Blog / Il diario di Paci | 21 Agosto 2014

Il diario di Paci – 41. L’amore mi fa me

Durante la guerra c’era un soldato che chiedeva sempre al sergente maggiore.
Torneremo a casa? Sempre la stessa domanda. Tutte le volte. Ogni giorno.
Si, Margiù.
Rispondeva il sergente maggiore.
Tutte le volte. Ogni giorno.

Che vuol dire, Paci?
È come fanno i bambini, Stella.
I bambini con la mamma
Quando arriviamo, mamma?
Per tutto il viaggio, per ogni viaggio.
Manca poco, tesoro.
Ancora tanto, tesoro.
Rispondo io.
Per tutto il viaggio.
Per ogni viaggio.
Ecco, niente, te lo dicevo così.
Parlavamo di amori ieri, Stella.
Mi raccontavi di quell’uomo che ti piace.
Che ti sembra sia amore questa volta.
Che sia possibile.
Ecco.

Leggevo un articolo sulla guerra e pensavo ai viaggi con Marta.
Pensavo che è amore quando chi ti ama sa rispondere alle tue paure più che alle tue domande.
Alle tue stanchezze.
L’amore non è solo mi piace, mi manca, lo desidero, mi desidera.
L’amore, quando è amore, diventa tutto.
L’amore a me piace da morire, Stella.
Non mi fa sentire sempre bene ma mi fa sentire quella che sono.
Ma non è che mi porta in cielo e quando non c’è, è un inferno.
O per lo meno, a me non fa così.
L’amore mi fa felice. Mi fa me.
Secondo me siamo fatti per essere felici.
E sono convinta che essere felici è segno di amore.
Che c’è amore.
Che c’è vita.
Che sono io.
Anche se non c’è.
Anche se c’è ma non è con me.
Anzi, se c’è, ma non è con me, ma è felice lo stesso, lì dove è , senza di me.
E io sono felice ugualmente.
Allora sto amando.
Allora amo e sono amata.

Ma dai, Paci.
Ora esageri.
Felicità è stare insieme.
Se no che amore è.
Se sei felice pure se non c’è.
Stella, pensa al soldato, pensa a Marta.
Pensa alle domande che si fanno solo per sentire il nostro nome in bocca all’altro.
Solo per sentire quel “tesoro”, “amore”, che è in fondo alle risposte.
E che è tutta la risposta.
Pensa a quelle domande fatte per sentire amore.
Per sentire come risponde l’amore.
Come placa stanchezza e paura.
Ecco l’amore fa così anche con la felicità.
Anche se la felicità è amore sempre, stare insieme sempre.
L’amore ti da ancora di più. Sempre di più. Ogni volta di più.
E’ una risposta a quello che sei.
Più a quello che chiedi.
Il soldato lo sapeva che era la guerra.
Che forse non si torna a casa.
Ma chiedeva.
Sempre la stessa domanda.
Aveva bisogno di sentire la voce di chi era il capo, il capo a cui era affidato.
E che sapeva il suo nomignolo.
La paura non la plachi con le risposte esatte.
Non la plachi con la verità.
Non te la plachi da solo, con quello che sai.
La verità, senza l’amore, non basta.
La paura è una domanda che si risponde con la voce di chi ti ama e sa il tuo nome.
Pensa a Marta.
La stanchezza di un viaggio.
Per lei i chilometri non contano.
Il tempo è tanto o poco ma non importa.
Importa che io rispondo.
Che qualcosa dico, di vero,ma con la mia voce, con quel “tesoro” che è per lei.
E non vale solo per la paura.
E la stanchezza.
Vale anche per la felicità.
Stella, vai avanti con questa storia.
E aspetta di essere felice perché lui è felice.
Non perché ti fa felice con quello che ti fa.
E aspetta di essere felice perché c’è.
Sempre.
Sempre uniti.
Sicuri.
Che non sei più solo da proteggere, coccolare.
Ma che sei te stessa.
Perché lui c’è.
E sei compagna.
Stessa altezza.
E allora l’amore diventa la vita di sempre.
Non momenti speciali.
Ma una vita speciale.
E quando arriva la paura, la stanchezza.
Qualsiasi domanda farai, la risposta placherà, calmerà.
Come la felicità.
Sempre.
Perché la felicità è verità e amore, se no non è felicità.
Lo so che non si capisce molto, ma è vero.

(Il Diario di Paci, Mauro Leonardi)
Paci è il personaggio che ha dato vita alla protagonista del romanzo “Una giornata di Susanna”, acquistabile online e in tutte le librerie. È sposata con René, un uomo che la trascura. Ha un amante, una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella.