Lunedì 30 aprile – Mauro Leonardi

Commento al vangelo (Gv 14,21-26) del 30 aprile 2018, lunedì della V settimana di Pasqua, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti al vangelo, audio o scritti, a [email protected]

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui». Gli disse Giuda, non l’Iscariòta: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?». Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito. Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

La domanda di Giuda è molto pericolosa. È rischiosissimo vivere la fede come un vessillo che deve “vincere” nel mondo, deve mostrare i muscoli, difendere i valori. Gesù si mostra a chi lo ama: ciò che egli vuole è un rapporto intimo, d’amore, di adorazione tra Padre e Figlio, tra Figlio e fratelli e tra fratello e fratello. Non vuole che seguiamo appartenenze chiuse ed autoreferenziali ma che ci facciamo guidare dal dono della vita come Egli stesso ha fatto con la sua esistenza per la nostra salvezza