Mercoledì 9 maggio – Mauro Leonardi
Commento al vangelo (Gv 16,12-15) del 9 maggio 2018, mercoledì della VI settimana di Pasqua, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti al vangelo, audio o scritti, a [email protected]
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
La Rivelazione di Cristo è piena ma non completa, nel senso che non è ancora stato esplicitato tutto. Altrimenti, se avesse completato tutto, non servirebbe ogni nostra azione o parola: la nostra vita assume senso nell’incontro con il soffio dello Spirito che, preservando la nostra libertà di decidere e di agire, ci permette di avvicinarci volontariamente e responsabilmente all’amore che Gesù ci ha dato rinnovando per ogni uomo la domanda che il Signore fece a Pietro: “E voi, chi dite che io sia?”