Blog – Il problema dei tre corpi e la Pasqua del Signore
A differenza di tutte le altre feste cristiane, Pasqua non viene festeggiata in data fissa – come Natale, per esempio, che è sempre il 25 dicembre – ma in base all’ordine cosmico. Da tempo immemorabile la Pasqua cade la domenica successiva alla prima luna piena di primavera e cioè dal 21 marzo in poi. Pasqua cioè si celebra quando la Terra, la Luna e il Sole hanno un certo tipo di reciproco allineamento. A noi terrestri il giorno in cui Cristo, con la sua Resurrezione, redime l’intero universo appare come una data che, entro certi parametri, cambia di anno in anno, ma così non è se si considera l’evento nella sua dimensione cosmica: andando al di là quindi dei singoli nostri riferimenti. Parlare di una data che è collegata agli allineamenti reciproci di corpi celesti, significa di fatto considerare l’avvenimento centrale della storia umana anche come riferito centralmente rispetto all’intero cosmo.
Queste considerazioni mi sono venute spontanee quando ho saputo che la serie Il problema dei tre corpi, che adatta l’omonimo capolavoro di Liu Cixin, sarebbe stata rilasciata da Netflix proprio il 21 marzo. Certo, è un’assoluta coincidenza ma mi ha fatto riflettere. Il problema dei tre corpi è una straordinaria fiction dove, mentre ci si interroga sull’esistenza di Dio, sulle vere origini dell’universo e sull’esistenza di intelligenze aliene, si cerca di risolvere il mistero di un thriller che porta tanti brillanti scienziati a togliersi la vita; si mescolano il genere della fantascienza, del giallo, del dramma ma anche del film storico, visto che le trame principali si svolgono nella Cina di Mao, nell’occidente contemporaneo, e, grazie a un casco che introduce nella realtà virtuale (o forse è il contrario e siamo noi quelli che stanno nella realtà virtuale?), si passa per le principali ere della storia umana. Il problema dei tre corpi è una serie profondamente religiosa nel senso laico del termine dove ricorre spesso la domanda se Dio esista, quale sia la differenza tra scienza, fede e magia, visto che gli exterrestri che fuggono da un pianeta tormentato dal dover orbitare attorno a tre stelle, vengono chiamati San-tì. Nella serie, e più ancora nel libro, ci sono tutte le tematiche della nostra vita. Da cosa significa amare, essere gelosi, essere amici e lottare contro il potere, al decidere come vivere una malattia mortale, a dove si trovi la nostra essenza, nel cervello o in quell’anima che per molti esiste davvero; da cosa significhi essere soli nel decidere o farlo in gruppo e se possono le scelte di una sola persona influenzare il futuro di un intero pianeta.
Il risultato di tutto questo poteva essere un minestrone indigeribile e invece è un cibo che nutre meravigliosamente. E viene servito, guarda caso, proprio un 21 marzo, la data di riferimento per ogni Pasqua. Alla faccia di chi considera che il senso religioso sia ormai lontano dal cuore dell’uomo e che, soprattutto, non possa essere affrontato attraverso il registro della fantascienza