
Blog – La prova della Quaresima
La nostra vita è un tempo di prova. Questo è il messaggio principale della Quaresima, periodo di tempo che ripete simbolicamente i quaranta giorni in cui Cristo venne condotto nel deserto – dallo Spirito e non dal demonio – per un periodo di prova (Cfr Mc, 1,12-15). Quei quaranta giorni, inoltre, simbolizzavano i quarant’anni nel deserto del popolo d’Israele che, alla fin fine, dicono proprio questo: che la nostra è una vita di prova.
È un concetto che ci dà un po’ fastidio. Per questo abbiamo cambiato nel Padre nostro le parole “non c’indurre in tentazione” con “non abbandonarci alla tentazione”. Per carità, va bene non fraintendere, ci mancherebbe di pensare che Dio ci vuole “far peccare”, però neppure è giusto mettere da parte la verità per cui siamo messi “a prova”, che siamo nel periodo di prova della nostra esistenza. È qualcosa di umano. Quando assumiamo qualcuno o siamo assunti abbiamo un periodo di prova, e lo stesso accade se vogliamo impegnarci definitivamente in un amore. E non solo. Vale per tantissime cose, perfino per gli abbonamenti alle piattaforme.
La ceneri ci dicono che questo periodo di prova non dura per sempre, non è eterno. Prima o poi finirà, andrà in cenere. Per questo sono importanti le ceneri nella Quaresima (e non importa che siano di mercoledì o di domenica come avviene nel rito ambrosiano). Ci vuole un giorno per le ceneri come ce ne vuole uno per Natale e uno per Pasqua. Abbiamo bisogno di almeno un giorno nel quale stare davanti alla verità nuda e cruda del “polvere sei e in polvere ritornerai” che Dio disse ad Adamo dopo il peccato originale (Gn 3,19).
Spesso prendiamo queste parole come fossero una maledizione e invece, magari, sono una benedizione. Dio Padre ci dice, è vero, che siamo in una prova ma anche che la prova finirà.
E poi inizierà la situazione definitiva che ci siamo scelti. Che ci ci siamo meritati.