Sabato 19 maggio – Mauro Leonardi

Commento al vangelo (Gv 21,20-25) del 19 maggio 2018, sabato della VII settimana del tempo di Pasqua, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti al vangelo, audio o scritti, a [email protected]

In quel tempo, Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?». Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.

Nella risposta di Gesù, emerge la verità di un amore che non giudica. Il Signore giudicherà ma solo alla fine dei tempi. , Anche quando Gesù viene tradito, venduto, tutto ciò non gli impedirà di confermare la natura della misericordia divina che “rimane fino all’ultimo istante possibile” accanto a tutti: anche coloro che ad essa si ribellano o che da essa si allontanano.