paolo Colò ha detto:

    la sciagurata rispose. Dì al tuo amico Kamasutra che ora, essendomi abbandonato ad insulti e ad escandescenze, possiamo considerarci uguali; essendo diventato simile a lui non ho più motivi di essere vanitoso e soprattutto non faccio più il fesso.
    Finalmente sono normale. Evviva e fraterne effusioni

  116. Paola ha detto:

    questo, caro don GP, è il Suo post che amo di più!

  117. Tres ha detto:

    Ho notato più volte, soprattutto tra i ragazzi del Blog, che si fa accenno ad “adoratrici del blog”, seguaci adoranti di Don Mauro, chiesuole, e quant’altro rivolto soprattutto alle donne che scrivono qui. Allora mettere sempre la donna nel ruolo di gallina nel pollaio con il re gallo da conquistare mi sembra poco rispettoso. Capisco anche la difficoltà del nickname ma una volta che si entra nella storia del blog Tres, Fefral, MM, Ribelle, diventano dei nomi con una realtà personale dietro. Non è che mettere il nome proprio renda più veri, Giuda viene chiamato sempre con il suo nome nel Vangelo e non è diventato più veritiero. Capisco che ci si possa rimanere male se trattati male, io rimango male per molto meno. Se accettiamo di parlare di celibato dobbiamo accettare che venga trattato come il matrimonio: rispetto per entrambi e scivoloni su entrambi. Non è possibile che se si parla di celibato si entra nel sancta sanctorum: deve valere per entrambi.Antologia sui preliminari e sesso alla fragola? Sporco prete inquisitore? Per favore abbassiamo i toni anche nel leggere oltre che nello scrivere. Aiutiamoci e correggiamoci senza roteare mazze ferrate ma con un po’ più di delicatezza, se no ci facciamo male tutti e a che serve? Per me è un piacere leggere e scrivere e se offendo qualcuno mi dispiace tantissimo e se vengo offesa mi dispiace tantissimo e chiedo spiegazioni e faccio le mie scuse (come tutti voi in questi mesi). Va beh m’è partito il predicozzo materno mattutino! Buona giornata a tutti. Pregate per me escono i quadri degli adolescenti che ho generato con sesso coniugale e per cui pregano tante amiche celibi e non con nickname e non. Vi voglio veramente bene.

  118. Vittoria Patti ha detto:

    Questo commento è stato eliminato dall’autore.

  119. Vittoria Patti ha detto:

    Dobbiamo pregare per te o per gli adolescenti da te generati? Beh, pregherò per tutti quanti (ho la coda di paglia: faccio la prof – anche se non dei tuoi figli, almeno credo – e dei quadri che escono sono responsabile anch’io)

  120. Tres ha detto:

    Fa un tutt’uno Vittoria: a casa mia non si spreca niente! Grazie!

  121. Mauro Leonardi ha detto:

    @Sciguarata
    Sono proprio contento che tu sia tornato! Se riesci, scrivi sempre qui sotto sennò i tuoi bei commenti la gente se li perde. Comunque… spread e pil passano da questo blog: vedrete se non è vero! un giorno ne parliamo…

    A proposito di gipici o, anche, dongipici…. se lo conosco bene credo sia ben contento di non essere trattato “da prete”. Ovviamente dico questo in un contesto di civiltà educata e cortese. Patrizia Cecilia Giardi nella discussione sulla pedofilia diceva che vorrebbe semplicemente che i preti – dal punto di vista giudiziario – venissero trattati come i laici. Io sottoscrivo a quattro mani e credo anche don Gianpaolo. Noi sacerdoti esercitiamo il sacerdozio ministeriale quando celebriamo Messa, confessiamo e affini. Non quando siamo su un blog. Su un blog – in sostanza – sono un laico cristiano qualsiasi. Non mi si può prendere a parolacce (tranne Polifemo) perché non lo si può fare con nessuno. Quindi trattatemi (e trattateci) come fareste con chiunque. Almeno io la penso così.
    Grazie di essere tornato!

  122. Mauro Leonardi ha detto:

    @Gianpaolo
    Diversi commenti più sopra Patrizia poneva il problema di chi educa i giovani, anche su argomenti come il sesso e la verginità. Te lo segnalo perché a me sembra che quella delle agenzie educative sia una tua specialità e forse, con tanti spunti, ti era sfuggito.
    Grazie!

  123. Giaa Paolo Colò ha detto:

    La sciagurata rispose. Non credo di dovere scuse a Federico perchè è vero che per tutta la vita – da studente, da medico e poi da prete, ma sempre da uomo – ho lottato per non mancare di rispetto ad un uomo, chiunque esso sia.
    Perciò se Federico non rispetta gli uomini e si permette di trattarli male, senza capire che cosa dicono, chi sono o ne sbatte in prima pagina i difetti, io non voglio essere uguale a lui e lui dovrebbe imparare a fare lo stesso, perchè questo è il bene oggettivo e al bene oggettivo non posso rinunciare per fare piacere a lui, a un blog o al buonismo imperante nel pensiero debole.
    Prego per lui, non gli serbo rancore ma non ritiro quello che ho detto perchè gli farei del male.
    Trattare senza rispetto un altro uomo è male e basta perchè esistono il bene e il male e si possono anche conoscere. Io non sono come il fariseo perchè non mi sento superiore a nessuno, ma non sono disposto ad abdicare a ciò che è vero, per far piacere a nessuno.
    Mi dispiace: questo non è essere vecchi o giovani: questo è bene o male che non cambiano.
    Ho fatto mille capriole per seguire gli sviluppi e le variazioni del mondo, ma ho il dovere di trasmettere quelle verità che ho la certezza morale che non debbano essere perdute. Così le prendo da sinistra e da destra. Non è per fare la vittima ma quello che sta male sono io.
    Ripeto il modo in cui si parla dell’amore umano, fino ad ora nel blog risente dell’appiattimento apportato dalle fonti culturali di Federico.
    Parlare dell’amore umano in termini di preliminari, orgasmi, zone erogene, di contraccezione o di metodi naturali come la fonte della salvezza del sesso, ecc. è cedere alla banalizzazione contemporanea.
    Scandalizzarmi ? No. Stracciarmi le vesti ? nemmeno. Cercare di salire di livello per dire che l’amore umano è uno dei modi di realizzare l’esser fatti a immagine e somiglianza di Dio, mi pare necessario.
    Dire che il matrimonio è vivere uno per l’altro con una dedizione piena è una meta cui tanti tendono, che la teoria antropologica sostiene e l’assenza di questo provoca la sofferenza di tanti.
    Parlare solo di piacere, ecc. è come stare a tavola parlando solo di cibi e ( in molte culture si usa ) fare rutti di soddisfazione.
    Non sono un previlegiato e non credo di avere capito tutto. Trasmetto non delle mie opinioni ma delle mie conoscenze acquisite con studio ed esperienza. Gradirei che non fossero viste come ordini di servizio del Vaticano. Purtroppo sono solo un prete se fossi uno psichiatra alla moda sarei idolatrato, strapagato e ascoltato con religioso silenzio. Ahimè. Ma me ne frego e non mi compiango.

  124. Sandokan ha detto:

    Sono contento che qualcuno tra voi mi abbia cercato, che abbia chiesto di me. Ogni tanto sto in silenzio per vedere se qualcuno se ne accorge … del mio silenzio, intendo.
    Il silenzio infatti qualche volta è attesa. E’ attesa di qualcuno che abbia voglia di interromperlo con la sua presenza. Nel silenzio è come se attendessi uno sguardo, una parola che abbia la capacità di sanare ciò che percepisco come un’ingiustizia. Quale ingiustizia? Quella di chi ti sta vicino pensando, in cuor suo, di poter vivere senza aver bisogno di te, di ciò che piace a te, di ciò che ti sta a cuore. Quella di chi sembra credere che il mondo possa comunque essere luminoso e lieto anche nella malaugurata ipotesi che tu non ci fossi più.

    Vi lascio con questo raccontino tratto da un romanzo di Bassani che sto leggendo in questi giorni. E’ questo racconto che ha suscitato in me i pensieri di cui vi ho scritto. Mi piacerebbe rileggerlo accanto a voi … non a tutti naturalmente, soltanto accanto a quelli che ne avessero voglia. Eccolo:

    «Dove stiamo andando?» chiese Giannina.
    Marito e moglie sedevano entrambi nel sedile anteriore, con la bambina in mezzo. Il padre staccò la mano dal volante e la posò sui riccioli bruni della figlia.
    «Andiamo a dare un’occhiata a delle tombe di più di quattro o cinquemila anni fa» rispose, col tono di chi comincia a raccontare una favola, e perciò non ha ritegno a esagerare nei numeri. «Tombe etrusche».
    «Che malinconia!» sospirò Giannina, appoggiando la nuca allo schienale.
    «Perché malinconia? Te lo hanno detto, a scuola, chi erano gli etruschi?».
    «Nel libro di storia gli etruschi stanno in principio, vicino agli egizi e agli ebrei. Ma senti, papà: secondo te, erano più antichi gli etruschi o gli ebrei?».
    […]
    Giù per la strada, sempre in lieve pendio e fiancheggiata da una doppia fila di cipressi, ci scendevano incontro gruppi di paesani, ragazze e giovanotti. Era la passeggiata della domenica. Tenendosi a braccetto, alcune ragazze formavano a volte delle catene tutte femminili di cinque o sei. Strane, mi dicevo, guardandole. Nell’attimo che le incrociavamo, scrutavano attraverso i cristalli coi loro occhi ridenti, nei quali la curiosità si mescolava a una specie di bizzarro orgoglio, di disprezzo appena dissimulato. Davvero strane. Belle e libere.
    «Papà» domandò ancora Giannina, «perché le tombe antiche fanno meno malinconia di quelle più nuove?»
    Una brigata più numerosa delle altre, che occupava buona parte della carrozzabile, e cantava in coro senza darsi pensiero di cedere il passo, aveva costretto l’automobile quasi a fermarsi. L’interpellato ingranò la seconda.
    «Si capisce» rispose. «I morti da poco sono più vicini a noi, e appunto per questo gli vogliamo più bene. Gli etruschi, vedi, è tanto tempo che sono morti» e di nuovo stava raccontando una favola «che è come se non siano mai vissuti, come se siano sempre stati morti».
    Altra pausa, più lunga. Al termine della quale (eravamo già molto prossimi allo spiazzo antistante all’ingresso della necropoli, pieno di automobili e di torpedoni), toccò a Giannina impartire la sua lezione.
    «Però, adesso che dici così» proferì dolcemente, «mi fai pensare che anche gli etruschi sono vissuti, invece, e voglio bene anche a loro come a tutti gli altri».
    La successiva visita alla necropoli si svolse proprio nel segno della straordinaria tenerezza di questa frase. Era stata Giannina a disporci a capire. Era lei, la più piccola, che in qualche modo ci teneva per mano.

