Lunedì 29 ottobre – Mauro Leonardi
Commento al Vangelo (Lc 13,10-17) del 29 ottobre 2018, lunedì della XXX settimana del tempo ordinario, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti al vangelo, audio o scritti, a [email protected]
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Costui, al sentire che c’era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Allora Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». E chiamarono il cieco dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!». Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì, che io riabbia la vista!». E Gesù gli disse: «Và, la tua fede ti ha salvato». E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada.
Mentre il cieco di ieri, benché non potesse vedere, percepiva chiaramente la natura di Cristo, i farisei, pur vedendo, non comprendono che il sabato è per l’uomo e non l’uomo per il sabato. Questo perché, Dio, nella sua misericordia, ha pensato il tempo come dono di grazia e salvezza per gli uomini, come espressione della pienezza di quel Amore che noi siamo in grado di percepire tra memoria e speranza.