Articoli / Blog | 02 Marzo 2018

MIO Anno III n. 9/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – Votare è un nostro dovere

Mauro Leonardi (Como, 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù

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Caro don Mauro,
si avvicinano le elezioni e, tra corruzione e promesse irrealizzabili, il mio primo istinto è di non andare a votare. Sono scandalizzata e preoccupata per il futuro dei miei figli e dei miei nipoti. Ho la certezza che in fin dei conti votare non serva a nulla perché dopo sarà tutto come prima. Cosa dice la Chiesa in proposito? (Grazia, Reggio Calabria)

Cara Grazia,
la Chiesa a proposito delle scelte che possiamo prendere come cittadini ci lascia liberi di agire in coscienza però io ti dico che stare a casa e farsi vincere da un atteggiamento rassegnato o indifferente è comunque una scelta perdente che non ci consente di indirizzare il Paese. Perdere l’occasione del voto è un errore. È vero che le promesse elettorali spesso pindariche e certi personaggi politici invitano allo sconforto ma se leggiamo i programmi e i curriculum dei candidati scopriamo che non è vero che è “tutto uguale”. Non ci dimentichiamo poi che fare politica si può anche nel proprio piccolo, nel proprio quartiere, nei contesti quotidiani di relazioni. Essere testimoni dell’importanza della formazione e dell’educazione in ogni ambiente, promuovere atteggiamenti ecologici e responsabili rispetto al luogo in cui viviamo, prendere iniziative per ridurre i consumi energetici coinvolgendo amici e vicini di casa, sono tutte azioni che diffondono benessere, cultura e che, essendo alla portata di tutti, possono arrivare ad orientare maggioranze sempre più ampie. Perciò, il mio consiglio è di andare a votare e di adoperarsi nel concreto affinché le cose migliorino. Crederci è un dovere.