
La Lettera di Stefano70 – don Mauro mi spiega bene cosa pensa?
Buongiorno Padre Mauro,
frequento la Parrocchia di xxx ed ho visto che tra le sue amicizie su Facebook vi è don yyy, il mio parroco.
Le scrivo poiché ho letto con interesse il suo articolo sull’Huffington Post riguardo le unioni civili. Ho trovato reale la fotografia che lei fa ma non ho trovato spiegazioni e motivazioni, anche teologiche, della sua posizione.
Le premetto che dopo discernimento, travaglio, colloqui con sacerdoti, rilettura del Magistero, ho maturato la convinzione che l’equiparazione delle unioni civili alla famiglia e le adozioni non siano compatibili, ad oggi, con il Magistero. Oltre ad essere una forzatura antropologica con un possibile impatto sociale.
Questa è la mia posizione che porto avanti su Facebook e nei colloqui sul tema.
Ho anche notato, senza grande merito poiché ed è evidente, che il Santo Padre mantiene un profilo basso sul tema ma che ha ritenuto opportuno fare affermazioni importanti nel documento congiunto a conclusione dell’incontro con il Patriarca russo (punti 19, 20 e 21) e, in parte, nell’intervista rilasciata sul volo di ritorno da città del Messico.
Se lo vorrà e avrà tempo, mi farà piacere leggere le sue argomentazioni che serviranno certamente per interrogare me stesso. Penso che siamo già morti se non mettiamo a prova il nostro pensiero e la nostra fede. Lei è una persona che ha scelto di dedicare tutta la sua vita a Dio ed io porto il massimo rispetto e attenzione per voi sacerdoti, che ricordo nelle mie quotidiane preghiere.
Sul medesimo quotidiano ho letto anche le esternazioni di don Farinella ma il suo stile, la sua rabbia, le sue offese ad alcuni cardinali sono troppo lontani dalla mia indole (è vero che alcuni Salmi sono molto forti nei confronti di Dio e sono Parola di Dio però non riesco a mettermi in ascolto di chi strilla e offende).
La ringrazio anticipatamente.
Un cordiale saluto e le auguro una buona Domenica in nostro Signore.
Stefano70
Scrive Lidia:
“don Mauro, scrivo qui perché la Lettera di Stefano ha i commenti bloccati…in caso se vuole poi sposti il mio commento.
Quoto quello che lei scrive così chiarisco meglio:
“Cara Lidia, io voglio fare cultura col mio blog e l’ho dichiarato fin da subito. E il blog è organico alle cose che scrivo nei miei articoli e nei miei libri. I like e le vendite (eventuali) sono indici assolutamente necessari, come i voti degli esami per chi studia.”
Appunto. Io lo so, e credo lo sappiano in molti. Appunto per questo io eviterei di attribuire ad altri fini come le passate televisive etc. Il suo fine è fare cultura e i like sono collaterali; così le passate televisive sono collaterali alla politica (ahimé; ma è altro discorso). Altrimenti si mette sul loro stesso piano. E perciò mi chiedo: qual è la cultura che vogliamo promuovere, qui?
“Mario Adinolfi ha organizzato il Family Day e in molti (io assolutamente ultimo) hanno detto che voleva organizzare un partito, cosa che lui e gli altri ha sempre negato. .Pubblico l’articolo de ilsussidiario solo per mostrare come io sia assolutamente l’ultimo nel dire certe cose.”
Scommetto che anche Repubblica o Avvenire abbiano scritto articoli su questo; la scelta dell’articolo del sussidiario dà il tono a qual è la sua opinione sulla scelta di Adinolfi. Opinione peraltro legittima; ma in un blog che fuore fare cultura io vorrei un altro tipo di linguaggio, un evitare i guelfi contro ghibellini-style.
“Che1 sia difficile costruire ponti con chi non li vuole costruire non lo posso negare. Forse puoi chiedere a qualcuno che tu e io conosciamo quanti sono i post e gli articoli fatti contro di me, a cui non ho dato peso.”
Io ho letto migliaia di post e commenti contro di lei, e per quanto potevo l’ho sempre difesa, perché anche io lo ritengo vergognoso. Ma don Mauro, qua la mia domanda: magari Costanza Miriano non vuole costruire ponti con lei; ma Nichi Vendola vuole? Boh. Però noi ci proviamo lo stesso, no?
“Comunque parliamo chiaro Lidia: se dico che Mauro Magatti riesce in una trasmissione televisiva a sostenere certe posizioni tenendo aperto il dialogo mentre che altri (risparmio i nomi, li puoi mettere tu) nelle medesime trasmissioni i ponti li chiudono, sto diffamando? sto calunniando?”
Assolutamente no. Una cosa però è scrivere in un commento che Mauro Magatti (a me sconosciuto, ma mi fido di lei) fa ragionamenti e costruisce ponti, punto; altra è scrivere in un articolo “chi sa solo urlare dov’è la madre’”, con un link che porta chiaro a Costanza Miriano. Scritto così, non è calunnia; ma certo è ben lontano dall’essere un’affermazione che fa da ponte. Ho visto la trasmissione e leggo il blog della Miriano (tralasciamo gli insulti vergognosi a lei che ho letto nei commenti; perlatro metà dei commenti su quel blog sono per dire quanto Papa Francesco faccia schifo). Non sono d’accordo come lei su quasi tutte le modalità. Però fare un ponte – anche quando uno ne riceve solo sputi – dovrebbe essere un traguardo da non abbandonare. E in coscienza, io sono certa che Costanza gridasse dov’è la madre non perché volesse attaccare Dario e suo marito. Ma perché a lei importa DAVVERO della madre dei bambini. Penso uno lo debba riconoscere. Se davvero – DAVVERO! non come belle parole – siamo pronti a riconoscere il bene che c’è nei rapporti delle coppie omosessuali (e io lo sono: ne conosco varie e mi paiono bei rapporti, pieni di amore), perché non lo siamo nel riconoscere il bene che c’è in quel “dov’è la madre?”.
Lascio la domanda aperta.”
Ìo vorrei parlare a quel ragazzo che havuna relazione e dirgli che fare castita puo riguardare tutti;indipendentemente dall essere omosessuale o meno.L amore non.é per forza fare sesso è ben altro;e secriesci ad amare profondamente una persona;il sesso é relativo;escludere i momenti di intimita fisica;non.ti toglie nulla al rapporto!anzi l amore supera la barriera del sesso!tu ami la persina per cio che ti da a livello di crescitacpersonale;perche stare con.una persona é migliorarsi;crescere insieme.L amore unisce due anime che diventano indispensabili l una per l altra.Tu sei.importante pdr me e ti amo vuol dire che ti stai donando che hai deciso di vivere e come dice don Mauro innamorarsi è decidere di esistere!Nessuno puo mettersi al posto della tua coscienza o di qualunque altro:sacerdote o meno;o farti la predica o ricordarti cosa dice il catechismo della Chiesa cattolica;credo non.sia giusto.Il sesso si o no non toglie ne aggiunge di piu a ll amore che provi per questa persona che molto probabilmente é bellissimo.Auguri
La migliore mi sembra la terza. Nel senso che la prima, molto delicata e orientata all’incoraggiamento, lascia però un’ombra di ambiguità in quel non voler pronunciarsi (non dire né sì né no). Avrebbe dovuto chiarire meglio, magari così: “caro Gigi, non c’è nulla di male a coabitare con un altro uomo, anzi può essere bello e confortante, soprattutto nell’aiutarsi a vicenda con le spese, le faccende domestiche, la reciproca assistenza. Però ognuno deve avere la sua stanza e non ci deve essere relazione sessuale, solo amicizia, al massimo abbracciarsi da amici ogni tanto. E se poi la coabitazione dovesse rivelarsi insidiosa e troppo difficile da mantenere sul piano della mera amicizia, bisogna tenere conto che occorre evitare anche le occasioni prossime di peccato. Come lettura spirituale suggerirei l’amicizia spirituale di Aelredo di Rievaulx”.
