
Lettere – Famiglie di tre figli
Cara Famiglia Cristiana, mi congratulo per la scelta azzeccata della famiglia come “italiano dell’anno”. Scelta ben motivata nell’editoriale. La vostra posizione è condivisa dal noto economista Giuseppe De Rita, presidente del Censis, e padre di famiglia numerosa. Nel corso di un’intervista ha usato in proposito argomentazioni analoghe alle vostre. Mi resta però un’osservazione, beninteso rispettosa e collaborativa, che a prima vista può sembrare marginale, ma in realtà non lo è, trovandoci immersi nell’era dell’immagine. Il mio rilievo riguarda la composizione del bel nucleo familiare scelto per la copertina del numero di F.C. della scorsa settimana. Quale padre di famiglia numerosa e nonno di parecchi nipoti, avrei preferito la foto di una famiglia con tre figli. Rammento al riguardo la campagna promozionale del terzo figlio svoltasi in Francia una decina di anni fa, anche mediante affissione di manifesti stradali, che unitamente al quoziente familiare ha consentito a quella nazione di raggiungere il traguardo medio di due figli per famiglia, meta da cui noi siamo ancora molto lontani. Puntando in alto e col coinvolgimento delle agende politiche delle prossime elezioni potremmo anche noi raggiungere il risultato medio di due figli per famiglia, traguardo del resto atteso dalle madri italiane; situazione che darebbe una forte scossa alla recessione che ancora ci inquieta.
Buon anno a lei e a tutta la redazione.Bruno Mardegan – Milano
Commento della redazione di Famiglia Cristiana:
Nel nostro Paese c’è un numero consistente di figli unici. Aver scelto una famiglia con due figli, come “italiano dell’anno” ci pareva una scelta incoraggiante, anche se minima. Ora, nonno Bruno ci rimprovera, amichevolmente, per non aver puntato decisamente su una famiglia con tre figli, ricordandoci l’esempio della Francia, Paese laicissimo se lo confrontiamo con la “cattolicissima Italia” (almeno a parole), che ha invertito la tendenza negativa delle nascite. Al di là del numero dei figli, che pur conta, dai nostri vicini francesi potremmo apprendere e anche copiare, la politica familiare che hanno adottato. Visto che noi non siamo in grado di farne una che sia seria e strutturale. L’Italia ne ha estremo bisogno, se vuole uscire dal “gelo demografico”, che è anche causa della recessione che la sta affossando.
Lettera pubblicata questa settimana con il titolo “Una scossa alla recessione”.
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