Blog / Sandokan | 02 Aprile 2016

Le Lettere di Sandokan – Target

«Ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo». Es 33,20 «Il genere umano non può sopportare troppa realtà». T.S. Eliot

Guardarsi nudi non è sopportabile. Non a lungo almeno. Per questo esistono gli abiti o almeno per questo iniziarono ad esistere. Foglie di fico, pare. D’altra parte si comincia con poco, con quello che si ha.

Certo, gli abiti un po’ allontanano. Ma in fondo per quello furono “inventati” da Adamo ed Eva. Capirono che, se proprio non si riesce a guardarsi nudi troppo a lungo, è meglio prendere le distanze. Se non ci si vuol lasciare, certo. Se ci si vuol lasciare non è necessario vestirsi. Ma Adamo ed Eva non volevano lasciarsi e allora preferirono porsi a una distanza sopportabile: non troppo lontani, per non perdersi di vista; non troppo vicini, per non girare lo sguardo altrove.

Costretti a scegliere tra una realtà insopportabile e la solitudine, si inventarono una realtà sopportabile. Lo so, è un po’ triste, non era la vita che avrebbero voluto vivere. Salvarono il salvabile. Avranno avuto momenti di vera gioia, si saranno levati ogni tanto la foglia di fico, ma l’avranno sempre tenuta da qualche parte in caso di bisogno. E’ per questo che sono nati gli armadi, credo: per sistemare le foglie di fico senza lasciare tutto in disordine, non certo per tenerci gli scheletri.

Tuttavia la vita va avanti, il mondo cambia, il progresso non si può fermare. Marco Polo, nuovi tessuti dalla Cina, l’utilizzo del cotone, le fibre sintetiche … fino a Karl Lagerfeld. Oggi ci sono abiti bellissimi, altro che foglie di fico. E poi ci si è accorti che, se si sceglie l’abito giusto, la vita può cambiare. Se hai le caviglie grosse, per esempio, e non vuoi che si sappia, si può trovare qualcosa di adatto a te.

E poi non è più vero che gli “abiti” allontanino. Anzi. E’ una questione di “target”. Sei una che, come dice una canzone di Jannacci, si sente portata a “voler bene soltanto al ministro”? Siccome i ministri vivono nei palazzi, in quartieri adeguati al loro rango, in ambienti di prestigio, l’abito lungo serve. Sei in cerca di qualcuno che ti rassicuri e che scelga per te? che ti levi l’ansia di vivere? Un uomo in uniforme potrebbe fare al caso tuo: non per forza un carabiniere, anche un prete può servire, se sei una tutto spirito. Hai voglia di ripulirti un po’? Niente minigonne filochiappa: stile sobrio ed elegante, col bravo ragazzo funziona sempre.

Parlo di donne, ma potrei parlare di uomini. Anche gli uomini hanno i loro “target”, sono solo un po’ meno complessi nelle pretese, non so dirvi perché.

Torniamo a noi. Introducendo il concetto di “target” l’abito acquista un altro significato. Mentre prima serviva a tenere le persone a una distanza sopportabile, ora serve a una persona per avvicinarsi al suo target. E ci riesce, sapete?

Purtroppo le relazioni tra persone sono diverse dalle relazioni tra una persona e il target a cui ha puntato. Il problema essenziale è che il “target” le mutande non se le leva mai. Cioè, se le leva, ma così, perché lo fanno tutti. Ciò che fa di lui un target è il suo abito, in fondo. E tu che l’hai puntato in fondo non hai di che lamentarti: non l’hai mica scelto per levargli le mutande, l’hai scelto per come andava in giro vestito. In fondo neanche t’importa di guardarlo nudo e quindi si può anche spogliare. Anche l’abat-jour della camera da letto è nudo e lo si guarda con serenità.

Esiste anche un altro problema, in realtà.

Le creature adamitiche non sono del tutto scomparse. Esistono ancora anche se sono poche. Resistono al progresso. Sono esseri depravati che se ne vanno in giro nudi (o comunque sempre pronti a calarsi le braghe), con la pretesa di smutandare il loro prossimo con assurde pretese di sincerità, di verità, di realtà.

Purtroppo in un mondo fatto di “target”, vivono una vita difficile. Sembrano matti.

Passano la vita desiderando che ciò che “è” sia anche ciò che “sembra”, tuttavia in un mondo in cui ciò che “è” non interessa a nessuno, diventano un problema, per tutti. Vedono solo ipocrisie e, per questo, diventano loro il problema, l’anomalia.

Come si possono relazionare questi esseri adamitici con persone che puntano ai target? Potrebbero cominciare col dire “che bell’abito che hai … come ti sta bene … “ e parlare con loro solo di quello. Però è dura resistere, se ti viene voglia di urlare.