  125. Lidia ha detto:

    Io penso che i toni a cui si sia arrivati sono molto brutti, e vorrei che si smettesse di usarli.
    Il rispetto è la prima forma di dialogo.
    Non posso che dire che Federico deve imparare a moderare i proprio toni, e chiedere scusa a don GPC non sarebbe male.
    Quanto a don Gian Paolo, non posso dirle che anche lei ha mancato di rispetto a MM. e a suo cognato. Il cognato ha chiesto a MM. se avesse fatto sesso prima di scegliere, e lei non sa, non può sapere se intendesse “povera cretina”. IL modo i ragioare sarà pure rozzo (ma lei che ne sa?), ma è naturale. E meno male che l’ha chiesto. MM. gliel’avrà spiegato. Non fondamentale, assolutamente. Ma neanche “di nessuna importanza”. I miei amici mi chiedono in continuazione perché non ho fatto sesso con i ragazzi con cui sono stata, c’è chi mi considera eccentrica,chi dissente dalla mia scelta ma mi rispettano tutti, e qualche volta una domanda così è stata l’inizio di una conversione o di un’amicizia bellissima. E io non ho MAI mendato nessuno a quel paese, tranne che se mi insultava. E questo il cognato di MM. – a sentire lei – non l’ha fatto. Ho sempre spiegato. Testimoniato. Che la castità non rende acidi, ma aperti all’accoglienza.
    In questo blog NESSUNO ha detto che il matrimonio è superiore al celibato.
    NESSUNO ha mai detto che lei è sgradito,inopportuno, idolatra, idiota, e tutti gli altri termini che lei riporta come attribuiti da noi.
    NESSUNO ha mai detto che la dottrina di Cristo va annacquata, e se non lo ha capito qua ci sforziamo tutti di vivere una vita santa.
    E non è l’ennesima reprimenda. è che mi sono francamente scocciata di sembrare una cristiana “adulta” fru-fru che va dicendo al sacerdote “ma quanto è conservatore, butti la tonaca e vada a ballare, viva l’amore libero e spontaneo abbasso il matrimonio”. Qui NESSUNO lo hai detto, né a lei né a nessun altro, ma si è sempre cercato di rispettare ciascuno, sposato o celibe che sia. DI Federico ho già detto prima,si è comprtato male e tutti lo abbiamo riconosciuto.

  126. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Mauro. mi piacerebbe parlare di educazione, ecc. ma con il clima che finora ho visto nel blog e a giudicare dal vuoto in cui sono cadute alcune mie proposte sopra, non è aria. Non basta sapere le cose, occorre anche aver il look del momento.
    Per far ascoltare il XXXIII canto del Paradiso all’uomo contemporaneo ci vuole Benigni; per far telefonare a casa i figli in ritardo per tranquillizzare i genitori ansiosi ci vuole Fiorello.
    Se qualcuno ha interesse a questo tema, prenda spunto da quanto ho scritto giorni fa e ne possiamo parlare.

  127. Lidia ha detto:

    Ora, in merito alla discussione.
    Il sesso è un enorme problema della nostra società.
    Io ho fatto un corso di dottrina cristiana i un centro dell’Opus Dei dove si era ben più espliciti che in questo blog. E non perché sia pseudo-pornografico. Ma perché io – come ritenevo fosse giusto – di alcune cose (non sarò più esplicita)non avevo mai sentito parlare, e quando devi spiegare alle persone che non vanno bene è difficile se non sai neanche cos’è. Ho dovuto chiedere al mio ragazzo di allora, scusa, io ho sentito quest’espressione…ma che significa? Lasciamo perdere l’imbarazzo, ma almeno abbiamo chiarito cristianamente un punto importante. E assicuro che certe cose sono molto, molto, molto più dolorose e difficili da capire e da spiegare (e da vivere) di ore e ore di cilicio. Quando ci ripenso, penso che davvero lo Spirito Santo…Ok, non c’entra.
    Nello stesso corso di dottrina ci è stato anche detto che il sesso va fatto, nel matrimonio. è una parte importante, e se non funziona spesso il matrimonio va a rotoli. e non è che “funziona” da sé. Bisogna impergnarcisi. Capire l’altro. Io parlo con assoluta libertà perché non avendo mai fatto sesso né avendo in programma di farlo a breve (visto che ancora non sono sposata) il problema mi tange poco. Ma immagino che per alcuni il problema sia reale.
    Forse Federico può moderare un po’ la sua esposizione, una relazione dettagliata dei suoi rapporti con la moglie direi che è meglio se resta nell’intimità loro.
    Però sì è importante che dica che il sesso se vissuto bene è anch’esso via di santità. E che un uomo abituato al sesso occasionale può convertirsi e capire la bellezza del sesso matrimoniale.
    Non è un mistero che la donna e l’uomo reagiscono in maniera diversa. Ora, si può dirmi che un blog non è il luogo per parlarne. Ma è vero che tanta gente che si vergogna a parlarne di persona magari qui può esprimere dubbi.
    Se la discussione finisce qui va bene lo stesso.
    Ma siccome spesso la formazione cristiana è schizofrenica, da una parte “di sesso non si parla” dall’altra “ah è colpa tua se tuo marito ti ha lasciato/tua moglie si è fatta l’amante perché non rispettavi i tuoi obblighi coniugali” “colpa tua se aspetti il settimo figlio, ma perché non ti sei informato prima” penso sia bene chiarire alcuni punti.
    Magari anche su un blog, sempre con delicatezza.
    E anche far passare il messaggio che il sesso può essere distruttivo, se vissuto male. In tutti i sensi. Perché la proposta cristiana – verginità fino al matrimonio, castità dopo, apertura alla vita è valida? In tutte le circostanze? Sempre? è bello spiegarlo.

  128. Lidia ha detto:

    C’è un mio amico prete – non dell’OPus Dei, parroco a Roma, sant’uomo – che ha detto che il suo sogno – dopo aver confessato decine di sposi felici e decine di sposi distrutti – è di scrivere una sorta di Kamasutra (che in sanscrito significa “trattato sul fare”, cmq) per sposi cristiani. Ovviamente non pornografico. Ma che tratti di cose ovvie: per esempio, l’importanza dei preliminari per la donna. Si può liquidarlo come “pornografia”. Io dico che l’incomprensione di questo punto è una delle cause dell’infedeltà o della depressione, dei divorzi persino. Chiaro – i preliminari meravigliosi senza amore dietro causano anche la depressione. Ma sono due cose speculari e reciproche, almeno credo.
    Per questo, come dice un altro santo prete romano, il matrimonio è molto più difficile del celibato. Inoltre, per diventare prete si studia quanti anni? E per sposarsi? un mesetto di corso prematrimoniale. E spesso niente sul sesso, metodi naturali, non naturali, e via discorrendo. Niente sul fatto che per la donna alcune cose sono più importanti di altre. E chi lo dirà mai? Se tutto il sapere sul sesso è quello che la TV propina stiamo freschi.
    Allora, è certo che il sesso vada visto nella luce dell’amore, della donazione. Iniziamo da qui.
    Il diavolo si nutre dell’ignoranza. Noi facciamo luce e il diavolo se ne andrà. Magari si inizia su un blog e si finisce in confessionale. Ma da qualche parte – con le dovute delicatezze – bisogna pur iniziare. E lo dico da giovane fanciulla cristiana del 2012, che fino a un paio di anni fa non avrebbe mai detto nemmeno la locuzione “fare sesso”. Poi ho capito che il diavolo (l’ignoranza o persino il “senso di superiorità” dei miei amici, per esempio) o lo vinci con la retta dottrina esplicita o lui ti stende al primo colpo.
    Certo non è su un blog che si risolvono i problemi di coppia, di ignoranza o che so io. Ma su un blog si possono identificare problemi. Poi sta a ognuno trovare la via migliore per risolvere dubbi ulteriori.
    Anche io credo che la soluzione sia parlare di sesso sempre nella propsettiva dell’amore. Bene, iniziamo noi (cioè voi, io sinceramente non ho niente da dire).
    Ora non dico ” bene bene parlate di sesso come vi pare e piace”.
    Ma dico che non può che far bene individuare alcune problematiche.
    Personalmente ritengo anche io che qui non sia il luogo per spiegazioni che andrebbero davvero sul personale. Ma in generale penso che il fine non sia male.

  129. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Lidia. Io credo che il desiderio di essere accoglienti non richieda di accettare mancanze di rispetto per l’intimità, il pudore ma che comporti anche l’obbligo di far capire a chi si sbaglia che si sta sbagliando, con la consueta e doverosa distinzione tra errore ed errante. Prospettata come l’aveva prospettata all’inizio MM la domanda di suo cognato mi sembrava poco rispettosa nei suoi confronti e io suggerivo – forse ho un rispetto eccessivo dell’intimità e delle donne, anche se mi risulta che lo gradiscano – una risposta adeguata alla mancanza di rispetto. Se non è stato così, meglio.Però penso che tra cristiani e anche solo tra uomini aperti al divino il fenomeno del celibato debba suscitare gioia e meraviglia e non sospetto di chissà quali perverse o comunque patologiche repressioni.
    Così si finisce che il celibato lo abbracciano davvero i complessati e le persone sane sono scoraggiate dall’intraprendere o anche solo dal porsi il problema per questa ostilità culturale che certo si respira nell’ambiente.
    Io non penso che siate cattolici adulti, fru fru, ecc ma a volte, alcuni cercano di sembrarlo ad ogni costo, quando si può benissimo percorrere la via del fare la verità con carità ma in modo schietto –
    senza fumosità o buonismi.Questo in qualche occasione mi sorprend e e mi spiazza, pur avendo io la fama di una che capisce e che arriva senza esitare fino alle porte dell’inferno per accompagnare una persona. Ci sono tante persone che mi cercano perchè “lei è uno che capisce”. L’amore solo, senza la verità – dice Benedetto XVI – rischia di diventare sentimentalismo come la verità sola rischia di diventare fredda durezza.
    Mi dispiace per i toni, ma tra uomini a volte se non ci si danno mazzate, non ci si capisce. Alle donne bastano colpi di spillo avvelenato…. Chiederò all’Angelo custode di tirarmi le orecchie.

