
MIO Anno II n. 9/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – Una pagella senza giudizi
Mauro Leonardi (Como 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù. Il compenso di questo numero è servito per comprare degli ingredienti per un pranzo di solidarietà.
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Caro don Mauro, ho ricevuto la pagella di mio figlio Luigi ed è un disastro. Come faccio a fargli comprendere il valore della scuola? (Rosa, Ventimiglia)
Carissima Rosa, il momento della pagella non dovrebbe arrivare come un fulmine a ciel sereno ed essere quindi percepito come una specie di resa dei conti. Dovrebbe essere invece un momento importante di un cammino fatto insieme. Gesù quando incontra i discepoli di Emmaus non esprime subito giudizi, non sottolinea subito errori ed incomprensioni dei due ma cammina con loro per poi rivelarsi nel momento dello spezzare il pane. Credo pertanto che all’arrivo della pagella tu e il papà di Luigi dovreste per lo meno chiedervi quante volte siete andati a parlare coi professori. E, aggiungo, quante volte lo avete fatto insieme. Vi è mai capitato di alzare semplicemente le spalle quando vi accorgevate che vostro figlio era svogliato, non faceva i compiti e non raccontava nulla della scuola? Non conosco il caso concreto, ma quasi mai l’andare male a scuola è qualcosa di improvviso. Non è come uno scivolone inaspettato che provoca un trauma. Quasi sempre è un lento andar male che, se trattato nei tempi giusti e nei modi giusti, può essere corretto e può rivelare anche tanti modi di vivere in famiglia che andrebbero cambiati. Da come scrivi mi sembra che tu ti sia meraviglia ma invece il cattivo voto in pagella è sempre l’esito di un processo con radici lontane. Una scelta sbagliata della scuola o anche un disagio all’interno della famiglia che Luigi non riesce ad esprimere, a metabolizzare e che emerge solo così. Tienimi informato.