La seconda risposta è un pò più precisa sul piano oggettiva e ottima sul piano ascetico. Però c’è quel riferimento alla “invalidità” che non capisco bene. Definire la tendenza omosessuale come invalidità mi sembra improprio e potrebbe contrastare con le linee guida dell’Oms, cui so che don Mauro tiene molto. Ecco, toglierei quel riferimento e amalgamerei meglio i due testi.
Ìnvece a Stefano 70 io dico personalmente che il magistero è contrario alle unioni civili gay naturalmente non c é scritto nel catechismo ma nel sesto comandamento é scritto esplicitamente tutto.Questo non c entra nulla con le unioni civili gay perche non vanno in chiesa a sposarsi ma civilmente come tanti etero;per cui dovresti essere contrario anche alle unioni etero civili.Noi cristiani dovevamo lamentarci solo se il matrimonio cristiano fosse consentito in chiesa agli omosessuali;cosa improbabile credo non potra avvenire mai.Sono cittadini che vogliono sposarsi e noi cattolici dobbiamo volete che i diritti civili valgano per tutti;non si devono mischiate capra e cavoli;ma lasciare che ognuno abbia i suoi diritti ed amare gli altei come sono;senza giudicare
Chiedo scua per la tastiera ma si capisce ugualmente
Pero non dovevi fare un minestrone don Mauro mischiando tutti i post qua non si sa che pesci pigliare!!à Renato rispondo che é simpaticissimo che ha don Mauro su twitter e facebook è stato insultato tantissimo per questa lettera ai cristiani;ma è stato veramente coraggioso!!ha dato voce ai cristiani che non hanno avuto voce.Nessun sacetdote lo farebbe;perche rischia il linciaccio;è stato la voce di.noi cattolici che amiamo il dialogo e che pensiamo che il rispetta venga prima di tutto.coraggioso ed eroe.
Che ha ho omesso difeso
Lidia,apprezzo molto l’analisi che hai fatto.
A proposito dei famosi ponti, dal canto mio penso che per pensare a costruire un ponte che appunto deve raggiungere l’altra sponda ,dovrei pensare prima a stabilizzare bene il mio pilastro ,altrimenti nel percorrererlo correrò il rischi o di precipitare nel fiume che mi divide da chi mi sta di fronte e che vorrei raggiungere. Per uscire dalla metafora, la relazione con l’altro nasce se sono in grado d’instaurare un dialogo ,che presuppone apertura , accoglienza, non rinunziando o indebolendo ciò in cui io credo,anche se questo mio credo (come don Mauro ci sta insegnando a piccoli passi) non lo devo sbattere in faccia all’altro, e io aggiungo ma nemmeno posso assottigliare o sminuirlo nella sua portata di Verità che è il bene che ci accomuna in quanto creature. I ponti per potere reggere il passaggio della comunicazione devono trovare un elemento comune che li fa stare in piedi. Con questi nuovi personaggi Adinolfi and company, devo fare lo stesso, mantere vivo il dialogo senza fare il processo alle intenzioni che io per prima istintivamente faccio.
Mi sembra, Mauro, che Giuseppina abbia ragione. Il minestrone l’ho già mangiato oggi a pranzo, c’era di tutto, anche pisellini…
Io scherzo, eh…
@Ambrogio sicuramente sara invalido don Mauro mai e poi mai avrebbe definito l omosessualita invalidante sarebbe il colmo.
@Renato il tuo post non.viene calcolato cosi perche i primi due ci stanno assieme;ma il tuo meritava un discorso a parte.Mi sento in mezzo al traffico!!a me la confusione mi disorienta!!vivo in un posto tranquillo e macchine ne passa una ogni tanto.
Sara invalido virgola
Ambrogio ho eliminato il riferimento all’invalidità che è un refuso e riguarda una parte della lettera che ho cancellato. Ovviamente nulla ha a che vedere con la condizione omosessuale di Gigi
posso scrivere una cosa? Che palle!!!
cambiamo argomento? Parliamo di cosa preparerete per il pranzo di pasqua? Io sto cominciando a rinfrescare il lievito per i casatielli.
