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Blog – Decidere vuol dire “tagliare”. Ma è difficile
La decisione di Jannik Sinner di non presenziare all’incontro con il Presidente Mattarella mi ha fatto molto riflettere. I miei pensieri però non riguardano la giustezza o meno della decisione – problema che, in ultima analisi, è in grado di risolvere solo l’interessato visto che è l’unico a possedere tutti i termini della questione – ma la difficoltà della medesima. Io, al posto suo, probabilmente non sarei stato in grado di essere sereno di fronte a tale scelta, lui invece lo è stato. E non è la prima decisione difficile che prende nella vita. Vediamone qualcuna.
A nemmeno quattordici anni lascia lo sci, dov’era campione italiano di categoria, per dedicarsi al tennis e andare a vivere a Bordighera lontano dalla famiglia. Al compiere della maggiore età va a vivere a Montecarlo, dove tutti lo avrebbero criticato per la questione delle tasse. Nel 2022, quando ancora non era il numero uno del mondo, non partecipa alla fase finale della Davis e, lo stesso anno, lascia Piatti per costruirsi un team tutto suo. E queste sono solo le prime tre o quattro decisioni del nostro campione che mi vengono in mente.
Forse la risposta alla domanda su come Jannik riesca a preferire così nettamente una possibilità rispetto a un’altra sta nell’etimologia della parola “decidere”. Essa, che viene dal latino, ci ricorda che decidere significa “tagliare”: decidere di andare a destra significa “tagliarsi” la possibilità di andare a sinistra. Possiamo dire quindi che si può decidere facilmente quando la decisione che dobbiamo prendere in fin dei conti non tocca ciò che realmente ci interessa nella vita. Se ciò che mi interessa è godere di popolarità o vincere un torneo dal quale dipende tutta la mia vita, decidere sarà difficile. Se invece ogni mia possibile decisione non tocca ciò che conta veramente per me, decidere sarà facile. Se qualsiasi mia scelta non metterà in discussione l’affetto delle persone sulle quali veramente mi appoggio, io mi sentirò libero di scegliere con serenità. Proprio questo è ciò che Jannik costantemente si ripete e ci ripete: che il gruppetto (piccolo) di persone che veramente contano per lui ci sarò sempre. A prescindere da ogni cosa. Ecco il segreto della sua facilità nel decidere