  130. Federico ha detto:

    Non so perché ho acceso in don Gianpaolo la fantasia del Kamasutra, cosa che non mi è mai appartenuta. E anche tu Fefral, scusa sai, ma alludere all’intimità sessuale con mia moglie chiamandola “zompetti” non mi sembra una gran trovata. Io, quello che ho fatto e visto in passato, l’ho fatto e visto prima di sposarmi e ora cerco di stare dentro le regole con le mie fatiche. Non ho detto che il sesso è sempre uguale. Anzi mi sembrava di aver affermato proprio il contrario e questo l’ho scoperto grazie a mia moglie. E’ proprio vero poi come dici tu Fefral (e anche don Mauro da qualche parte) che i due sposi fanno una nuova carne, una carne sola, un nuovo corpo. L’ho scoperto con mia moglie. Con le donne di prima ci divertivamo e lo facevamo in due. Se guardavo Trasgredire di Tinto Brass, la Yuliva Mayarchuk mi faceva sbavare, ma adesso non è più così. Non so se durerà, ma per ora non è così. Yuliva è sempre una gran bella donna ma, che dire, la vedo come un collezionista d’ auto d’epoca vede uno dei suoi pezzi migliori. Intervengo sul blog proprio per voler testimoniare che nessun film, né normale né tantomeno porno, può far capire la novità del sesso nel matrimonio. Cosa sia il sesso nel matrimonio nessun film può farlo capire perché chi guarda il film è uno che comunque non c’entra. E poi quello che accade nel letto matrimoniale è assolutamente intimo. Non sono il primo a dirlo. Monica Bellucci che certe scene di Irreversible le vuole girare solo con il (vero) marito penso che non sia lontana da quanto affermo. E Kubrick che ha voluto Tom Kruise e Nicole Kidnam (quando erano marito e moglie) per Eyes Wyde Shut penso fosse d’accordo. Immagino che non tutti abbiano la fortuna che sperimento io in questo momento della mia vita. A sentire le prostitute sembra che i loro clienti siano in maggior parte i mariti delusi. A sentire Paola e Fefral (oddio non vorrei sbagliarmi di nuovo per cui le metto tutte e due) anche loro sono piene di amiche sposate che tradiscono allegramente. Io non giudico perché finora non ho neanche la tentazione ma so per certo che ho nessuna voglia di tornare in quel tormento (perché pure quello bisogna dire…). Sul discorso del peccato e del preservativo a me il discorso di don Fabio sembra liscio. Usare il preservativo è peccato. Io lo voglio fare (cioè non vorrei ma a volte non ci riesco…) e mia moglie no. Certo, mia moglie quando me lo metto potrebbe anche mandarmi a prendere aria. Magari lo farà. Però mi sembra che per lei la cosa sia diversa perché lei non fa la stessa cosa che faccio perché fosse per lei non lo userebbe. Io faccio una cosa sbagliata, lei accetta che io faccia una cosa sbagliata. Che devo dire a don Fabio, che sul blog di don Mauro questa posizione non è accettata? Facciamo così don Gianpaolo, non mi chieda scusa per prima però magari mi dica se è d’accordo con il mio viceparroco ruspante romano (massì, tradiamoci e diciamo che abito a Roma…).

  131. Federico ha detto:

    @Lidia
    Letto ora. Ok, chiedo scusa a don Gianpaolo laddove ho usato toni sbagliati. Ciao Lidia!

  132. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Questa posizione è accettata, anche se richiede al cuore della moglie un gran sacrificio. Chiediglielo e vedrai. Io ti chiedo scusa se sono stato brutale, ma anche tu non ci sei andato leggero, specie con un vecchio che ha qualche problema in più dei tuoi giovani anni.
    Però scordati il cinema e le esperienze passate o rivedile alla luce delle esperienze attuali; guarda le cose con gli occhi di Lidia che qui sopra scrive cose così belle con un cuore che si apre speranzosamente alla vita con saggezza e con innocenza insieme. Che bel binomio, anche per il povero Tinto Brass, che non riesce a guardare altro che il posteriore della donna e ti assicuro da celibe che si perde il meglio: lo sguardo di due occhi innocenti e fiduciosi che dovrebbero placare le voglie animalesche del peggiore maiale e restituirgli la dignità di un uomo, figlio di Dio.

  133. Paola ha detto:

    Federico e tutti noi abbiamo una storia.
    E la storia è ciò che siamo stati fino ad oggi.
    Dio si serve della nostra storia, penso anche degli errori di Tinto Brass, sempre per migliorare il mondo.
    Io sono contenta degli interventi di Federico perché portano al centro il tema del sesso, bellissimo e centrale per la vita della coppia di sposi.
    L’esperienza, non solo cinematografica, di Federico, se accompagnata con una certa delicatezza di esposizione dei temi, può arricchire la discussione.
    E aiutare qualche coppia a focalizzare dove sta il problema e da dove ripartire per santificare l’amore coniugale. Perché, secondo, me parte dal lì. O no?

  134. Patrizia Cecilia Giardi ha detto:

    Facile parlare degli effetti e non delle cause.

  135. Lidia ha detto:

    tra parentesi, don GPC, io e altre giovani soprannumerarie dell’Opus Dei saremo a Palermo alla Rume dal 25 al 31 agosto. perché non cogliamo l’occasione, e lei viene a farci una lezione sul celibato e l’amore umano? :) La butto là così, se lei c’è e può chiedere a coloro che stanno colà dove si puote ciò che si vuole (e più non dimando)…:)

  136. Paola ha detto:

    Ciao Patrizia! Adorerei scrivere la mia su cause e effetti e sul sesso ma sono sommersa di lavoro.
    Appena posso ti scrivo!

  137. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Lidia. Grazie. Che Dio ti benedica e ti conservi così semplice e aperta. Con la tuo lungo e opportuno intervento mi hai aperto la strada per una misura giusta. Forse i Federico hanno più bisogno di tipi come te o come sua moglie che di vecchi combattenti come me. Io non ho paura di parlare di sesso ma che il sesso attacchi l’uomo o la donna a obbiettivi terra terra e non faccia loro spiccare il volo, perchè nei media contemporanei ( quelli di consumo quotidiano ) non c’è altro che eros e sesso ma non c’è amore, dialogo, comunicazione profonda. Io me li vado studiando un po’ e spesso resto desolato. Io penso che sarò fuori in quesi giorni ma ho le signore mie consulenti ( la grande madre dell’autore, Alessandro Davenia e altre ) con cui potreste fare dei bei discorsi. Sono loro che mi hanno…..formato. Grazie di nuovo e salutami il tuo fortunato fidanzato.

  138. fefral ha detto:

    “….obbligo di far capire a chi si sbaglia che si sta sbagliando….”
    @don gp, però prima di dire a qualcuno che sbaglia è necessario accertarsi che stia sbagliando, e non che invece non si sia frainteso. Lei, mi perdoni, scatta troppo rapidamente e mi sembra non “ascoltare”. Così diventa fin troppo facile provocarla (e io ammetto di essere istintivamente un po’ cattiva in questo).
    Poi tutto ‘sto buonismo nel blog io non ce lo vedo.
    E poi a proposito delle adoratrici di don Mauro pure mi pare che stia prendendo una cantonata: don Mauro si è preso pure lui qualche bella strigliata e anche qualche sfottò.

  139. fefral ha detto:

    vabbè, federì, zompetti, non zompetti… il sesso nel matrimonio è una cosa bella, ed è pure divertente, e si può pure chiamare zompetti per sdrammatizzare un po’ se no qua pare che visto che è una cosa buona deve diventare un po’ palloso, invece no.
    Sul discorso del preservativo, se tua moglie fa peccato oppure no lo sa solo lei e non credo sia questo il posto per discuterne. Però quando ho letto quello che hai scritto mi è venuto da scrivere “quasi quasi presento don Fabio a mio marito così io non faccio peccato ma almeno mi libero di apparecchietti, stick, metodi naturali, calendari e rogne così” :-)… sai com’è, è un po’ una palla dover sempre far conti e conticini e avere ogni mese l’ansia per il minimo ritardo…
    Ma tua moglie sarà sicuramente più buona e retta della sottoscritta e come scrive don GP probabilmente vive con sofferenza la tua scelta.
    A don Fabio perchè non provi a chiedere consiglio su come passare il tempo nei giorni in cui tua moglie è fertile? O magari, meglio, perchè non lo chiedi a tua moglie?

  140. Lidia ha detto:

    ma grazie a lei :) solo, il mio fortunato fidanzato mi ha lasciata 5 mesi fa…ma non dispero di trovarne un altro ;) Spero almeno…:)
    ah sì! sarebbe bello se la mamma di Alessandro ci venisse a trovare!(magari anche lui, metti che passa da Palemmo..)
    Ora vado con un gruppo di amici a recitare il Rosario a San Pietro, per il Papa! per fargli vedere che noi ci siamo…

  141. MM. ha detto:

    @don GianPaolo,è come dice lidia: io credo che ci voglia anche qualcuno che faccia vedere a persone come mio congato, un po’ ignorantelle magari, che esiste una cosa bella come il celibato. Devo dire che mi ha chiesto il permesso prima di farmi una domanda del genere e mi ha detto che potevo anche non rispondergli..ma io non avevo alcun problema e sapevo dove voleva arrivare anzi ce l’ho quasi portato io, perchè volevo proprio fargli scoprire, per lo meno mettergli la pulce nell’orecchio, che esiste qualcosa di molto molto bello, che va oltre il sesso.. Cmq non ho bisogno dei discorsi con mio cognato per essere consapevole del sesso, nonostante l’inesperienza fisica forse ne sono più consapevole di altri. Tant’è che ho un gran rispetto del sesso (che piace molto anche a me) e considero il matrimonio una via di santità di gran lunga più meritevole del celibato.
    Il celibato lo abbracciano i complessati, come diceva don Colò, se vedono celibi complessati che hanno paura del sesso e non parlano serenamente con il cognato di turno che sfacciatamente (ma non tanto) chiede loro se sono mai andati a letto con qualcuno.
    Cmq don GP e Federico e Lidia e fefral e tutti stiamo dicendo la stessissima cosa, solo con parole diverse perchè veniamo da esperienze diverse..Notte a tutti!

  142. Tres ha detto:

    Gran donna.

  143. Lidia ha detto:

    Scusate, forse non c’entra ma…non posso non dirlo. In un certo senso c’entra il sesso, anzi, c’entra proprio: quel sesso aperto alla vita, fonte di unione fra i coniugi che è una delle meraviglie che il Signore ci ha donato.
    Ieri è morta Chiara Petrillo. Chiara aveva 28 anni, era sposata con Enrico da 4 anni. Aveva avuto due gravidanze, i bambini avevano entrambi malformazioni incompatibili con la vita, ciononostante Chiara ha portato avanti la gravidanza, non abortendo, i bambini sono nati e sono vissuti entrambi una mezz’ora, il tempo di battezzarli.
    Il terzo bambino, Francesco, è sano e sta bene, ma durante la gravidanza a Chiara è stato diagnosticato un cancro. Lei ha aspettato di partorire per iniziare la chemio, ma non è bastato, ed è morta dopo alcuni mesi.
    Chiara poteva essere mia amica, una mia compagna di classe, siamo della stessa città, abbiamo la stessa età. E Chiara è – a detta di tutti coloro che l’hanno conosciuta, fra cui un prete che conosco – una santa. Era una “Papa-girl” come suo marito, andavano in pellegrinaggio a Medjugorje e Assisi insieme, GMG…le stesse cose di tutti i giovani cattolici dell’era Wojtyla. Una ragazza normale, una fidanzata e una sposa giovane e felice, che decide di morir perché suo figlio viva. Io la sento molto vicina, e mi raccomando alla sua preghiera.
    Qui la testimonianza di Chiara ed Enrico:
    http://www.youtube.com/watch?v=ZpHOO3IU6Zc&feature=player_embedded

  144. Lidia ha detto:

    PS: La sera prima di morire Chiara ed Enrico hanno mandato l’ultimo sms al loro parroco, dicendo “Siamo con le lampade accese e attendiamo lo Sposo”.
    Ecco, sicuramente loro hanno avuto tante facilitazioni, un’educazione cristiana, ma che coraggio, che amore.
    Se la guardate vedete solo una bella ragazza romana. Un’amica, una santa, una moglie, una madre.
    Ecco, questa è la civiltà dell’amore che vorremmo. In cui la croce è sinonimo di amore – e che croce più grande di morire?
    Chiara è in cielo, ma sono certa che ci aiuta a costruire una società in cui l’imperativo categorico è “ama fino a dare la vita”.

