Articoli / Blog | 03 Maggio 2025

Blog – Quando uno si ferma, gli altri si alzano

Nei tre mesi in cui Jannik Sinner è stato costretto a fermarsi, il tennis italiano non si è spento. Anzi, qualcosa di inaspettato è accaduto: si è acceso. Non si è creata una voragine, ma un’opportunità. Come quando un grande albero, per un tempo, smette di svettare e le piante più piccole, fino ad allora all’ombra, iniziano a ricevere più luce. E crescono.

Berrettini ha lottato con il corpo e con l’anima per ritrovare il suo posto, e lo ha fatto senza clamore, ma con dignità. Musetti, spesso in cerca di se stesso, ha ritrovato il piacere di combattere. Darderi ha fatto esplodere la sua forza nascosta, Arnaldi ha stretto i denti in match difficili, il giovane Cinà (nella foto) ha cominciato a far vedere che anche lui è pronto a salire i gradini del sogno. Cobolli, con la sua grinta contagiosa, ha dimostrato di poter affrontare i grandi con personalità e cuore. E Bellucci, pur tra alti e bassi, ha mostrato che anche nei momenti più complicati si può continuare a seminare, e i frutti, con pazienza, arriveranno.

Nel vangelo di Marco (cfr Mc 6,7) ci viene raccontato che Gesù mandò i suoi discepoli a predicare, a due a due ma senza di Lui, molto presto. Immagino che agli inizi i discepoli, non vedendolo al loro fianco si saranno sentiti per lo meno smarriti. Ma poi hanno imparato imparano a camminare da soli, a parlare con la propria voce. L’assenza del Maestro è diventato per loro un tempo di crescita, proprio come Cristo aveva immaginato. Non voglio paragonare il numero uno del mondo a nostro Signore ma è chiaro che, nel suo piccolo, così è stato anche per il nostro tennis. Sinner si è fermato, e senza volerlo ha lasciato uno spazio che gli altri hanno riempito non con l’invidia, ma con il coraggio. Non con la pretesa, ma con la responsabilità. Al contrario di quanto non hanno fatto Zverev e Alcaraz i nostri “piccoli italiani” sono diventati tutti, nel loro ambito, dei numeri uno. Contro ogni logica Sinner è stato un maestro anche da fermo. Nella logica di Dio si può costruire anche stando fermi, si può generare anche nel silenzio, si può servire anche attraverso una pausa forzata.

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