Articoli / Blog | 03 Maggio 2020

Ora/ Tra Cielo e Terra – Una modesta proposta

Dal 4 maggio, gradualmente, le attività lavorative riapriranno ma la scuola rimarrà chiusa. Come potranno conciliare l’accudimento dei figli, i genitori costretti ad uscire e che, oltretutto, per paura del contagio, non potranno portare i piccoli dai nonni? E come faranno a lavorare in smart working coloro che hanno in casa uno o più figli da seguire mentre sono impegnati nelle diverse attività di studio?
Di certo non basteranno i sussidi economici: i vari bonus baby sitter, i permessi e le astensioni dal laboro, pur retribuite. Occorre la garanzia di spazi e di tempi relazionali di qualità. Possiamo pensare a turnazioni, pause a piccoli gruppi nelle riunioni, o a una ripresa delle attività sportive seppure con lo scaglionamento degli ingressi e degli orari. Bisogna fare in modo di garantire nuovamente, in particolare per le famiglie bisognose, quel legame relazionale e personale tanto importante dentro e fuori dalla famiglia. Al momento non si profila nessuna soluzione certa anche se sono sicuro che la proverbiale “arte di arrangiarsi” del popolo italiano saprà prevalere. Al momento intravvedo solo la strada della solidarietà: che una famiglia, per esempio, sia faccia carico una volta alla settimana dei figli di tutti gli amici. Bisognerebbe accordarsi in sette nuclei, massimo dieci: un compito non facile ma neppure difficilissimo. Ricordiamoci che una corda composita è più forte dei singoli elementi non intrecciati: una treccia fatta di tre fili regge più del triplo del singolo filo. Quanto sia più forte dipende da tanti fattori, ma comunque è più forte. Sempre. Come ha detto Russel Crowe nel Gladiatore “qualunque cosa esca da quei cancelli, avremo maggiore probabilità di sopravvivere se combatteremo uniti: se saremo uniti sopravviveremo”.

 

Tratto da Ora numero 15 del 29 aprile 2020