@Giuseppina
e tu che soluzioni mi offri? credo che dare la possibilità a chi mi scrive mail di far sentire la propria voce sia importante. Questo è l’argomento di cui parlano tutti. D’altra parte è vero che stanca un po’ sentir parlare sempre delle stesse cose. Che fare? hai soluzioni migliori?
Rinfrescare il lievito per i casatielli mi sembra molto tecnico … e non so bene cosa sia!
Io invece sono andata a correre e ora mi regalo una sauna, ma sempre per prepararmi per il pranzo di Pasqua
“invalidità” è stato un refuso riferito a una parte della lettera che ho tolto; non c’entra con l’omosessualità
Paola, anch’io mi sto preparando al pranzo di Pasqua con una bella e assidua palestra , e allo stesso tempo rinfresco il lievito per le fettuccine…e il pane.
Mauro, io avevo capito benissimo. Ma ti pare?
Fefral, la mia pasta madre a settembre compie quattro anni.
@mauroleonardi a don.Mauro ti sei sbagliato a Fefral dovevi rispondere io ti ho solo detto che i post tutti qua non.andavano messi
Ìl post di Renato comunque andava commentato li dov era cosi non si capisce nulla
Sì, Renato, lo sappiamo che tu sei il più intelligente di tutti e noialtri invece qui siamo tutti pappastruzzi, struzzogalli, confusionari, deficienti che scrivono commenti idioti e via apostrofando. Non fai altro che ripeterlo a ogni occasione. E sei anche l’unico cui qui viene consentito di sbertucciare pesantemente chi interloquisce con te e contemporaneamente di prendersi tutti i complimenti possibili e immaginabili da l keymaster e dagli altri, “uh ma com’è amabile Renato”, “uh, ma che gentleman Renato”, “uh, ma che gran signore Renato”. È uno spettacolo poco edificante davvero, ma a qualcuno piace, speriamo che non ti imbrodino troppo…
Caro Stefano,
in genere i fine settimana dei sacerdoti sono molto impegnativi e il mio non è da meno: confessioni, catechesi, ecc. ecc. Questa settimana poi – come ho scritto ieri su L’Huff – toccava la 24 di adorazione con penitenziale. Per questo la mia risposta alla tua lettera sarebbe dovuto essere il primo post e invece è il ventiquattresimo.
L’articolo cui ti riferisce è Sono tanti i cattolici rispettosi delle Unioni civili di cui nessuno parla.
Io penso tu mi chieda quello che mi chiedi semplicemente perché, come molti cattolici italiani , sei vittima dell’idea che l’unico modo per portare nella vita pubblica le convinzioni della chiesa cattolica (che si rifà alla natura) a proposito di famiglia (risparmio l’elencazione dei vari sottocapitoli) sia quella del Family Day. Cioè, in linea teorica si dice che non è obbligatorio portare avanti il Family Day ma poi, chi non lo fa, perde qualcosa nel suo essere cattolico. Non è così e non fa così il Papa che ha manifestato mille volte il suo rispetto per le unioni civili mentre ribadiva che la famiglia come progetto di Dio “è un’altra cosa” o diceva che non deve essere equiparata al matrimonio. Rispettare è un vero che bisogna imparare a coniugare in tanti modi: il primo livello di dialogo in una società è quello di convincere gli altri delle proprie posizioni ma, quando si arriva ad un punto in cui esse si sedimentano, bisogna trovare altri modi. Io posso rispettare la dottrina protestante sulla Cena senza venir meno alla dottrina cattolica sull’Eucarestia. Rispettare significa conoscere le diversità e poi prendere dall’altro quello che l’altro mi può dare. Io conosco tanti cattolici che imparano molto da autori protestanti: Lutero, Bonhofer, Kirkeggard. Non significa aderire in aspetti specifici che sono propri della confessione cattolica. Significa prendere e ascoltare ciò che mi può arrivare da chi la pensa in modo diverso.
Rispettare le unioni civili significa per lo meno prendere atto che la maggioranza degli italiani le vuole e partendo dalla realtà cominciare un dialogo, fare cultura.