  145. Paola ha detto:

    Lidia, quel video di you tube, quel volto di Chiara mi ha allargato il cuore! E’ così evidente, per me che sono moglie e mamma, che quella forza che traspare negli occhi di Chiara è divina. Umanamente è assolutamente incomprensibile.
    Grazie!

  146. Mauro Leonardi ha detto:

    @Lidia
    Molto molto bella la cosa che hai scritto su Chiara. Ecco, quando io parlo di abbracciare la Croce, intendo proprio quello che hai raccontato tu di Chiara ed Enrico. Quella è croce vera perché è croce inevitabile.

  147. Tres ha detto:

    Sai Lidia ho visto il video che avevi messo su Fb e mi aveva colpito non solo la storia veramente molto bella, ma la ragazza, Chiara, mi aveva colpito. Non so perchè mi aveva affascinato la sua bellezza fisica, come portava i capelli, la sciarpa, il modo di vestirsi, mentre parlava del bambino che le era morto da poco e poi come era carina, bella, nelle altre foto dove già si vedevano i segni della malattia. Mi ha colpito proprio la bellezza. Per la prima volta (tante testimonianze del genere, grazie a Dio, si sono sentite e viste)non sentivo di fare distinzione tra bellezza esteriore e interiore. Tutto in Chiara era “coincidente” e armonico. Io credo che il mondo sia già una civiltà dell’amore e che queste persone non siano lucine sparse o in fondo al tunnel ma siano luce e amore da godere ora e sempre, non speranza ma certezza che siamo già nella bellezza, tutti.

  148. Tres ha detto:

    @Patrizia,@Don Mauro, @Don GianPaolo e @Lidia hanno parlato ad un certo punto di educazione e famiglia. Oggi mi sono trovata a leggere quelle parti del Vangelo di Luca in cui Gesù viene portato al tempio per la presentazione al Signore e quando Gesù viene ritrovato tra i maestri nel tempio. In entrambi i casi Gesù viene riportato a casa (“fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazareth” e “Scese dunque con loro e venne a Nazareth”) dove cresce in età sapienza e grazia e si fortifica. Mi aveva colpito questo fatto del ritorno a casa. Come se fosse non solo importante crescere ma che ci sia un luogo per farlo. E poi mi aveva colpito l’accento messo proprio sul luogo, Galilea, Nazareth. Non solo l’accenno alla famiglia, “scese con loro”, ma proprio il luogo, ripetuto due volte.
    Un’amica mi diceva che certe persone non guariranno mai dal dolore perché hanno avuto dei genitori “cattivi” e non hanno avuto un’educazione con i bollini giusti. Ecco, io penso, che sia possibile trovare una casa, un luogo in cui tornare per crescere e fortificarsi proprio come Gesù, proprio come Lui, non una seconda qualità, ma proprio come Gesù, se trovi qualcuno che ti riporta a casa, che si fa casa. A qualsiasi età in qualsiasi momento. Ecco perché io vedo nella storia di quella Chiara così bella non una speranza ma una casa, ora.

  149. Anonymous ha detto:

    Non ho letto tutti i post quindi mi scuso se dovessi cadere in qualche ripetizione; questa è la mia idea, come la vedo io, 19enne.
    Sarebbe ipocrisia e poco vero affermare che il sesso non sia bello, che non sia gratificante o che sia brutto sporco e cattivo. La teoria la sappiamo tutti. Qualcuno sa anche la pratica; chi sceglie di donarsi a Dio non sceglie di non sapere niente, non sceglie di coprirsi gli occhi davanti alla meraviglia del corpo, non sceglie di non provare piacere. Forse qualcuno di noi non sa e non saprà mai che voglia dire fare l’amore, ma nessuno di voi non potrà nemmeno immaginare cosa voglia dire chiudersi nel petto di Cristo, amare il mondo con il Cuore di Cristo. E quando a farlo è una donna, cosa c’è di più bello? cosa c’è di più bello nell’essere una donna, una donna con un corpo meraviglioso e usarlo -usarlo- con passione -passione vera, ardente- per amare Dio? Usare il corpo, sì. Ai miei amici, ai miei parenti, che mi chiedono perché rinunci ad aver una famiglia, rinunci al sesso ecc, vorrei avere il coraggio di rispondere e di chiedere loro il motivo per il quale pensano che il sesso valga di più del mio celibato.
    Buona giornata a tutti

  150. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Lidia. Peggio per lui. Ci sarà qualcosaltro in preparazione. Il Signore se ne intende

  151. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Tres, Vittoria e insegnanti tutti, nickati o snickati, avete le mie preghiere più sentite per questi giorni dell’uscita dei quadri scolastici,che dovrebbero essere giorni di consolazione e di raccolta di frutti e sono spesso campo di battaglia. Sarebbe bello anche parlare un po’ sul blog del perchè tanti genitori mettono gli insegnanti “Come Gesù” non sull’altare ma in Croce. (fefral spara pure ).

  152. Giaa Paolo Colò ha detto:

    fefral. Adesso che sono tornato buono per il canto pacificante della buona Lidia ( capisci perchè a volte il celibato è un dono agli altri, perchè toglie di mezzo una possibile croce per per una possibile moglie…..) vorrei commentare serenamente un fatto che mi è capitato con sorpresa e che conferma la mia idea dell’amore coniugale che tu non condividevi e che io ho trovato descritta in antropofenomenologi non di ispirazione cristiana ( non sono pericolosi ma qualche volta oscuri ). Un ragazzo di oggi ( 30 anni più o meno )è venuto a trovarmi per chiedermi come mai è possibile per un vedovo/a risposarsi: E non perchè pensasse che è assurdo reincidere nel male…..dopo essersela scampata bella, MA PERCHE’ GLI SEMBRAVA IMPOSSIBILE, DOPO AVER AMATO UNA PERSONA ED ESSERSI IMPEGNATO CON LEI PER SEMPRE., CHE FOSSE POSSIBILE, IMMAGINABILE E CONSENTITO AMARNE UN’ALTRA.
    Non mi è stato facile trovare argomenti del tutto convincenti per spiegare la possibilità normalmente riconosciuta. Ne avete qualcuno voi ? Io posso capire che quando si è trovata una persona eccezionale questo possa accadere. Io conosco una persona, intelligente ed elegante, che dopo 60 anni di matrimonio, vive nel ricordo del marito e rilegge le sue lettere con amore. Ma questo ragazzo era convineto che dovessere essere sempre così. Ho ripensato allora ai fenomenologi che dicono che il noi della relazione d’amore è capace di trascendere la dimensione del tempo. Voi che ne pensate, tu e gli altri, sempre spread e pil permettendo?

  153. Antonio ha detto:

    Non si è impegnato con lei per sempre … ma “finché morte non vi separi”. Ciò non vale solo per il Matrimonio, ma per qualunque relazione umana.
    La capacità del corpo di Gesù risorto di “penetrare” i corpi (le pareti, …) … non sembra dare ragione del desiderio “coniugale” di formare una carne sola con il proprio coniuge (anche) attraverso l’atto sessuale ?
    La morte poi rende possibili nuove cose … con san Josemaria, per fare un esempio, potevano parlare in pochi. Dopo la sua morte ha smesso di essere il santo dell’Opus Dei … e ci posso parlare anch’io.

  154. Paola ha detto:

    @anonimo (forse anonima): che bello quello che scrivi: “cosa c’è di più bello nell’essere una donna, una donna con un corpo meraviglioso e usarlo -usarlo- con passione -passione vera, ardente- per amare Dio”. Che bella questa vocazione!

    Ma anche le donne sposate amano, di passione ardente e vera, Dio. Insomma la donazione al marito non preclude la donazione a Dio. L’orazione, la confessione o l’eucarestia sono occasione di un vero incontro col corpo di Gesù, anche per chi è sposata.

    E’ la stessa vocazione; quella dei figli di Dio.

    Dai, trovati un nick e resta con noi!

  155. fefral ha detto:

    sono d’accordo, è la stessa vocazione. E, cara anonimo, capisco il tuo entusiasmo, credimi, ma tu sta’ attenta a quello che scrivi “nessuno di voi non potrà nemmeno immaginare cosa voglia dire chiudersi nel petto di Cristo, amare il mondo con il Cuore di Cristo”. Si può sapere cosa significa poggiare la testa sul petto di Cristo anche con un marito e uno sciame di figli accanto. In bocca al lupo e buona vita

  156. Tres ha detto:

    Il ” grande” sta andando ora a vedere i quadri! Aiuto. Dovrebbe avere almeno un debito. Quest’anno siamo stati fortunati abbiamo trovato degli insegnanti che lo hanno aiutato tantissimo ad essere migliore come persona e lui si è aperto un sacco. In attesa che “aprà” un po’ di più i libri per ora sono contenta di vederlo crederci e credere in sè stesso. Grazie per le preghiere!

  157. Anonymous ha detto:

    Sono perfettamente d’accordo che sia la stessa vocazione.
    Rispondo con una citazione di santa Teresina
    Una volta mi meravigliavo che il Signore non dia gloria uguale in Cielo a tutti gli eletti, e temevo che non tutti fossero felici; allora Paolina mi disse di andare a prendere il bicchiere grande di Papà e di metterlo accanto al mio piccolissimo ditale, poi di riempirli di acqua tutti due; e mi domandò: «Quale è più pieno?». Le risposi che erano pieni tutti e due, e che non si poteva mettere più acqua di quanta ne potevano contenere. La mia cara Madre mi fece capire così che il buon Dio dà in Cielo ai suoi eletti tanta gloria quanta possono riceverne, e che l’ultimo non avrà niente da invidiare al primo. In tal modo, mettendo alla mia portata le verità più sublimi, lei, Madre, sapeva dare all’anima mia il nutrimento che le occorreva.

    buona vita a te

  158. Tres ha detto:

    @Paola che bel commento che hai scritto! Grazie. Di cuore! Lo sottoscrivo in pieno.

  159. fefral ha detto:

    @don GPC, da madre non insegnante sono molto più preoccupata per i ragazzi che vengono messi in croce da insegnanti incompetenti e frustrati e pieni di pregiudizi nei confronti di madri che lavorano

  160. Tres ha detto:

    Fefral sei in buona compagnia: tempo fa sono stata apostrofata per un anno intero come “tanto lei non ha niente da fare” e mio figlio con un “tanto tua madre non ha niente da fare” perchè sono casalinga. Che dire? La scuola è un tale connubio di fattori: insegnanti, ragazzi, genitori dei ragazzi che anche a leggere tutti i Pof di sto mondo e fare tutti i sondaggi da cortile di sto mondo se capiti male con uno solo dei “fattori”…ecco, appunto, diventa una croce come dici giustamente tu.

