Articoli / Blog | 25 Settembre 2018

Agi – Ma lo Stato deve difendere i cittadini o armarli e autorizzarli a difendersi da soli?

Carlo Martelli, il 69enne di Lanciano sequestrato e massacrato di botte poco prima dell’alba da una banda di malviventi che gli è entrata in casa e che ha tenuto lui e la moglie in ostaggio, dice, dal suo letto d’ospedale, le parole che qualsiasi persona civile ha nel cuore: “Comprare una pistola? No, è lo Stato che deve difenderci”.
Martelli ha pagato le tasse ed ha fatto per tutta la vita il medico. Si è costruito con fatica una casetta e ha cercato di renderla sicura per sé e per la sua famiglia. Ha un figlio disabile e ha fatto di tutto per abbattere le barriere architettoniche: non si è ingegnato nel costruire barriere ai delinquenti. È medico ed è diventato bravo e competente nella sua professione, non aveva tempo, voglia e talento per andare al tiro a segno o per imparare tecniche di combattimento ravvicinato. E meno male. Perché se i delinquenti che gli sono entrati in casa l’avessero sorpreso con una pistola nel cassetto o in mano, l’avrebbero ammazzato: non si sarebbero limitati a massacrarlo di botte e a mutilare del lobo auricolare la moglie. E ricordiamoci che i banditi erano vestiti bene, avevano belle scarpe e parlavano perfetto italiano.
“Io la pistola non me la compro – mormora Martelli col volto tumefatto – averla significa essere disposti ad usarla e un cittadino normale non lo è. È lo Stato che deve difenderci”.
Lo Stato deve difendere il cittadino, non deve chiedergli di essere Jason Borne. Così come non gli deve chiedere di imparare a volare se passa sul Ponte Morandi o di stare attento alle esplosioni in autostrada perché, se passa vicino a Bologna, i camion possono diventare delle bombe. Sono gli esempi tratti dalle nostre tragedie estive ma possiamo facilmente declinarli pensando alle nostre scuole, ai nostri ospedali, alla nostra giustizia, alla nostra viabilità. Martelli parla da un letto d’ospedale, non vuole fare politica, ma dice nel modo più vero quando la politica perde se stessa per diventare populismo. Come può essere sensato alzare il livello di sicurezza di un paese rendendo più facile l’uso delle armi? Io non ho mai avuto un ladro in casa e questo è il giusto livello di sicurezza che deve garantirmi la civiltà. Se lo incontrassi, avere un pistola nel cassetto mi renderebbe solo un bersaglio più facile, un candidato più sicuro per l’obitorio anziché per l’ospedale.
Lo Stato deve disarmare il ladro, non armare il cittadino. Lo Stato deve farsi avanti, non mandare avanti il cittadino ed obbligarlo a diventare poliziotto di se stesso: così, lo manda solo al macello. La nostra nazionale di pallavolo ci sta insegnando che si è forti quando ciascuno sa fare bene il proprio ruolo e mette i compagni nelle condizioni di fare al meglio il loro. Non chiediamo al medico Martelli di diventare un poliziotto migliore dei banditi professionisti, ma addestriamo dei poliziotti ad essere più abili dei delinquenti di professione.

Tratto da Agi