Articoli / Blog | 25 Giugno 2024

Blog – La fede di Giovanni

Ho visto un quadro in cui Pietro e Giovanni stanno tornando assieme dal sepolcro dove era stato sepolto Cristo. Pietro era perplesso, invece Giovanni stava iniziando a credere. “Vide e credette” (Gv 20,8). Giovanni aveva visto come erano disposti i lini e il sudario, com’erano giacenti e distesi e che non erano annodati. Egli aveva presente quanto era stato goffa e tragica la figura di Lazzaro quando era uscito dal sepolcro. Ma anche Pietro aveva visto le stesse cose: però mentre Giovanni “vide e credette” Pietro “rimase molto perplesso” (cfr Lc 24,12). Perché?

Fino a quando non avevo visto quel quadro (non è quello qui rappresentato, l’autore non vuole che lo mostri) credevo che la ragione per cui Giovanni si fosse convinto della resurrezione di Cristo era che aveva presente anche quella di Lazzaro. E avesse fatto il paragone. Ma da oggi mi sono accorto che la ragione non era solo quella. Anche Pietro era stato presente alla resurrezione di Lazzaro. Anche Pietro avrebbe potuto fare il paragone. E invece non lo fa. Oggi mi sono reso conto del perché Giovanni crede e Pietro non ancora. Il motivo è semplice.

Il giorno di Pasqua, prima di andare al sepolcro, Giovanni aveva visto il volto di Maria, la Madre di Gesù. Che aveva già incontrato il Risorto. Naturalmente Maria non aveva detto nulla a Giovanni. La Madonna non disse a nessuno di aver visto il figlio risorto. Ma lei lo aveva visto. Non è scritto nel vangelo ma è una tradizione antichissima. Che Maria, la madre di Gesù sia stata la prima persona ad aver visto il figlio risorto. In quella mattina di Pasqua. Alle primissime luci dell’alba. Cosa sia accaduto allora tra la madre e il figlio nessuno lo sa. In quel quadro il pittore ha voluto raffigurare proprio quel momento: Giovanni che aveva visto il volto della Madre. Perché Maria stava già con Giovanni, perché lui l’aveva presa con sé, tra le sue cose, nella sua anima e nella sua vita. Come ogni sua cosa: perché il Figlio gliel’aveva affidata quando erano sotto la sua Croce (Gv 19,25-27).

E l’aveva vista trasformata, luminosa.
Era successo qualcosa. C’era nel volto di Maria la presenza di un avvenimento che le aveva reso la pelle ancora più chiara, i lineamenti ancora più dolci, sereni, armoniosi, armonici, proporzionati. Ancor più proporzionati. Maria Maddalena, era di là a parlare con Pietro e stava dicendo che dovevano andare al sepolcro perché qualcuno aveva portato via il corpo di Gesù e non sapevano dove lo avevano portato. Allora Pietro aveva chiamato Giovanni, e Giovanni si era voltato. Ed in mezzo a tutto quel tumulto, aveva incontrato il viso della madre ma non aveva permesso a quell’emergenza di amore del volto di Maria di ferirlo. Aveva corso con Pietro fino al sepolcro, aveva fatto entrare Pietro e poi aveva guardato “i lini giacenti distesi” (Gv 20,6-7). Pietro e Giovanni vedono le stesse cose: la resurrezione di Lazzaro e la sindone svuotata. Ma Pietro “rimase perplesso” e invece Giovanni “credette”.
“Vide e credette” perché gli accadde proprio quello: di capire dentro di sé, in quel momento, lì nel sepolcro, nella sua memoria e nel suo cuore, cosa fosse accaduto a Maria, alla Madre, quella mattina. Perché quel volto fosse così.
Era risorto.
E lei lo aveva visto.

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