Articoli / Blog | 13 Febbraio 2021

Blog – Il cuore della mia giornata, il cuore della mia vita

Per Papa Francesco la Quaresima del 2021 deve essere contrassegnata da “un cammino di conversione che porti alla riscoperta del vincolo di comunione con l’altro, soprattutto con i poveri”. Digiuno, preghiera ed elemosina, le tre opere che tradizionalmente segnano il periodo che i cristiani dedicano a prepararsi alla Pasqua, non devono essere visti come azioni tese a costruire la propria perfezione ma come passi per amare maggiormente il prossimo e così amare di più Dio.
Nel Messaggio promulgato il 12 febbraio, il vescovo di Roma sottolinea la possibilità che il digiuno non si riferisca necessariamente al cibo ma a quanto ingombra la nostra esistenza in particolare la saturazione di informazioni, vere o false che siano. Come è possibile in pratica vivere questo suggerimento? Non è raro incontrare cristiani che proclamano all’inizio della Quaresima di volere “digiunare da internet” ma, a parte il fatto che questa decisione non di rado ha la conseguenza di rendere più complicata la vita agli altri, a chi ha bisogno per motivi seri di rapportarsi con queste persone, quasi sempre non è realmente applicabile.
Un modo realistico ed intelligente di mettere in pratica il consiglio che ci dà Bergoglio è quello di imparare a dare alla nostra giornata, durante questa Quaresima, la giusta priorità alle cose. Può essere davvero una scoperta rivoluzionaria quella di imparare ad “essere focus”, cioè concentrati, per il tempo giusto, sul nostro lavoro o su ciò che consideriamo prioritario per la nostra vita (naturalmente, non in senso egoistico).
Un primo banalissimo consiglio è quello di non stare sempre col cellulare in mano. Chi dipinge un quadro di tanto in tanto ha bisogno di allontanarsi. Può essere molto utile imparare ad aprire l’iphone guardando tutte le app, le e-mails e così via per poi chiuderlo per un’oretta come se fossi in aereo, tenendo aperta sola la possibilità di ricevere chiamate. Ma poi c’è il secondo punto. Il problema non è lo smartphone ma sono io: io devo dare una gerarchia alla mia giornata. Probabilmente lo smartphone è una rivoluzione paragonabile alla scoperta della ruota, del fuoco o della scrittura. È una cosa meravigliosa con cui stiamo imparando a fare i conti: stiamo capendo la necessità di unire l’enorme vela di cui il web dota la nostra vita alla profondità della deriva: quella strana pinna verticale che permette alla barca a vela di non capovolgersi. Fuori di metafora dobbiamo unire la velocità alla profondità al fine di poter essere aperti a cogliere, per poter comprendere, le necessità che ci vengono manifestate dagli altri. Se faremo così, la nostra sarà davvero una Quaresima fruttuosa.