Sai che la parola eterosessulae è stata inventata nel 1868 e che, fino agli anni 60/70 nei dizionari italiani non c’era? sono stati o no bravi, gli inventori di questa parola a diffonderla e a convincere il popolo dello stivale che essa era preferibile alla parola “normale” rispetto ad “omosessuale”. Questo è un lavoro culturale.
Ci vuole molto ascolto e molta costanza. E non avere fretta.
I trucchetti della politica invece, con cui si cerca di non ascoltare la volontà degli elettori, portano solo a ferite profonde che riversano, su chi le ha inaugurate, un tremendo odio di ritorno.
Cara Lidia se io dico che Francesco Totti, quando dice in un’intervista di essersi arrabbiato con Spalletti perché non gli spiega le sue scelte, in realtà sta semplicemnte dicendo che vuole giocare, non sto né diffamando né calunniando. Sto dando un’interpretazione di parole pubbliche di un personaggio pubblico.
Ora dimmi: come posso dire in toni ancora pià blandi rispetto a quelli che ho usato che non concordo con i modi con cui Costanza Miriano, o altri personaggi del Family Day, parlano in televisione? Ho fatto il link non perché ho voluto essere subdolo ma semplicemente perché ho voluto essere delicato oltre che chiaro non dicendo il nome ma dando la possibilità, a chi voleva, di essere sicuro dell’identità della persona cui mi riferivo. Meno di così, cara Lidia, è non dire nulla. Cioè tu mi stai dicendo: caro don Mauro io so che in certi ambienti ben definiti (posso fare il vago?) la insultano da mattina a sera ma, vabbeh, chiessenefrega lei vuol costruire ponti no?, e allora stia zitto. Anzi, sa cosa deve fare, non li nomini nemmeno. Cioè, mi faccia capire, lei vuole diffamare Mario Adinolfi dicendo che semplicemente gli interessa visibilità e andare in parlamento? ma allora con Mario Adinolfi i ponti non li vuole costruire?
Sinceramente Lidia, mi sembra che le possibilità che tu mi dai sono due: o essere d’accordo con certa gente o tacere.
Però ti invito a riflettere che, anche sul blog che porta il mio nome (non lo chiamo mio blog) non riesco a dire serenamente quello che penso. Pensa che oggi ho pubblicato doverosamente degli articolo sulle unioni civili (ne parla tutto il paese) e li ho collegati per dar loro meno spazio rimandando da giorni quello di Pierri, e mi sono arrivate addosso solo critiche. Chi si è lamentato con un “che palle” senza accorgersi che oltre a quelli c’è stato a) un articolo sul celibato b) un articolo ironico di Sandokan c) una meditazione sulla via crucis, d) un pezzo sugli artisti di strada in africa e c’è stato chi si è lamentato perché si mischia tutto. Tu che dici che io cerco like come fa Adinolfi (ovviamente senza trascurare di dire, appena puoi, che i miei libri non li leggi) però non ti periti di sapere dove prendo i like (sugli emigranti che muoino come schiavi, per esempio) perché si sa: io scrivo di omosessuali non perché ne parla tutto il paese ma perchè voglio essere famoso.
Rispettare comporta anche non ritenere che chi ha idee diverse dalle proprie sia vittima.
Don Mauro lei non ha capito in che senso Lidia ha tirato in ballo i likes.
Anzi si può dire che ha capito il contrario.
Lidia ha biasimato chi la critica per il fatto che conta i likes.
Lidia mi senti di fare alcune considerazioni partendo dalle parole che tu stessa hai usato.
1-tu hai detto che molti post su dM nel Blog della Miriano ( e non solo lì purtroppo) sono “vergognosi” . Si ripetono da mesi e sono violentemente contro la persona e il sacerdote. Mai sui contenuti. A questi commenti dM ha risposto pochissimo quasi nulla. Anche quando rasentavano la diffamazione. Tu dici di non condividere le modalità di quel tipo di Blog e di comunicazione e lo stesso ha voluto dire don Mauro. Che non è d’accordo con quelle modalità. Che avere altre modalità non significa essere relativisti né tanto meno non essere cattolici o non tenere alla famiglia.
