METRO – Giochiamoci la possibilità del Natale
A Natale capita spesso di dover fare i conti con le nostre relazioni che non funzionano. Quelle persone moleste con le quali le cose non vanno e che lungo l’anno abbiamo fatto di tutto per evitare, quelle saranno al nostro cenone. Sto pensando alla suocera e al cognato ma anche, è difficile dirlo, alla moglie o al figlio. Dico moglie, non ex-moglie. Perché spesso sono proprio le persone sulla carta più intime quelle che con mille stratagemmi abbiamo evitato. Se avviene – e tutto ciò avviene non di rado – giochiamoci la possibilità del Natale. Perché il presepe ci offre un luogo dove incontrarci e comporre le diversità. Se pensiamo ai re Magi e ai pastori, ci accorgiamo che attorno a Gesù si radunano le persone più diverse. Poveri e ricchi, peccatori e santi, ignoranti e sapienti. Persone alle quali, solo perché di “buona volontà”, viene promessa “la pace”: e allora prendiamocela quella pace promessa duemila anni fa. Non facendo finta di essere la famiglia del Mulino Bianco e di essere d’accordo perché “a Natale siamo tutti più buoni” ma perché crediamo di poter mostrare con le nostre diversità – ciascuna delle quali è, con la propria peculiarità, alla ricerca della Verità – che proprio questa Verità ci rende liberi, quindi rispettosi. Con il coraggio di fare un passo indietro e di tendersi la mano. Perché solo l’autenticità rende possibile il nuovo inizio.
Tratto da METRO