  161. Anonymous ha detto:

    Intervengo non so nemmeno bene perché, leggo il blog perché ho letto il libro e alcuni temi mi toccano in modo paricolare, diciamo che non riesco a non chiedermi quale sia la mia “strada” nella vita, il mio posto nel mondo, che cosa devo fare, la mia vocazione insomma.
    Diciamo anche che è un momento particolare, ho 22 anni, non 40, tra un paio d’anni mi laureo e non ho ancora ben capito che cosa voglio fare da grande, e nemmeno per quale assurda ragione mi sia iscritta alla facoltà che frequento quattro anni orsono… ma alla fine ho concluso che va bene così, ma questa è un’altra storia.
    Fino ai vent’anni ero atea, nel senso che proprio ero convinta che non ci fosse nulla di nulla, la maggior parte dei miei coetanei semplicemente non si ponevano (tuttora non si pongono) il problema, ma io a non pormelo non ci sono mai riuscita, dovevo sapere se c’era qualcosa o no, e visto che non riuscivo a fidarmi avevo deciso che non c’era nulla di nulla, io ero sola e non dovevo rendere conto a nessuno di quel che facevo, se non alla mia coscienza.
    Però mi sono sempre impegnata eh (con risultati altalenanti), per essere migliore, per essere una bella persona con le altre persone, per combinare qualcosa di bello, anche senza nessuna ricompensa in cielo, perché pensavo che fosse giusto e basta.
    Poi ho rincontrato questa mia amica per caso, che conoscevo al liceo ma avevo perso di vista, parliamo, ci rivediamo quelche volta e cosa scopro? nel frattempo è diventata numeraria, e mi chiede se voglio andare una volta a meditazione. E io non so nemmeno perché dico di si.
    Da quella volta è andato tutto a rotoli… non so come il castello di carte del mio non c’è niente è crollato, e vabé mi sono confessata, ho riiniziato a fare la comunione etc etc insomma, mi sono convertita, anche se questa espressione mi sembra un po’ ridicola e ridondante, perché alla fine non è stato niente di che, una cosa normale, cioè che mi ha sconvolto la vita, ma normale, non so se si capisce… vabè il problema era che io ero arrivata a vent’anni vergine, perché… bho non lo so nemmeno io, semplicemente per il fatto che non mi sono mai fidata abbastanza di un ragazzo da andarci a letto per la prima volta, ovviamente era abbastanza strano per le persone che frequentavo e che ancora frequento questo fatto… ma nemmeno mi andava di togliermela così, per togliersi il pensiero, come invece fanno in molte/i… a ogni modo ero vergine, ma non avevo intenzione di restarlo fino al matrimonio probabilmente, o meglio il matrimonio era un’ipotesi così lontana nella mia vita da considerarlo come una cosa che succede nella società, ma che per me non era importante, di certo non la pensavo come la vocazione di una vita. Poi ho conosciuto un’altra realtà, in cui appunto il matrimonio lo consideravano proprio una scelta di vita, niente a che vedere col contratto che avevo io in mente, e poi, soprattutto, era considerato molto seriamente il fatto che si trattasse di un impegno A VITA. A me la cosa metteva e mette un tantino d’ansia e io non ci riesco proprio a pensare di impegnarmi in qualcosa che vada oltre adesso. Mi spiego: l’idea di dover garantire da ora per qualcosa che farò tra dieci anni non riusciva proprio a prendere forma nella mia testa, era sbagliata, semplicemente.
    Un’altra cosa che non sono mai riuscita a capire è la storia del sesso, mi sono sforzata più onestamente che potevo, ma anche questa non riesce proprio a entrarmi in testa, e non ci arrivo nemmeno col “cuore” e con nessun altro organo. Niente da fare, da qualsiasi angolo la guardo non la capisco. La lezione la conosco, la teoria l’ho ascoltata in tutte le salse, appunto perché veramente volevo capire, e poi le persone celibi per scelta, o quelle ragazze per niente strane che non erano celibi ma aspettavano il matrimonio… insomma, mi interroga la loro vita, le loro scelte… ma non riesco a metterle addosso a me, in nessun modo. Segue

  162. Anonymous ha detto:

    Ok, tutto ciò per dire che io sono una persona, che sicuramente è influenzata dalla temperie culturale del suo tempo, come è normale che sia, ma sono proprio IO che la penso così. Sono io che non capisco.
    Per cui, nonostante adesso sia fermamente convinta che Dio non solo ci sia, ma pure che si interessi a me, mi sono presa una cotta per un ragazzo, abbiam fatto l’amore e con mia somma soddisfazione mi sono tolta quell’etichetta che già sentivo che mi si stava incollando in fronte.
    Mi pesa non fare la comunione e non confessarmi, ma da una parte, non mi dispiace che le regole ci siano e siano chiare: Se non hai intenzione di smettere, allora niente da fare, mi pare giusto.
    Per cui vivo in questa contraddizione, continuo a andarci a letto, non ci siamo mai detti nemmeno “stimo insieme”, mi diverto, una parte di me pensa che sia sbagliato e una parte di me è convinta che sia la cosa giusta da fare, e mi dà il cinque ogni volta, del tipo “ben fatto”, ma forse sto solo sostiendo l’etichetta “ventenne al passo coi tempi” a quella “ragazza cristiana che arriva vergine al matrimonio, a 25 anni si sposa e mette al mondo figli” Comunque… non so quanto c’entra con la vostra discussione questa mia storiella, ci sono una marea di cose che ancora devo capire, un po’ le sto capendo adesso, un po’ mi aiuta anche lui, un po’ voi, anche se è strano fare il fantasma e seguirvi a vostra insaputa.

  163. Polifemo ha detto:

    Brava Tres! Fai bene a scriverlo sul blog… porta culo e nun fallo porta sfiga! Ai visto che ieri me so’ dimenticato de scrive’ de la partita de l’Italia – non come la vorta prima con la Spagna – e emo fatto schifo. Corpa mia. Mo’ pe’ Spagna – Croazia e Italia – Irlanda scrivo un poema…
    Ciao.
    Siete tutti belli

  164. Mauro Leonardi ha detto:

    @Anonimo
    Hai scritto una storia bellissima e appena riesco cerco di entrare in dialogo con te. Però nel frattempo ti prego di prenderti un nickname. Lo faccio perché tra qualche giorno diventiamo non so cosa… un sito, boh… con una zona superbella per fare questo, che io pensavo fosse un blog e invece è un forum… vabbé e ho paura di perderti e perdere tutti voi.
    Lo so che è irrazionale perché la Liquid Factory che ci fa questo lavoro (non a gratis, ma perché un signore che si è innamorato di noi – di noi non di me! -) è fatta di gente seria, ma io sono lo stesso in tensione.
    Io credo che sia dovuto al fatto che di anni neo ho 53 (non 20) e comunque le cose elettroniche mi fanno paura.
    Ma cerco di vincermi…
    Dai fatti il nick… se avevi già scritto con un altro e adesso ti vergogni per quello che hai scritto fattene un altro ti prego…

  165. Antonio ha detto:

    una parte di me pensa che sia sbagliato e una parte di me è convinta che sia la cosa giusta da fare
    ———————————————
    Forse, se vuoi, si può cominciare da questa frase. La potresti spiegare più dettagliatamente? Perché sarebbe sbagliato? … e perché sarebbe la cosa giusta da fare?

  166. Lidia ha detto:

    ciao cara,
    ti chiamo cara e se vuoi ti diamo questo come nick ;))
    scherzo.
    Beh, io ho 28 anni, sono stata fidanzata due volte (una volta solo per pochi mesi, era più una cotta che altro, ma un’altra per due anni e mezzo, e questa era seria) e non sono mai andata a letto con nessuno dei due. Col secondo è stata difficile, ma lui mi ha capito, anche se era ateo e costava pure a lui. Io non volevo andarci a letto perché non mi va di andare a letto con una persona che non si è impegnata ad amarmi per sempre (e io lui).
    Io non mi sento l’etichetta a dire il vero perché ai miei amici, sia quelli credenti che quelli mezzi atei o atei, non gliene importa molto…lo sanno quasi tutti, suppongo, ma non ho mai pensato che fosse un’etichetta, boh. A me pare una cosa naturale. tendenzialmente o un’amica me lo dice papale papale o io tendo a pensare di tutti che siano ancora vergini se non sono sposati, sarà che non ci penso alla situazione sessuale di una persona, così di primo acchito…
    Allora, volevo solo raccontarti la storia di una mia amica, che ha 27 anni e si è sposata da poche settimane. lei stava con un ragazzo, ci andava a letto. dopo un po’ si sentiva depressa, la storia era diventata pesante…poi ha deciso che basta, voleva vivere una vita cristiana coerente e ha detto al ragazzo che non voleva più andare a letto con lui. Lui ha detto ok. da quel momento la loro storia è rifiorita: erano in sintonia sempre più, scoprivano mille cose più l’uno dell’altra e un mesetto fa, dopo anni di fidanzamento, si sono sposati e sono felicissmi.
    A me questa storia ha colpito un sacco…
    Non c’entra con la tua, però, scusa..ma magari ti piace ;)
    Io penso che se smetti di pensare alle etichette (tanto, al passo coi tempi non ci sta manco Mark Zuckemberg, che ti frega) e pensi a te stessa come unica e irripetibile sceglierai la cosa più giusta da fare.
    ci sentiamo! ;)

  167. Paola ha detto:

    Anonimo22 (così almeno si distingue da anonimo19): la vita ha molta più fantasia di noi, non ti preoccupare! vivrai cose e situazione che non potrai mai immaginarti. e non sei mai sola, nonostante tu possa fare 3 o 86 cazzate, anche nella stessa sera, Dio è sempre lì al tuo fianco e trasforma in perle tutte le tue azioni, se glielo lasci fare. la confessione, poi, serve per i malati, non per i sani. anzi, Lui ti aspetta lì per darti qualche luce. cioè, io ci andrei oggi stesso. e se non ti dà la luce che chiedi, vuol dire che ti ama di più e si nasconde perché tu lo possa cercare con più passione.

    Lui, secondo me, c’era, a modo Suo, anche nella tua scelta di vivere così il tuo rapporto col ragazzo di cui scrivi. Avrà un senso questa tua esperienza, porterà una ricchezza alla tua vita anche se ad una interpretazione rigida della fede è una violazione ad uno dei comandamenti. Insomma io penso che non ti sei giocata la felicità; penso che tu possa diventare pure più santa della tua amica numeraria (immagino vergine). Dio vuole te, con le tue scelte. Non vuole prototipo o modelli speciali.

    Però una domanda da donna a donna devo fartela: ma riesci ad amare un uomo che non ti dice nemmeno “stiamo insieme”?