Non ha mai criticato la persona. Non ha mai fatto.il.processo alle intenzioni e sicuramente dicendo che la Miriano va in TV per essere vista dice un”ovvietà e dire il contrario sarebbe una offesa all’intelligenza della Miriano stessa. Converrai anche tu che fare ponti con chi ti insulta da mane a sera non è facile e comunque va dato atto che dm ci ha provato, ci sta provando e non credo rinunci. Non vedo cosa debba fare di più secondo te. Non parlare di questi temi forse. Ma qui scatta, credo, un qualcosa di vocazionale che tratto al punto 2.
2-Sull’argomento ” Don Mauro s’è fissato con il tema omosessualità” ha chiarito bene don Mauro. E mi dispiace che nessuno abbia notato lo sforzo per unificare le discussioni sul tema “unioni civili e co” e la contemporanea presenza di tanti altri argomenti su cui dibattere e che questa critica Lidia sia venuta tra l’altro da persone che da tanto non scrivono. DM parla semplicemente di ciò di cui parlano tutti. È un sacerdote dell’Opera e per lui tra l’altro tentare di santificare il lavoro ( scrittore) stando nel mondo (nella realtà è nei problemi attuali e questo lo è) non è un’opzione. È la sua vita e vocazione che lui declina con ciò che sa fare:scrivere. Per fare che? Apostolato di amicizia e confidenza :cioè un cammino dove riconoscendo che tutti (Costanza come Vendola) siamo figli di Dio (filiazione divina) confida nel fatto che tutti insieme possiamo raggiungere la Verità perché un pochino di verità c’è in tutti. TUTTI.
3- Chi vuole dialogare lealmente Lidia qui lo può fare e mai sono stati censurati interventi critici . Solo gli hacker e TROLL.
4- dicevamo che qui è in ballo una questione culturale ebbene sì. Qualche giorno fa ho letto su Fb un post di un “difensore dei valori non negoziabili” -certamente in Buona fede- che scriveva o riportava una disgustosa barzelletta su Vendola.e Tobia Antonio. Si storpiava apposta la parlata del parlamentare, si fingeva che egli invocasse una grottesca “rottura delle acque” ….fino alla boutade finale il cui cattivo gusto ti risparmio. I commenti di molti sono stati entusiasti. Risate. Applausi. Faccine . Cose che neanche nella peggiore delle osterie. Non sono mancate riflessioni e slogan alla “dov’è la mamma” . Il punto è. Voglio, vuoi, vogliamo che il cattolicesimo e i valori siano identificati con questo modo di fare? Pensiamo che questo modo di fare ( presente in modo consistente in certi ambienti e Blog come tu stessa ci hai riportavi) avvicini, convinca gli.incerti, sostenga la famiglia, il matrimonio, la nostra fede? Io ti posso dire che ne sono rimasta scandalizzata e schifata. E meno male che molti altri cattolici si sono dissociati. Non solo dM, ma anche don GPc ( tanto di cappello) e molti altri. Grazie a Dio. Perché a leggere certi post “cattolici”, viene la pelle d’oca e la tentazione di convertirsi -lo dico da normale cattolica praticante- al buddhismo seduta stante. Provoco tanto per farti riflettere sulla eco che certi modi di comunicare o difendere i valori cristiani e su quanto essi possano respingere, allontanare ed impedire il dialogo. Credo che in questo l’analisi di don Mauro delle varie piazze ( anche di quelle arcobaleno:ha criticato anche quelle ma nessuno se lo ricorda. Qualcuno qui ha le amnesie selettive ) sia lucidissima e purtroppo molto vera: dopo le varie pazze, la legge si è fatta ma tutti sono Più arrabbiati con tutti., incattiviti. Non disponibili. Le famiglie del paese reale hanno gli stessi problemi di ieri e non sono stati risolti. In compenso, come previsto, sta nascendo un bel soggetto politico…
Don Mauro,
a parte che le accuse di non leggere i suoi libri non sono molto gentili, ma pace (io l’ho scritto pubblicamente perché lei voleva che fosse chiaro che su questo blog scrivono anche eprsone che non sono “fan a prescindere”! e una volta mi ha persino ringraziato di aver scritto di non leggerli!).
