Articoli / Blog | 13 Marzo 2025

Blog – Samsonova, l’italiana

Ljudmila Samsonova era italiana, voleva essere italiana. Ma è russa.
Suo padre era un ottimo giocatore di ping pong e, quando lei era bambina, era stato chiamato in Italia da un club di Torino. Così Luda, come viene chiamata da noi, aveva iniziato a vivere nel Bel Paese.

Come sa la povera Paolini, brutalizzata dalla “russa” a Indian Wells, la Samsonova è dotata di un colpo potente. Ancora giovanissima venne notata da Piatti (lo stesso di Sinner) che la prese con sé. Ad un certo punto, durante un periodo di crisi, Piatti decise di “tagliarla” ma Ljudmilla trovò altri italiani ad aiutarla: Alessandro Piccardi, Daniele Silvestre, Danilo Pizzorno ed Alessandro Dumitrache. Scorrendo le sue pagine Instagram si vede come parli italiano normalmente e, per esempio, abbia trascorso la sua ultima off season all’Icef di Torino.

Arrivata ai 18 anni fece richiesta per diventare italiana visto che oltretutto fino a quel momento era il nostro tricolore ad apparire accanto al suo nome durante i tornei. Lo Stato però arricciò il naso. Cosa voleva da noi questa giovane dell’est che non aveva un reddito certo? Neppure la Federazione si mosse e così la Samsonova fu costretta a scegliere di essere russa. Oggi ci mangiamo le mani: avete idea di cosa vorrebbe dire – per esempio nella Billie Jean King Cup – poter schierare due come loro? Se le autorità, civili e sportive, si fossero comportate diversamente avremmo due tenniste italiane tra le prime al mondo con benefici evidenti.

C’è voluta la sconfitta della povera Jasmine per far emergere la storia di Luda. Che è brutta (per noi, non per lei) e fa riflettere da tanti punti di vista

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