
10 agosto – Senza di te la notte non passa
[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo. La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!». Mt 14, 22-33
Staccarmi da te non è facile, non è possibile.
Me lo devi ordinare, mi devi costringere.
Lasciarti con gli altri.
Che sono tanti, che sono folla.
Non è facile, non è possibile.
Ma amare te è amare chi ami.
È amare chi sei.
È amare quello che fai.
Anche se lo sei con gli altri.
Anche se lo fai con gli altri.
Anche se lo sei da solo, lontano.
Anche se lo fai da solo, lontano.
Ho imparato ad andarmene da te.
A precederti.
Ad aspettarti.
A guardarti da lontano.
Ad amare quello che sei, che fai.
Tutto tutto tutto.
Però se non sei con me le onde sono più alte.
Il mare più agitato, il vento più forte.
Se non sei con me, gli altri non bastano.
Se non sei con me, la riva è lontana.
Senza di te la notte non passa, mi inghiotte.
Invece quando arrivi tu la notte finisce.
Il mare si calma.
Quando arrivi tu.
Il mare si fa strada.
Quando passi tu.
Che non sei un fantasma.
Perché i fantasmi non hanno voce.
Non dicono il mio nome.
Non mi chiamano.
No, non sei un fantasma.
I fantasmi non hanno una mano che mi prende.
Un corpo che mi sfama.
Piedi che ti portano da me.
No, non sei un fantasma.
Tu non fai il miracolo e passi oltre.
Vieni e rimani.
Vieni ed entri.
No, non sei un fantasma.
Sei il mio amore.
Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).