  168. Federico ha detto:

    Senti Anonima perché ti fai tanti problemi sull’essere andata a letto con il tuo quasi ragazzo? Forse dovresti chiederti proprio questo perché mi sa che la risposta è lì dentro. Conosco tanta gente che lo fa e non si fa nessun problema, tu invece no. Perché? Io – che scrivo sul blog da poco e perciò capisco il tuo disagio di leggere a sbafo – devo dire che il problema non me l’ero mai posto fino a quando non ho fatto, da fidanzato, la prima vacanza con mia moglie. C’eravamo conosciuti poche settimane prima, si capiva che la cosa era seria, diversa dal solito, e perciò che ad andare a letto ci avremmo messo un po’. Ma non avrei mai pensato di passare quindici giorni a Favignana vedendola solo in bichini e biancheria intima. La prima sera credo che non me la dimenticherò mai. Sai che mi ricordo meglio quella che la prima delle nozze? Eravamo in una di quelle casette bianche da cartolina, letto matrimoniale, io aspetto che lei finisca le sue cose in bagno. Quando arriva (notte, rumore del mare, luna piena) vedo che è in camicia di notte e sotto ha il suo bel completino, ma mi aspetto che sia solo un gioco. Invece si mette a letto e mi guarda sorridendo. Oddio, qualcosa forse dovevo averla sospettata perché il letto non era proprio matrimoniale ma erano due letti vicini ma separati, ma io non ci avevo fatto troppo caso. I discorsi che mi ha fatto non me li ricordo perché forse non ci sono stati. Niente discorsi. Solo fatti. E quegli occhi. Io sapevo che non l’aveva ancora mai fatto e quindi qualcosa dentro di me ha cominciato a farsi largo. “Ma vuoi vedere che questa….”. Però gli occhi si che me li ricordo. Sono quelli a cui don Gianpaolo vorrebbe che pensassi quando uso il preservativo. Le due facce, quella della prima non volta e quella della prima volta, sì che me le ricordo. Devo dire che i preliminari ho cominciato a capire cosa fossero solo quella notte a Favignana. E i preliminari erano i suoi occhi non quello che abbiamo fatto, perché lì non abbiamo fatto nulla. Certo, il fatto che quando l’abbiamo fatto fosse una prima volta assoluta mi ha dato tanto. Era la prima volta per lei, ma forse lo era anche per me perché l’amore nel matrimonio è un’altra cosa (sono d’accordo con Fefral che si può anche ridere e chiamarlo zompettare ma insomma…). Insomma Anonimo, forse quello che ti voglio dire è che tu l’amore non l’hai mai fatto. Hai fatto solo un po’ di sesso. Lo dico così, chiaro e tondo, perché non vorrei pensassi “Oddio io non potrò più essere come la moglie di Federico….”. L’amore vero si fa solo da sposati. Questa è la mia esperienza.

  169. Paola ha detto:

    Federico, bellissimo quanto scrivi, sembra un dipinto però col profumo dei luoghi e la luce degli sguardi.

    Però non mi convince che la specialità dell’amore sia solo l’essere, come dire, consumato dentro il matrimonio (quello che tu scrivi così: “L’amore vero si fa solo da sposati”).

    L’amore vero si fa solo amando l’altro in totale libertà, correndo il rischio di perdere il controllo sulla nostra vita. E chiudo con una tua frase (ma non ti dispiacere, la uso solo per dialogare):”forse quello che ti voglio dire è che tu l’amore non l’hai mai fatto”.

  170. Sofia - ex anonimo22 ha detto:

    Dunque… io mi pongo il problema perché non mi va di accettare le cose a metà… ovvero, io prima avevo deciso che ero atea perché la posizione dell’agnosticismo o dell’ateismo pratico (non sono sicura che si chiamino proprio così) non l’ho mai tollerata. Cioè su una cosa così importante, sulla cosa più importante del mondo uno DEVE prendere una posizione. Non può fare finta che il problema non esista. Poi non è detto che non si possa cambiare idea, ma bisogna scegliere, non è possibile fare come se la questione non si ponesse (ma Dio c’è o non c’è, ma se c’è mi cambia qualcosa nella vita, se no scusa, che cambia??).
    E se dicidi che c’è allora giochi secondo le regole, perché deve influire sulla tua vita… sarà una posizione da b/n, ma per me è così, che poi nella vita si entri in contraddizione è un’altra cosa.
    Tornando alla mia soap opera: il fatto che secondo me nn è irrilevante è che tutto ciò è successo pochi giorni prima che io partissi per diversi mesi per una terra straniera, e io pensavo di togliermi diciamo questo “sassolino nella scarpa”, andare e non rivederlo più, poi pensarci eventualmente.
    Lo so che non era una strategia brillante, ma sul momento non avevo capito le evidenti lacune del mio piano, e poi mi piaceva troppo.
    Il fatto è che poi lui ha iniziato a scrivermi, e alla fine nemmeno ce ne siamo accorti che stavamo lì tutti i giorni in chat a raccontarci le nostre vite, insomma a conoscerci, step che avevamo saltato all’inizio… poi un giorno se ne esce dicendo che se ha un finesettimana libero può venire a trovarmi? Insomma a me faceva piacere, ma a iniziare a voler costruire qualcosa da questa storia è stato lui, poi è venuto di nuovo, poi sono stata io a Roma un we e mi ha presentato tutti i suoi amici…
    Insomma mi ha fregato! Mi ha cambiato tutte le carte in tavola… e alla fine ho scoperto che forse è una persona che vale la pena di conoscere meglio, con cui vale la pena impegnarsi…
    Io gli ho detto questa cosa del cambiare le carte in tavola e lui mi ha risposto che non è vero, che lui è sempre stato esplicito sul fatto che non sarebbe mai venuto a letto con me se non avesse avuto fin dall’inizio intenzione di rivedermi e che io forse non me ne ero accorta perché ero troppo distratta a farmi sbaciucchiare -_-”.
    Allora finché si trattava di una cosa così poteva essere tranquilla, alla peggio cambiavo idea, mi confessavo, e tutto a posto come prima… adesso però sono in questo gap, con questo che è tanto carino e fa progetti, io che superato il colpo iniziale faccio progetti insieme a lui, ma quasi non ci conosciamo, cioè ci siamo conosciuti in due settimane incantate in cui non facevamo altro che andare a spasso, mangiare pain au chocolat, fare l’amore e stappare bottiglie di vino… non credo che valga come prova di vita quotidiana… e poi parlando parlando, ma sempre a distanza.
    Per fare un esempio qualche sera fa al telefono mi dice che una sua amica sta organizzando una cosa per settembre, mi interessa? “perché se ti interessa le dico di tenerci in considerazione”, cioè nella stessa frase progetta una cosa per settembre e usa un noi… sono quasi svenuta sul posto, ho provato a fargli presente la mia perplessità sul fatto che settembre fosse una scadenza a lunghissimo termine per me, e lui se l’è presa…

  171. Sofia ha detto:

    Ah questa parte era per Paola, per dire: amare?? ma chi ha mai parlato di amare? Qui stiamo ancora a decidiamo se è possibile conoscersi meglio o no, e tra i due sono io che mi afccio venire le ansie del legame. Così ho capito che forse era il caso di chiarirmi e chiarire alcune cose, che voglio fare con lui? Starci insieme. ok. Ne abbiamo parlato. Adesso tra poco torno e bisognerà veramente iniziare sta storia, ma io nn so da dove prenderla, e non so nemmeno se sopravviverà all’estate…ed ecco che mi rivolgo a voi perché le mie amiche nn vedono la mia perplessità… cioè io penso: se costruiamo allora ho sbagliato ad andarci a letto subito, se era una botta e via (che espressione orrenda) era un’altra storia… ma qui pare che tutte le storie di tre mesi o di tre anni inizino col sesso al terzo appuntamento e il problema non esiste.
    E… ecco ho cercato di rispondere a tutti, ti ho risposto Antonio? e mi scuso anche un po’ per questa confessione virtuale…

  172. Sofia ha detto:

    Ciao Lidia! Sei troppo simpatica sul serio!! :)
    Grazie per la tua storia… cmq neanche io ci penso alla situazione sessuale di una persona quando ci parlo, solo se ha più di 20 anni, e non è in una situazione particolare, di primo acchitto penso che è non sia vergine, perché per me normale è sempre stato così…

  173. Patrizia Cecilia Giardi ha detto:

    forse Federico vuol dire che quando la passione esplode con il coniuge il sesso è travolgente perchè c’è la certezza dell’appartenenza esclusiva che rende l’amore libero in tutte le sue forme.E’nell’appartenersi che ci si ama in totale libertà.

  174. Federico ha detto:

    Brava Patrizia. E’ proprio quello che volevo dire. Volevo solo raccontare quello che succede a me. Comunque don Mauro sono sbalordito da questo blog. Ma ti sei reso conto che la nostra Sofia conta veramente su di noi per prendere in mano la sua vita? aiuto!
    Comunque anch’io Sofia ho le mie fatiche. Come vedi con i figli ancora non ci siamo, ance se la tattica di mia moglie è sempre la stessa. Guardarmi negli occhi e parlare poco. Non so se può essere una buona tattica anche per te.

  175. Patrizia Cecilia Giardi ha detto:

    Federico non è così. Sofia vuole solo che avvalliamo la conclusione alla quale è arrivata. In cuor suo lo sa benissimo. Saprei cosa dirle ma non voglio. Cara Sofia,segui il tuo cuore.Se seguirai il tuo cuore non avrai rimpianti.

  176. Tres ha detto:

    Grazie Polifemo…so annati mejo di come speravamo! Aspetto il tuo poema calcistico. Pure il pupetto è tifoso come te? E Rosa non si rompe con tutte ste partite? Ciao

  177. Dory ha detto:

    @DoN Giampaolo: sa che per me i quadri non sono stati mai un momento dove raccogliere i frutti? Io se potessi i voti, i quadri li abolirei. E non perchè sono buonista! Scuola vuol dire ozio, attesa, tempo. Ci vuole tempo per diventare Uomini. Tempo. Ed esempi credibili. Ci vogliono insegnanti innamorati della loro materia. I miei ragazzi mi prendono anche un pò in giro per questo, ma sentono che Dante, Boccaccio, Petrarca scorrono nelle mie vene…Sentono che io amo la letteratura e che tutto questo mio amore lo offro a loro. E cominciano a chiedersi perchè…E certe lezioni, mi creda, stanno zitti, zitti che quasi mi sembra un miracolo. ma il miracolo non l’ho fatto io! L’ha fatto l’amore per quella poesia, per quel verso. Loro hanno sentito quell’amore. I ragazzi rispettano l’amore. E lo imparano. All’amore non si possono dare i voti. Nella mia breve esperienza di insegnante cerco di seguire due comandamenti: ” Non c’è maggior diseguaglianza che far parti eguali tra diseguali” (Don Milani) e “Non uno di meno!”. mi sentirò un’insegnante pienamente realizzata quando sarò riuscita, quest’anno non sono riuscita a farlo, a non lasciare indietro nessuno. a far apprendere tutti. NON UNO DI MENO! Certo in questo dovremmo essere più aiutati dai genitori, dalla società…ma diamo per primi noi l’esempio andando FIERI del nostro mestiere che non è mettere un 4 o un 6, ma nell’aiutare un altro essere umano a realizzare e tirar fuori (e-ducere) la pienezza di sè che lo aprirà al mondo e a Dio…

  178. La sciagurata rispose ha detto:

    Te lo do io il dipinto col profumo dei luoghie la luce degli sguardi!!!

