Blog / In tre mesi | 01 Dicembre 2017

1 dicembre – Paci e i pensieri per lui

Voglio dirti che mi piace tanto stare con te. Io lavoro per potermi permettere di stare con te. Io ascolto per potere avere storie da raccontarti. Io osservo – tanto – per poter avere panorami da indicarti. Io prego per poterti parlare di amore con l’amore. A te che abiti da un’altra parte. Che non dormi con me perché non vivi con me. Che non ti alzi con me perché non dormi con me. I miei pensieri oggi sono così. Girano su loro stessi come le ruote di una macchina, ma mi portano. Mi piacerebbe dire che mi portano “da te” come se fosse una canzone d’amore o un film d’amore ma non lo è. È la mia vita. È il mio viaggio. E le ruote girano. Con te mi sento come Marta che dorme sul sedile di dietro: ricordi che te lo dicevo? Con te so che posso stare dietro senza controllarti sempre. Perché sei tu che mi porti. E non mi lascerai perché ci amiamo di cose fatte insieme. E non mi lascerai perché non stiamo insieme. Siamo insieme. È così bello sapere una cosa così. Non capire, non capirci nulla, eppure sapere che sei tu. Lo so. Dall’altro giorno lo so. Ed è bello bello bello.
Paci è sposata con René, un uomo che la trascura. Ha una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Si mantiene facendo pulizie

Tratto da Avvenire

“In tre mesi” è il nome della rubrica di prima pagina che Avvenire mi ha affidato per i mesi di ottobre, novembre e dicembre del 2017. I brani che verranno pubblicati ogni giorno, per appunto “In tre mesi”, sono tratti da Il diario di Paci, l’esercizio poetico dal quale poi è nato il romanzo Una giornata di Susanna, Cooper. Il brano originario del pezzo pubblicato oggi si può trovare qui.