Stare in piedi

Le ultime foto della sezione “Chi sono” sono state scattate a Oga, piccolo paesino vicino a Bormio che si trova nell’alta Valtellina. Da lì vorrei ripartire con questa foto dei miei genitori. Eccoli nel 1985. Oga sono le case in basso a destra mentre quella dei miei genitori appare di profilo sulla sinistra. La montagna a forma di dente che si intravvede sullo sfondo della foto a destra, è il Gran Zebrù. “Guarda Mauro, quello è il Gran Zebrù!” diceva mio papà. Invece la montagna più vicina è il Reit. 

Mio papà e mia mamma a Oga nel 1985

Mio papà e mia mamma a Oga nel 1985

 

Da mio papà e da mia mamma – come si può vedere nella sezione “Chi sono” – siamo nati noi quattro: Mauro, Antonella, Chiara e Matteo. Antonella si è sposata con Roberto; Chiara con Luigi e sono nati cinque figli: Camilla, Cesare, Carola, Cecilia, Filippo; e Matteo si è sposato con Caterina. Dal loro matrimonio sono nati finora Marta e Teresa.

La seconda tappa della storia è questa foto qui sotto, la foto più bella che ho di mamma. È stata presa proprio al matrimonio di Matteo, che ho celebrato io. Mia mamma non era molto fotogenica (neanch’io lo sono) ma qui è straordinariamente bella. Era molto felice. Qui siamo nel settembre 2007. Mia mamma era rimasta vedova il 25 marzo di quell’anno. È morta il 2 febbraio 2008 a causa delle ustioni di un incendio scoppiato a casa sua durante le feste di Natale. Trasportata in elicottero, era rimasta 40 giorni nel reparto grandi ustionati dell’ospedale di Genova- Sampierdarena. La signora bionda che si vede sfuocata a sinistra è mia sorella Antonella. Invece il signore sfuocato sulla destra è suo marito, mio cognato Roberto.

Mamma al matrimonio, celebrato da me, di Matteo e Caterina

Mamma al matrimonio, celebrato da me, di Matteo e Caterina

 

La piccola storia si conclude con questa terza foto. È della mia ultima nipotina, Teresa. È scattata nel luglio 2012 a Sestri Levante, la cittadina di sua mamma e celebra un momento molto importante, quello in cui comincia a stare in piedi. “Stare in piedi”. È una foto magnifica. Il signore che la guarda fiero è suo papà, mio fratello Matteo. Si intravvedono sulla sinistra la schiena e i piedini della sorella Marta.

C’è un unico filo d’amore tra gli occhi di mio papà che da Oga mi guarda a braccetto con mia mamma, e gli occhi di Matteo che guardano sua figlia: l’amore del padre è il coraggio di stare in piedi della figlia. E questa meraviglia è normale. Così normale che la sorellina Marta se ne disinteressa presa com’è da un altro gioco, quello di ribattezzare Teresa, Teté.

 

Teresa si è messa in piedi per la prima volta!

 

Benedetta

Benedetta

Teresa, Benedetta e Marta

Teresa, Benedetta e Marta


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