    Ma le pensi o ti vengono da sole?!
    Sono un po’ preoccupato :/-)

  179. Sofia ha detto:

    Sofia non conta su di voi per prendere in mano la sua vita, forse ci ha preso un po’ di più Patrizia a dire che è venuta a cercare una conferma… ma nemmeno troppo, più che altro bo, mi avete fatto vedere a volte le cose da angolazioni un po’ inusuali, che non mi sarei aspettata… allora… ho pensato, perché in questo calderone di storie tragiche e no non ci butto anche la mia? Magari mi si accende una luce o anche vedo un barlume va bene lo stesso…
    La mia vita credo di potercela fare a gestirla da sola, anche se a volte mi sembra come se mi avessero dato in mano questa cosa enorme, la vita appunto, e non so che cavolo farci (ma solo in alcuni momenti(, spesso agisco e basta senza pensare, e mi sembrano i momenti migliori, altre volte mi fermo, tipo adesso, e mi chiedo, ma che faccio? Allora essermi fermata a scrivere qua nel vostro blog prima di tutto credo sia stato una specie di pit stop, che negli ultimi mesi ho vissuto, agito, molto e pensato/pregato più niente che poco. Così racconto una storia a degli sconosciuti e magari la vedo anch’io in modo diverso, forse quel che avevate da dire viene anche in secondo piano…? (Però mi fa piacere lo stesso sentirlo, anche se non è da quello che dite che dipendono le mie scelte)
    Ciao a tutti :)

  180. Patrizia Cecilia Giardi ha detto:

    @DGPC:sul sesso siamo pienamente daccordo. E riflettevo su questo. Eppure tra me e te ci corre, credo,quasi una generazione ma la pensiamo allo stesso modo.Il ’68 non ha cambiato le mie convinzioni,anzi, le ha rafforzate. Eppure la tendenza di quei tempi era il libero sesso e i liberi rapporti. Esattamente come oggi. Mi fanno sorridere tutte quelle persone che affermano”Altri tempi”:è un falso storico.I tempi sono sempre gli stessi,cambiano le mode, avanza la tecnologia,la scienza , la medicina ecc. ecc., ma non l’animo umano. Non voglio fare un discorso riportandomi ai santi, ai testi sacri…..a qualcuno potrebbe sembrare tendenzioso. Cosa ha fatto allora la fifferenza? Con certezza ….non lo so…..ma penso che sia stata la fotuna di crescere sempre in un ambito religioso. Io non mi titengo nè migliore nè peggiore delle mie coetanee e delle donne in genere….sono cresciuta in una famiglia di persone che hanno sempre lavorato, come la maggior parte delle famiglie. L’unica differenza sono state le scuole: dall’asilo alle medie l’istituto Don Bosco di Montecatini Terme,alle superiori Suore di Nevers,rigorosamente solo femminili All’epoca non c’erano insegnanti esterne, solo suore. E forse, quando tutti i giorni, o quasi, ti senti ripetere niente sesso prima del matrimonio(peraltro argomentato dalla prima media in poi) e niente sesso senza amore, alla fine, dopo 2 anni di asilo,5 di elementari,3 di medie, 5 superiori……alla fine sposi questo concetto. E te loporti dietro. E ritieni che sia giusto. Quindi, solo merito della fortuna di un’educazione che comprendeva tutti i valori spirituali dell’uomo? Allora mi chiedo: e chi non ha questa fortuna?

  181. fefral ha detto:

    Ciao Sofia, mi ha fatto molta simpatia la tua storia. Non voglio darti consigli che potrebbero suonare come quelli di una vecchia zia quando mi sembra ieri che avevo la tua età e i tuoi stessi dubbi.
    Ho due figlie femmine, ancora bambine ma che si avvicinano velocemente all’adolescenza e spesso mi chiedo come fare a trasmettere loro la passione per l’amore vero evitando loro il rischio di farsi male con qualche cazzata. Per cui sono più interessata ad ascoltarti che a consigliarti. Però una cosa voglio dirtela. Quando si va a letto con un ragazzo c’è un rischio che è quello di creare un legame, quello fisico, che è molto forte e coinvolgente. E che spesso prende il sopravvento e toglie lucidità, per cui diventa difficile passare ad un livello di conoscenza reciproco più profondo e più limpido.
    @Federico: sono d’accordo l’amore vero si fa solo nel matrimonio.

  182. Patrizia Cecilia Giardi ha detto:

    @Sofia: non credo pregato mulla o niente. Senti, pensi che Gesù sappia riconoscere solo le preghiere canoniche? Quelle scritte sui libri di preghiere o sui siti tradizionali? Davvero pensi che Gesù non sappia riconoscere una preghiera diversa, fuori dai canoni ma sempre preghiera? O che Dio sia così come ce lo propongono, con tutte le caratteristiche umane? Dio è il creatore…..e non ha certo il metro di giudizio che gli uomini gli attribuiscono a loro somiglianza……è infinitamente più grande!!!!!!!! E quando tu pensi,parli,cerchi la via,la strada…..quando interroghi il tuo cuore su cosa fare…..forse indirettamente lo chiedi a Lui di ispirarti e di farti fare la scelta giusta……QUESTO è IL SENSO DELLA PREGHIERA…..

  183. Mauro Leonardi ha detto:

    @Sofia
    …. mannaggia sono ancora di corsa, ma ti prometto che entro oggi mi fermo e ti dico per bene la mia. Sono certissimo che tu sappia prendere in mano da sola la tua vita. Lo stai facendo e ce l’hai raccontato. Ciao!

  184. Patrizia Cecilia Giardi ha detto:

    @Sofia: Posso farti una domanda inerente al blog e non alla tua vita privata? Vorrei sapere cosa pensi della fedeltà…..

  185. Sofia ha detto:

    Io non sono cresciuta affatto invece in un ambiente religioso… cioè i miei stanno insieme e adesso che noi tre siamo cresciuti se ne vanno a fare i finesttimana romantici ad Amalfi e noi li prendiamo in giro, anche se ci fa piacere, perché se sono contenti tra loro due poi non pressano noi e stiamo tutti più sereni. Poi abbiamo sempre saputo che la famiglia è un punto di riferimento vero, e tutte le volte che a turno abbiamo avuto e abbiamo problemi più o meno seri i nostri genitori sono sempre là.
    Ad esempio io adesso mi faccio mille problemi con l’università, gli esami, la media e queste brutte cose e ne parlo con mio padre, e lui mi aiuta sempre, nel senso che a volte non vuole ascoltare le mie p***** mentali, e incredibilmente questo mi aiuta… altre volte mi ha ascoltato fino allo sfinimento; poi con un mio fratello ha una pazienza incredibile e lui fa una enorme cazzata dopo l’altra e lui ogni volta ci parla e ci parla e gli dice ok riproviamoci e poi mio fratello rifà la stessa cazzata ma mio padre sta sempre lì con una pazienza che non so da dove gli venga.
    Per l’altro fratello invece si è ripassato tutta la matematica del liceo, e quando tornava a casa da lavoro gli controllava gli esercizi e lo aiutava a fare quelli che non gli erano venuti, e incredibilmente ha scampato il debito quest’anno.
    Mio padre non credo sia ateo, ma si presenta a messa solo a Natale e a Pasqua per fare piacere a mamma e accompagnarla. Mia mamma invece va a messa tutte le domeniche alle otto di mattina, spesso noi nemmeno ce ne accorgiamo che è uscita.
    Noi siamo sempre andati in scuole statali, a parte un paio d’anni dalle suore io e mio fratello grande, perché ci tenevano fino alle quattro e in quel periodo non sapevano dove metterci… ho un buon ricordo, avevo una maestra laica e le classi erano miste, un paio di volte papà si è dimenticato di venirmi a prendere e le suore mi hanno preparato la merenda.
    Quando stavo in seconda media, scuola statale, ci hanno fatto un corso di educazione sessuale… Tipo malattie, contraccettivi, ma mi pare si parlasse pure di zone erogenee et similia, anche se non mi ricordo bene visto che non ci ho capito granché.
    A casa di sesso non si è mai parlato molto, cioè mia madre mi ha fatto una specie di discorso una volta, il succo era che bisognava farlo dopo il matrimonio, ma poi basta così.
    Per cui sono cresciuta pensando che fosse normale non aspettare, anzi che fosse anche poco saggio non provare come funzionava sul piano dell’intesa sessuale con una persona prima di accollarsela per tutta la vita.
    Adesso però dovrei davvero studiare…

  186. Sofia ha detto:

    visto solo ora, adesso vado, ma ci penso e ti rispondo :)

  187. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Fefral.BECCATA!!!! Miiiii….. ( espressione sicula , polivalente con eventuale alternativa più corretta come “Maria, Maria”!, quanto sono bravo! divento quasi più vanitoso di quanto mi consideri Federico ! Lo sapevo che avresti fatto l’intervento a favore dei genitori….Lo sapevo e mi piacerebbe apire un cpitolo del blog su questo tema, bellissimo e difficile. Però anche a te piace avere un nemico…

  188. Paola ha detto:

    Sofia, sei troppo forte! Io in realtà non parlavo di amore come romanticismo: la mia domanda era più diretta: era: come si fa a fare sesso con un ragazzo con cui non hai ancora deciso di stare insieme. Ma non mi serve un’altra risposta, in fondo me l’hai già data. Sono d’accordo con quanto ti scrive, senza darti consigli, Fefral. Pensaci! Io ti posso dire che a 20 anni non si può avere paura (in realtà neppure a 40). E’ l’età in cui si hanno sogni grandi (anche a 400, 50 e 91 da quanto vedo con mio suocero), sapendo che con l’impegno (spesso un gran cul…) e la grazia di Dio, giorno dopo giorno, diventeranno progetti grandi. La storia con ragazzo è una delle 8000 cose belle che ti trovi a vivere a 20 anni. Devi dare un futuro però a quello che fai: l’università, il fidanzato, sono l’inizio di qualcosa e dove terminano lo sa solo Dio. Tu hai solo le 12 ore davanti per giocarti la tua vita e essere felice, sapendo che Dio non ha altro da fare che suggerirti costantemente quel piccolo passo che renderà migliore la tua vita e tramite te il tuo ambiente e il mondo intero. Ma tutto nell’orizzonte delle 12 ore e con l’aiuto di Dio.

    Fefral, Patrizia e Federico: qual è la verità dell’atto sessuale? Solo l’essere dentro il matrimonio? Secondo non basta. Ovvero è molto di più. Ma dialoghiamo.

    Sweety Sciagu: sono alle prese 16 ore al giorno coi mercati finanziari e così, appena posso, sfogo la mia anima romantica e sento profumi e vedo luci anche nelle parole scritte da Federico!!! Non ti preoccupare però: lunedì dovrei mollare tutto il papiello alla casa editrice e dovrei riprendermi.

  189. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Dory. Bellisimo. Se potessi ti assumerei o chiederei di trasferirmi come collega. Coraggio e contagia l’entusiasmo. La società e la Chiesa ha bisogno di atteggiamenti umani come il tuo, che nemmeno la burocrazia o i VERBALI ( oh, il divino verbale, uno dei miei tanti nemici!)

  190. la sciagurata rispose ha detto:

    ciao sofia,
    mi sono letto la tua storia.. ed ho pensato che fosse una storia come tante.. banale come tante e nello stesso tempo ricca come tante.. quello che emerge è che non si quello che vuoi.
    Se lui ti vuole, allora forse anche tu lo vuoi, se lui non ti volesse allora anche tu non lo vorresti. ma tu che vuoi?
    mi fa sorridere questo tuo essere allo sbando, questo tuo agire senza riflettere.. e lo capisco bene.
    Avevi voglia di zoccoleggare un po’, e ti sei tolta il sassolino dalla scarpa (chiamalo sassolino :-))
    ora sei al pit stop, e questa idea del pit stop è la cosa migliore che potevi fare. Eh si, perchè fermarsi a riflettere su chi si è, su cosa si vuole, su cosa si è dato e cosa si è ricevuto.. sul perchè avevi bisogno di zoccoleggiare, che ti manca nella vita per cercare aria fritta da qualcuno.. può essere un momento utile per provare a decidere chi si vuole essere e non lasciarsi portare dagli eventi per scoprire chi si è diventati solo col senno di poi.

