Articoli / Blog | 10 Ottobre 2016

Huffington Post – Battezzato il figlio di Vendola e Testa. Ecco come cambia la Chiesa grazie a Papa Francesco

Tobia, il figlio di Nichi Vendola e di Eddy Testa è stato battezzato sabato scorso in un paesino vicino a Latina. Erano presenti poche persone tra cui i padrini: un uomo e una donna regolarmente sposati col rito cattolico e “di profonda fede”.

Il parroco, per rispetto della privacy, non ha rilasciato dichiarazioni; chi invece ha parlato è stato il vescovo di Gaeta, Luigi Vari, che ha detto di essere stato informato da tempo e di non aver trovato niente in contrario “perché in linea con quello che dice papa Francesco”: questa è la Chiesa che sta cambiando sotto la spinta di un Papa che molte volte ha ripetuto di “non rifiutare mai il battesimo a chi lo chiede”.

Spesso tra le molteplici critiche che il Papa riceve, c’è quella di parlare tanto ma di non cambiare nulla, di non voler cambiare nulla. Dice così chi crede che i popoli cambiano se cambiano le leggi, ed invece è il contrario: le leggi cambiano se cambiano i popoli. Papa Francesco sta cambiando il cristiano non le norme di diritto canonico o il catechismo. Se cambia il cuore del cristiano, se cambia la sua testa, se cambia lui, cambieranno anche le leggi e i catechismi. È il principio, da lui ripetutamente dichiarato, per cui “il tempo è superiore allo spazio”, e cioè che non è importante giungere precipitosamente alle conclusioni (anzi, può perfino essere controproducente) ma dare inizio a dei processi.

Se Bergoglio si limitasse a cambiare un punto del catechismo o una legge ecclesiale, il suo successore potrebbe fare il contrario: e tutto tornerebbe come prima. Invece se il Papa cambia la mentalità del cristiano nulla, nella Chiesa, torna più come prima.

I giornali riportano che Vendola e Testa, dopo aver seguito il corso in preparazione al battesimo di Tobia, hanno partecipato al rito con grande emozione “perché profondamente cattolici”. Al link si trovano insulti ai due. E le offese provengono da cattolici, comunisti, atei, agnostici, e altri con categorie proprie. Io sono felice perché c’è un bambino che è nato e ora è pieno di Spirito Santo e unto. A noi spetta di amare. A noi spetta di gioire.

 

Tratto da HuffingtonPost