Domenica 12 agosto – Mauro Leonardi

Commento al Vangelo (Gv 6,41-51) del 12 agosto 2018,  domenica della XIX settimana del Tempo Ordinario, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti al vangelo, audio o scritti, a [email protected]

In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?». Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.  Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

Chi è Gesù? Come da piccolo, aveva detto a Maria e Giuseppe di essere venuto per fare le cose del Padre suo, anche ora il Signore rimarca che la sua venuta come uomo è il frutto di un’identificazione totale con la vita del Padre che attraverso lo Spirito lo ha concepito nel grembo della Vergine affinché, come uomo, egli potesse poi attirare l’umanità tutta a quella stessa vita Trinitaria da cui Lui è uscito.