IL NOSTRO BLOG, SPAZIO DI AUTENTICITA’ [data originale: 17.04.2012]
Anzitutto qualche cifra: 42mila visualizzazioini, 10 sezioni, 54 post, 193 i subscribers in media per ciascuna, 385 quelli globali, migliaia di commenti che diventano accese discussioni. È la realtà del blog Come Gesù. Argomenti? L’amicizia, il celibato, la fede, il fondamentalismo, la verità. Non è il blog di un prete che vuole qualche fan in più o fare direttore spirituale mediatico: è uno spazio di libertà per approfondire l’amicizia su questioni difficili.
Il blog ha successo ogni volta che la gente si rende conto che quello che si dice non è tanto per dire ma autentico. Così a me il blog ha insegnato il vero senso di quanto stavo facendo. La gente non ascolta le parole che dici ma quello che senti. Il segreto è tutto nell’attenzione che metti nell’ascoltare. Solo se ascolti e senti, puoi parlare, perché a quel punto la mia parola contiene chi aveva parlato per primo, e parte il dialogo. Perché l’efficacia della parola è lì, nella comunione. La comunicazione è comunione. Altrimenti posso fare considerazioni dotte ma sarà tutto finito prima ancora di essere cominciato.
Nel mondo virtuale vale ciò che dici non come ti firmi, o chi sei. Se parliamo di fedeltà io non voglio sapere ‘la dottrina della Chiesa’ sulla fedeltà – quella ho mille modi per conoscerla. Sul blog io voglio sapere come vivi tu e come fai quando ti innamori, o quando non ne puoi più delle persone della tua comunità. Quindi l’esperto se vuole venire sul blog smette i panni del sapiente e indossa quelli della persona qualunque. E la persona qualunque smette di credere di essere qualsiasi, e scopre di avere la stessa dignità dell’esperto.
don Mauro Leonardi
Oggi giornata pienissima,ma quello che ho letto, mi richiama potentemente questa testimonianza di un giovane sacerdote…
” Un tempo avevo smesso di credere in Dio e avevo le mie ragioni, ma non ho mai smesso di credere nel rispetto e nel dialogo. Una propria idea va’ condivisa, proposta, anche annunciata o proclamata, ma sempre con i dovuti modi. La saccenza e il proselitismo sono nocivi sempre, sia che caratterizzino atei sia che siano proprietà di credenti.
La verità però non è relativa. ….
Siamo noi, persone storicamente collocate, caduche e contestualizzate, ad osservarla ciascuno da un particolare punto di vista.
L’immagine che più mi piace è quella di una fila di persone accalcate in diverse finestre di un palazzo. Per alcune la prospettiva permetterà di vedere diversamente rispetto ad altri, magari verso gli ultimi piani, sul tetto con meno barriere… Eppure tutte vedono qualcosa dell’oggettività del paesaggio, attraverso la soggettività della propria prospettiva. Alcuni avranno una visione più vicina alla realtà di altri. Altri avranno più particolari chiari rispetto al generale del panorama. Tutti avranno colto qualcosa. Ma nessuno avrà colto il tutto nella sua essenza.
Solo dialogando, raccontandosi cosa si è percepito, tutti si avvicineranno insieme alla massima visione possibile del reale.
La verità NON E’ RELATIVA, MA RELAZIONALE….”.
Dell’articolo di d Mauro invece, trovo bellissimo lo “scambio di parti “:Quindi l’esperto se vuole venire sul blog smette i panni del sapiente e indossa quelli della persona qualunque. E la persona qualunque smette di credere di essere qualsiasi, e scopre di avere la stessa dignità dell’esperto” GRAZIE!
Grazie a te Ribelle! Nonostante l’orario fosse veramente infelice per noi “gente normale” (rigidamente dall’15.00 alle 15.30) e la location ancora peggio (praticamente Piazza Navona, quindi Roma centro con traffico e divieti e impossibilità di parcheggio) e ci fossero in contemporanea altre Comunicazioni del medesimo Convegno c’erano una ventina di persone veramente interessate.
So che molti di voi avrebbero voluto esserci, ma non vi è stato possibile. Non importa. Sarà – lo dico sul serio – per un’altra volta!
“la mia parola contiene chi aveva parlato per primo”: incarto e porto a casa; …nà parola! pietra miliare nel blog; l’inclusione come spazio comune d’intesa; calano i bavagli; finalmente si intravede lo spiraglio del discernimento nel dialogo, altrimenti…meglio lasciare perdere l’insulsagine dei bla bla; mi piace twitter per questo: concettoso, massiccio, filosofico, a volte sfrontato, umoristico
Molto bello, don Mauro! Sottoscrivo parola per parola.
@ilde
ci sto pensando a andare su Twitter… ma sono indeciso. Mi hanno detto che è solo una questione di farsi seguire e di seguire… non so. Che mi consigli?
ottimo questo post! m’era sfuggito sull’Avvenire
peccato non riuscire a prender parte a questa comunità online, ma almeno faccio il tifo… :)