Articoli / Blog | 30 Dicembre 2019

Blog – I dieci anni degli anni dieci

Tra poche ore gli anni ’10 finiranno. Cosa è successo e cosa rimarrà dei dieci anni degli anni ’10?
Butto giù le prime cose che mi vengono in mente.
La prima cosa a cui penso è Instagram, che nasce proprio nel 2010 e che sta condizionando (e non poco) le nuove generazioni. Penso alla politica italiana, con i Cinque Stelle, che nascono nell’ottobre 2009 insieme all’uscita di Cado dalle Nubi, il primo film di Checco Zalone. Ripenso anche allo Tsunami del Giappone e L’amica geniale di Elena Ferrante, del 2011. Le dimissioni di Papa Benedetto e l’arrivo di Papa Francesco sono del 2013. Il 29 dicembre dello stesso anno, durante una discesa con gli sci a Méribel in Savoia (Francia), Michael Schumacher cade e batte violentemente la testa contro una roccia, e da allora il più grande pilota della Formula 1 è in coma. L’Isis, lo Stato Islamico, viene ufficialmente proclamato nel 2014 e nel 2015, durante l’attentato alla sede di Charlie Hebdo, muoiono venti persone; nel 2006 Cambridge Analytica ha lavorato per la campagna presidenziale di Donald Trump e per la Brexit. #MeToo nasce nel 2017. La Serie A riacquista una visione internazionale quando, il 16 luglio 2018, Cristiano Ronaldo firma con la Juventus. Il 14 agosto dello stesso anno quarantatré persone muoiono attraversando con la macchina il Ponte Morandi. E termino questo breve e sintetico elenco con Greta, storia di pochi mesi fa.
Guardando la strada percorsa insieme, il 2011 è l’anno di Come Gesù, il mio saggio sul celibato apostolico, e quindi del blog e della corrispondente pagina di Facebook; nel 2012 viene pubblicato il romanzo Abelis; nel 2015 esce Il Signore dei Sogni e nel giugno 2018 esce il mio ultimo romanzo Una giornata di Susanna.

Il secondo decennio del 2000 si conclude e tanti fatti e personaggi si sono succeduti. Hanno dominato gli attentati terroristici, la politica mondiale sempre più chiusa ed autoritaria, ma anche fatti meravigliosi come la scoperta del Bosone di Higgs e la costruzione del museo della memoria in ricordo dell’attentato delle Torri Gemelle. Il papato di Francesco ha dato e sta dando una forte spinta all’unità così che sembra che le contraddizioni e le tragedie di questo primo decennio possano trovare comunque uno sbocco di speranza, soprattutto nei giovani. Greta è una figlia, una giovane che ha mobilitato la gente e ha sensibilizzato moltissimi rispetto ai temi dello sviluppo sostenibile e del rispetto dell’ambiente. Abbiamo visto il crollo del ponte Morandi e il susseguirsi di terremoti e calamità disastrose ma tali eventi sono stati anche lo scenario di un eroismo e di una solidarietà che alla fine è stata più forte delle macerie.
Questi piccoli elementi servono non ad antologizzare la storia ma ad accendere qualche fiammifero sugli ultimi dieci anni della nostra vita. Ti ricordi quando? Ti ricordi quando?
Ripensiamo al Salmo 126: “Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori. Se il Signore non vigila sulla città, invano veglia la sentinella. Invano vi alzate di buon mattino e tardi andate a riposare, voi che mangiate un pane di fatica: al suo prediletto egli lo darà nel sonno.” È la versione dell’antico testamento delle parole di Gesù dell’Ultima Cena: “Senza di me non potete far nulla” (Gv 15,5).
È straordinario questo contrasto tra i costruttori che si affaticano, che mangiano un pane di fatica, e il figlio prediletto che, dormendo, riceve latte e miele nel sonno. Dovremmo impegnarci di più ad essere come lui e ad affaticarci meno nel costruire mura che accrescono solo le nostre fatiche.