Blog – Il terremoto “vendetta divina”, Padre Cavalcoli e Radio Maria
Per togliere la patente di teologo a padre Cavalcoli – per lo meno rispetto agli argomenti per i quali è diventato tristemente famoso – basta leggere il vangelo.
In Mt 5,45 Gesù dice: “… affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti”. Quindi è possibile morire disidrati in un deserto (sole) sia se si è buoni sia se si è cattivi, è possibile essere vittime dello tsunami (pioggia) sia se si è buoni sia se si è cattivi: e quindi è possibile essere vittime del terremoto sia se si è buoni sia se si è cattivi.
Dato l’impatto che queste affermazioni hanno avuto sull’opinione pubblica è stato del tutto necessaria la presa di distanza di Padre Livio, di Becciu e di altri prelati; il segretario della CEI Galantino ha giustamente detto che tale giudizio “è un paganesimo senza limiti”. Interventi oltremodo necessari perché alcuni cattolici, come dimostrano anche alcuni interventi su questo blog dove chiunque è libero di scrivere ciò che vuole, pare riescano ad ascoltare prima che quella della ragione e della coscienza, solo la voce dell’autorità ecclesiastica.
Io speravo che Cavalcoli si scusasse, dicendo che la sua affermazione era stata estrapolata o che gli era sfuggita: invece si è interstadito nella sua sciagurata posizione dicendo che i prelati che lo condannavano erano a ciò spinti “dalla massoneria”. E così mostrava che quello delle lobby e delle forze occulte è l’ostacolo principale che impedisce ad alcuni cattolici di entrare davvero in dialogo col mondo.
Facciamo però un passo in avanti. Se il domenicano avesse detto di essere stato frainteso, sarebbe bastato? E se qualcuno avesse chiesto a Radio Maria quante affermazioni simili a quelle di Cavalcoli sono state ripetute ai suoi microfoni durante gli ultimi anni – quelli dei Family Day – cosa sarebbe accaduto? Io ascolto Radio Maria nei Rosari, nelle Messe e nelle Liturgie delle ore, e ne sono felice perché mi aiuta a pregare. Anni fa, per coincidenza di orario, ascoltavo anche la rassegna stampa di Padre Livio e mi divertivo sempre anche se spesso non ero in linea con molte sue affermazioni.
Ora però, forse, Padre Livio dovrebbe riflettere sul fatto che il mondo è molto cambiato rispetto al 1982, quando l’emittente radiofonica nasceva. Adesso, se un insegnante dice a lezione che Lucio Battisti era fascista può accadere che un alunno lo scriva sul proprio profilo Facebook, che un quotidiano riprenda la notizia e che quel professore divenga nel giro di poche ore un caso nazionale. È accaduto come lo racconto – non c’entrava Facebook ma la sostanza era quella – il 17 aprile 2016 a Genova.
Mio padre – l’anno prossimo saranno dieci anni della sua morte – quando vedeva noi figli che sprecavamo del cibo diceva “ci vorrebbe la guerra”. Ovviamente non auspicava davvero una terza guerra mondiale ma che noi finissimo la carne: noi lo capivamo e tutto finiva lì. Ma, appunto, il fatto è che quando mio padre parlava lo ascoltavamo solo noi di famiglia. Una frase come quella di mio padre forse non andrebbe mai detta ma a un signore di una certa età che la borbotta in famiglia, si può perdonare.
Spero che Radio Maria non cade nell’errore – che sarebbe imperdonabile – di pensare che il tragico infortunio “Cavalcoli” sia un “can can” ordito dai mass media, dai poteri forti, dalla massoneria e dalla lobby gay ma capisca che oggettiva è stata l’offesa recata a tutti e così rifletta su come oggi le nostre parole vadano molto oltre la piccola stanza in cui vengono pronunciate. Si garantirà così la possibilità di rendere un servizio efficace al paese (e alla Madonna e alla Chiesa) anche in futuro.
Questo articolo si commenta nel forum al thread Cittadinanza: libera Chiesa in libero Stato
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