L’angolo del teologo – Porcellana e popolo di Dio
Buongiorno, e buon anno!
In questi giorni un amico mi ha mandato una riflessione su… un Gesù bambino di porcellana. Col suo permesso la pubblico, dopo tutti questi commenti, perché penso che c’entri molto con quello che è stato scritto, sia da me che da voi. Osservo ancora una volta, con stupore, come si possa fare esperienza del “tutto nel frammento” soltanto a partire dal nostro corpo. Questo mio amico l’ha fatto a partire da un bacio ad un bambinello di porcellana, e mi ha affascinato.
Eccola:
Infinitamente nulla: porcellana e popolo di Dio
Questo bambino di porcellana, che in questo tempo di Natale bacio ogni sera prima di andare a dormire, mi dice tante cose.
Dice che se non mi riconoscessi finito non potrei essere come Lui e nello stesso tempo dice che se non mi riconoscessi infinito lo rinnegherei.
Dice tutto senza cambiare tono di voce.
Dice tutto questo senza un “prima” e senza un “poi”. Lo dice come se fosse una frase sola.
Dice tutto questo nello stesso tempo: piccolo e di stirpe eletta, fragile e tempio prezioso.
Mi trovo a camminare quasi supponente. Orgoglioso, fiero. Guardo gli altri, ma Dio conta fino a uno. E riprendo a guardarmi.
Credo solo a chi mi dice che vado bene così.
Credo solo a chi mi dice che Dio non solo non mi vuole cambiare, ma vuole che io sia ancora di più quello che sono.
Credo solo a chi mi dice che se Dio non mi volesse così ci metterebbe poco a cambiarmi.
Anzi, se Dio non mi volesse così, non mi avrebbe fatto così.
Questo bambino di porcellana mi dice che devo andare da lui così come sono: se sono un pastore devo andare con una pecorella in braccio, se sono un re devo portargli l’oro.
Luca Brenna è nato a Como nel 1970, ha tre sorelle, ha fatto il liceo al Giovio, è entrato a far parte dell’Opus Dei da ragazzo, ha vissuto a Firenze dal 1991 al 1999, dove si è laureato in Architettura e ha lavorato come architetto per pochi anni, si è trasferito a Roma nel 1999 per gli studi preparatori al sacerdozio, è stato ordinato sacerdote nel 2004 da Mons. Javier Echevarria recentemente defunto, ha esercitato il ministero sacerdotale a Roma prevalentemente nell’ambito della pastorale giovanile, ha la passione per le caricature, i funghi, la pesca e la montagna
Ricordo che sul blog Come Gesù chiunque ha la possibilità di scrivere delle Lettere di cui è e rimane l’unico responsabile.