Il Signore dei Sogni ce l’ho però, e lo sto leggendo, Come Gesù alla fine l’ho letto a un ritiro (anche se non tutto tutto). Mezz’ora di orazione nuova edizione è uno dei pochi libri spirituali che riesco a leggere. Visto che dobbiamo fare confessioni pubbliche, ecco qui: anche io leggo i libri di don Mauro (peraltro vale la pena leggerli, eh, sono belli).
Io ho scritto esattamente il contrario sui like: e cioè che c’è chi la critica di volere solo i like e io lo trovo riprovevole. Eppure era chiaro. Ho scritto che i like stanno a un blog come la TV alla politica: è naturale, sono conseguenze collaterali.
Ergo, accusando Adinolfi di volere solo stipendi in parlamento e passate televisive lei fa il paio a chi la accusa di volere solo i like.
Com’è che Faticatore Operaio ha capito e lei no? Poi lei mi conosce personalmente, e vedere travisato il proprio pensiero da un amico fa ancora più male. Pensiero espresso chiaramente, peraltro.
Io non penso che lei debba tacere, ma trovare altre modalità di interazione col popolo del Family Day sì. Può criticare il progetto politico di Adinolfi come fanno persino su La BUssola Quotidiana; può criticare lo stile di Costanza Miriano mille volte al giorno, ma almeno riconoscendo che non sono solo terroristi mediatici (peraltro Costanza non la attacca personalemnte; l’unica volta che il suo blog ha preso pubblicamente posizone è stata quando hanno censurato un post che ri-bloggava il suo post con la chiusa su chi sa solo gridare dicendo – loro, non io, e ho pure scritto per difenderla – che lei vuole solo like).
Non so che modalità lei troverà in futuro per interagire con queste persone; le auguro di trovare un modo di costruire ponti con tutti, ma lei si regolerà come crede.
Della lettera di Gigi, preferisco la prima risposta, tiene in conto la persona nella sua totalità, che in questo caso vive uno stato d’incertezza delle sue scelte.Va subito al cuore del problema…. “La castità ancor prima che sessuale è personale cioè riguarda tutto te e ogni tua relazione con gli altri”.. l’orienta a una prima verità sulla questione di fondo ,quindi apre le porte non solo al dialogo, ma ancora di più a un’introspezione più profonda. Poi lo invita a fare un passo più in avanti…”Pensa a come vivi e ami tutti, non solo lui. ” ..lo spinge a una prima riflessione forte , piena di senso, che sviluppa e conclude ..”Cioè essendo sè stesso e essendoci per ciascuno.”
E chiude la lettera nel pieno rispetto dell’altro e dando una certezza, la sua amicizia .Più che una risposta è accompagnare Gigi a una serie di riflessioni che lo riportino a guardare dentro in profondo, quanto questo incida poi sulle relazioni che vive intorno a se.
Concretamente in questa risposta che lei da a Gigi, mi sembra che si espliciti nei fatti, cosa intende quando parla di costruire ponti o mi sbaglio ?
La seconda risposta è corretta, ma fredda e formale e ciascuno delle parti resta incontaminato.
La seconda risposta! Bellissima. La prima corretta ma fredda freddissima.
Dory bellissime parole, sottoscrivo.
E’ tanto difficile capire la differenza fra qui (il blog) in cui si fa cultura parlando, entrando in dialogo con tutti (e io vedo che tanti lontani si avvicinano, si accostano) e Adinolfi che crea un partito, in nome di Dio, contro chi sta conducendo l’Italia nel baratro? Un giorno mio fratello mi disse “nel nome di Dio si possono fare tante cazzate”. Allora l’ho disprezzato, oggi concordo pienamente :)
La discussione prosegue con i commenti sotto la Lettera – Francesco, studente di scienze religiose: Grazie don Mauro