Blog / Bruno Mardegan | 19 Maggio 2018

Le Lettere di Bruno Mardegan – Stare di più con i propri figli

La notizia desolante della morte in auto a Pisa di una bimba di un anno è stata commentata in modo accorato e risentito nel filo diretto di Prima Pagina-Rai3 da un ingegnere elettronico di mezza età simile per professione e per età al papà della bimba morta. L’ingegnere radioascoltatore ha attribuito la causa della amnesia dissociativa allo sfruttamento a cui da qualche tempo in qua vengono sottoposti nelle aziende i collaboratori inseriti in posizioni di concetto. La tristissima notizia mi ha fatto rammentare l’articolazione dei miei tempi lavorativi di dirigente industriale durati fino al pensionamento negli anni 80. Allora non erano entrate nel gergo corrente termini altisonanti come welfare però esisteva, ad esempio, la pausa pranzo di due ore, che mi permetteva di rientrare a casa per pranzare e chiacchierare amabilmente coi miei bambini. La soluzione radicale utile a scongiurare drammi enormi come quello del padre di Pisa, sta in un ritorno a quel passato di autentico e integrale welfare, più che nei seggiolini per bambini anti-abbandono, rammentati dai TG. Non solo, ma hanno anche una valenza positiva: quella di vivere più a lungo coi propri figli. Con rinnovati ringraziamenti per l’accoglienza e cari saluti.
Bruno Mardegan (Milano)

Bruno Mardegan, milanese di adozione e sposato da una vita con Claudia, ha cinque figli e nove nipoti. Ha – da sempre – la dote non comune di scrivere ai giornali lettere che gli vengono pubblicate. È frequente trovare suoi interventi su Il Foglio, Avvenire, Il Giornale, La Stampa, il Corriere della Sera e Il Sole 24 ore.