    E’ simpatica la tua idea di buttare la tua storia nel blog per sentire altre campane.. ma tanto poi l’unica cosa che conta è la tua di campana, la tua assimilazione interiore di fatti parole emozioni aspettative ecc.. quindi se posso dire la mia, sfrutta il pit stop. approfitta della fermata e rielabora.
    che non succeda che finisci in una storia perchè non l’hai mai scelta e voluta o che non la colga perchè non l’hai mai scelta e voluta.

    visto che si chiacchera però devo dirti una cosa che mi ha sorpreso. Se un maschio ha la tipa disponibile a fare sesso quando vuole, rischia di appiattire al relazione sulla fruizione più che sulla relazionalità, sulla conoscenza, sulla scoperta e costruzione di un qualcosa comune. Lui ti parla di “noi” ma che è sto noi? questo è un punto interessante da scoprire. è uno stare assieme o un andare da qualche parte?
    perchè il maschio rischia di addormentarsi sullo stare assieme in santa pace mentre la donna gli apre gli occhi su dove si sta andando..
    da quello che dici sembra che questo ragazzo tu non l’hai scelto se non perchè attraente e disponibile, ora forse bisogna capire se a te sta bene per qualcosa di più. di ragazzi attraenti e disponibili c’è ne sono vari sulla piazza, perchè farsi una storia con questo?

    quindi torna il consiglio di prima, se non vuoi buttare mesi nel cesso prendi il timone del “noi” e decidi. Se non te la senti di prendere il timone getta le ancore e non farti del male.
    ciao ciao.

  191. la sciagurata rispose ha detto:

    cara Anonimo15 giugno 2012 10:38
    il tuo messaggio entusiastico mi lascia perplesso.
    io non riesco a vedere una contrapposizione tra celibato e matrimonio, non riesco a vedere che l’uno sia meglio dell’altro. O meglio: so che la chiesa dice che il celibato è superiore al matrimonio e da le sue argomentazioni.. però è un discorso universale, come dire che tra l’essere alti o bassi è meglio essere alti.
    se io sono basso, questo pensiero non mi aggiunge nulla anzi, mi può solo deprimere. Se la mia vita è la vita coniugale chissene frega se in assoluto è meglio il celibato, per me non è meglio proprio per nulla. Stimerò i celibi e mi impegnerò a vivere bene la mia condizione. Quei celibi che ogni due per tre ti ricordano la superiorità del celibato mi trasmettono una insicurezza interiore percui hanno bisogno di aggrapparsi ad una verità astratta per giustificare una scelta che dentro di loro non trova motivi sufficienti.

    dici: ma nessuno di voi non potrà nemmeno immaginare cosa voglia dire chiudersi nel petto di Cristo, amare il mondo con il Cuore di Cristo.
    guarda che per amare il mondo con il cuore di cristo non bisogna essere celibi.
    ci sono numerosissime vite nella storia della chiesa che raccontano di persone coniugate che sapevano sia bene cosa volesse dire fare l’amore e che sapevano altrettanto bene cosa voglia dire chiudersi nel petto di Cristo, amare il mondo con il Cuore di Cristo. Infatti sono Santi canonizzati.
    quindi da un punto di vista religioso il celibato non è la via dell’eccellenza in alternativa ad una mediocrità di fede dei coniugati. Non esiste la dicotomia che si intuisce tra le tue righe: celibato e coniugio sono le due possibilità di vita che l’essere umano ha per vivere la fede in pienezza totale. Totale per entrambe. Amando il mondo con il Cuore di Cristo in entrambi i casi.
    Quindi se hai scelto il celibato per amare col cuore di cristo, sappi che puoi anche sposarti senza rinnegare il tuo ideale.
    good luck

  192. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Paola, Federico, Sofia, Lidia.In tante cose penso di non essere del tutto d’accordo con voi ma mi metto in ascolto con le lacrime agli occhi di fronte alla bellezza dell’umanità che c’è in voi ( Dio mio, come mi è venuta banale e retorica, perdonatemi ) e penso che è bello che Gesù Cristo sia nato e morto per noi/voi ma soprattutto sia vissuto per noi e penso che è stato bello mettersi al servizio di Gesù per servire ogni uomo e anche voi.
    Federico mi stai dando una grande lezione di semplictà: grazie!
    Sofia. Pregherò per te e cercherò di pensare se l’esperienza degli anni e un po’ di riflessione che ho messo insieme per capirmi di più e per capire di più gli altri e così aiutarsi a vivere questo miracolo-mistero che è la vita. Non allontanarti da Gesù e dalla confessione per la confusione vitale ma caotica, in questo momento, e anche bella che hai nel cuore. Lui sta lì ad aspettarti, molto più comprensivo e ricco di noi, in questo blog.
    Io credo che tutti noi possiamo far prima di tutto il tifo perchè tu non smetta di cercarlo e incontrarlo e piano piano insieme, risolverete tanti problemi.
    E’ Gesù che ci ha inventato, che ci ha dato l’intelligenza, la libertà i sentimenti, le passioni e il corpo e vuole aiutarci a metterli daccordo: lui sa come funzioniamo e per guarirci dalla confusione, dalle contraddizioni, da questa battaglia che sperimentiamo dentro di noi, ha versato gratis tutto il suo Sangue.
    Non sono parole da prete ma da uno che vive solo per favorire questi incontri e contemplarli con gioia. Tu dici che sei b/n : ma ci sono molte gamme di grigio da attraversare . Un miracolo di Gesù per restituire la vista a un cieco attraversa alcune tappe: per prima il cieco comincia a vedere solo uomini come alberi che camminano e poi arriva a veder chiaro. E’ una prassi misteriosa ma incoraggiante perchè ci fa capire il senso dei momenti di grigio. Anche Federico è in fase di grigio, ma vede con gli occhi di sua moglie.
    Mi fermo sennò dicono che sono troppo lungo. A presto e siete tutti e 4 nelle mie povere prehiere e nella mia Messa.

  193. la sciagurata rispose ha detto:

    paola amore mio stellina d’oro tesoro pici pici miao miao.
    il mio post era sulla omosessualità.

    se invece vuoi parlare di ostentazione sessuale femminile il tema è diverso.
    atro ancora è l’argomento relativo allo sviluppo dei giovani fessacchiotti che non avviene con i tempi e i modi delle giovani fessacchiotte.

    Le valutazioni sulle differenze di genere spesso si riducono ad aria fritta: sono più fessacchiotti gli uomini o le donne.. è meglio l’arancia o la mela? questi sono discorsi sterili ma hanno un loro facino e sono avvincenti infatti li uso per fare incazzare le donne che su questo tema saltano per aria appena schiacci il tasto. (come mai? :-)

    ciò che trovo interessante approfondire è invece il luogo comune secondo cui starebbe emergendo una promiscuità caratteriale per cui sembrerebbe difficile identificare bene i generi:le donne diventano virago (come le tue amiche) e gli uomini dei sensibili burrosi.

    Dal mio vissuto devo dire che questa sembra essere più una propaganda dei media che non una realtà. Se entri in relazione con le persone concrete, scopri che la apparente virago è assolutamente donna nel suo essere e l’uomo apparentemente mite e romantico è totalmente maschio: ragiona da maschio e si comporta da maschio.

  194. la sciagurata rispose ha detto:

    dngpc olè!
    dice: paola, federico, sofia, lidia: i magniici 4!
    ma non si vede proprio un po’ di bellezza di umanità anche in me? Dai metta anche me nelle sue preghiere e nella messa.. magari così divento albero e poi uomo. E non dimentichi gli altri alberelli e germogli: paola fufru très ribelle giovanna piera lisander M&Ms brigitte lucy sandokan anonimo 1-2-3-4-polifemo rut dory Pisce palummo e piscatrice Scuorfane cernie e alice Mucchie ricciole musdee e mazzune Stelle aluzze e sturiune Merluzze vongole e murene Capadoglie orche e vallene
    Capitune auglie arenghe Ciefale cuocce tracene e tenghe

    and last but not least Don leonardo! ‘o Guarracino!

  195. Paola ha detto:

    Meine liebe Sciagu: in sintesi scrivi, se ho capito bene: le donne si comportano da donne e gli uomini da uomini.
    Ma sai che non ti capisco?
    Che intendi per totalmente maschio (a parte gli attributi sessuali)?

  196. fefral ha detto:

    ma dai sciagu, non ti deprimere che sei bellissimo pure tu! Un po’ antipatico (si può scrivere stronzo nel blog?) però in fondo anche tu secondo me sei mite e romantico e fessacchiotto.
    Sai che sto pensando a quello che hai scritto sulla crisi dei 40 anni che è ormai praticamente una costante. E al senso di insoddisfazione continuo che ti fa sentire fuori posto ovunque ti trovi, e continuamente alla ricerca di qualcosa che sembra continuamente sfuggire. Mi chiedo, c’è rimedio? Ci sarà un momento in cui riuscirò a guardarmi dietro e dire “bene, sono arrivata dove volevo e non ho più voglia di scappare”?
    Vabbè, non penso che tu sia in grado di rispondermi: mi pare che stai bello in ballo più di me in piena crisi degli -anta. Hai comprato la porsche?

  197. Giaa Paolo Colò ha detto:

    La sciugurata rispose. Ma non lo sai che è sconsigliato bere di primo mattino o è la sobria ebbrezza dello Spirito ? Io ho la mia opinione su questo ma non la dico. Ma come ? Adesso che sono diventato buono io, anche con il tuo aiuto – in un nomento di lucidità,di chi lo lascio anch’io in sospeso -_ e poi fai un commento alle belle e sincere parole di Sofia che sembra un intervento di un difensore croato su Giovinco?
    IO ho la psicolgia tutta maschile del vecchio nonno e mi commuovo a vedere queste giovani testimonianze, in alcuni casi così complete, complesse nell’esperienza ma così candide nel tono con cui sono riferite e nel modo in cui sono vissute. Ciò che è banale nella cronaca, quando è riferito da un essere umano che l’ha vissuto, diventa inedito e cosmico. Perciò non parlo degli altri ma prego per tutti.
    Continuo nel pomeriggio, dato che come sempre non ho nulla da fare, mentre tu tiri la carretta…….

  198. fefral ha detto:

    però pure io mi sono chiesta perchè nella messa ci mette solo quei 4…
    vabbè, per fortuna c’è polifemo che dice che io sono più bella di tutti (tranne rosa però!)

  199. la sciagurata rispose ha detto:

    guarda che ti faccio un esempio
    avanti fammi l’esempio (…)
    guarda che ti faccio l’esempio eh! (…)
    avanti fammi sto esempio, mi ha fatto l’esempio
    e mia moglie è rimasta incinta. (…)
    Ahi!

    Porompopò
    porompompero però
    porompompero però
    porompompò.

  200. la sciagurata rispose ha detto:

    no stamattina cazzeggio libero!! saturday morning fever! olè colò

  201. Vix ha detto:

    Non lo capisco … ma bellissimo !