Articoli / Blog | 06 Aprile 2025

Blog – Quando Gesù scrive per terra cosa fa? Prende il posto dell’adultera

Durante il vangelo dell’adultera, Giovanni racconta un particolare di straordinaria importanza sul quale spesso si sorvola perché appare misterioso o forse, per alcuni, solo curioso. Mi riferisco al momento in cui Gesù (cfr Gv 8,6.8.) “scrive per terra”. Chi si interroga sul senso del suo operare si chiede che cosa stesse facendo: elencava i peccati degli accusatori? disegnava? era assorto nei suoi pensieri e non s’interessava di quanto avveniva accanto a lui?

La risposta è semplice: Gesù, proseguendo l’azione del Padre che sulla roccia del monte Sinai aveva scritto le dieci parole (cfr Es 34,28; Dt 4,13;10,4) che davano a Mosé quel precetto di morte per adulterio che veniva invocato, con il suo dito di Verbo Incarnato scriveva la nuova legge del Regno di Dio, la legge del comandamento dell’amore. Scrivendo “sulla sabbia”, ovvero la polvere nella quale si era trasformata la roccia, dichiarava “polverizzata” la vecchia legge e instaurava la nuova legge. Il nuovo comandamento che stava portando era scritto non più sulla pietra ma sulla roccia del cuore: quell’intimo cui Cristo invitava a guardare quando diceva “chi è senza peccato scagli la prima pietra”.

Questo proclama meraviglioso libera la povera donna, peccatrice come tutti noi, ma suscita l’ira degli ascoltatori che, aggrappati alla vecchia legge, proprio alla fine di quel medesimo capitolo ottavo, useranno contro Cristo quelle pietre che non avevano usato contro la donna

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