
Il diario di Paci – 105. Guardami
Hai preso la spazzatura?
Perché fai domande così?
Sono davanti a te.
Le mani libere.
Non ho la spazzatura in mano.
Guardami.
Tu non sei mai con me neanche quando ci sei.
Ho sempre odiato quando la maestra mi diceva hai messo la divisa Paci?
Ero davanti a lei, davanti alla classe, avevo vestiti normali addosso.
Si vedeva che non avevo la divisa.
Marta è sempre in ordine.
Sempre con il grembiule e lo zaino in ordine.
E io la guardo sempre.
E se si scorda qualcosa non glielo domando, gliela porto.
Ha bisogno di amore piccolo.
Ho bisogno di amore piccolo.
Quotidiano.
Di amore che prende la spazzatura che non ho preso io.
Di amore che sta negli occhi.
Nelle parole.
Nella bocca.
Ora sono piena dei tuoi sguardi.
Mi vedo con i tuoi occhi e non vedo quello che manca ma quello che c’è.
Regalami i tuoi occhi.
Occhi che non vedono quello che manca.
Ma quello che c’è. Tu.
Se Marta scorda l’astuccio, io glielo metto nello zaino e dico: l’astuccio, Marta.
Io amo Marta.
Ci colmiamo le mancanze.
Ora torno a casa.
La spazzatura l’ho buttata.
Tu sei partito.
A volte l’unico modo per restare è andarsene.
A volte l’unico modo per dirsi qualcosa è tacere.
A volte l’unico modo per restare insieme è stare lontani.
Per un po’, ma bisogna farlo.
Il dolore va diluito con la distanza e il silenzio.
(Il Diario di Paci, Mauro Leonardi)
Paci è il personaggio che ha dato vita alla protagonista del romanzo “Una giornata di Susanna”, acquistabile online e in tutte le librerie. È un’emigrante di origine venezuelana sposata con René, un uomo che la trascura. Ha un amante, una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Da vent’anni vive a Roma e si mantiene facendo pulizie.