Articoli / Blog | 07 Marzo 2024

Blog – Don Francesco Angelicchio, il preludio di una vocazione

Nella recente biografia su don Francesco Angelicchio scritta da Fabio Angelicchio, giornalista di La7 nonché nipote di don Checco, l’autore racconta che lo zio uscendo di casa una mattina sentì una voce rivolgersi a lui. «Che stai a fare ancora così? Che senso ha la tua vita se non aiuti gli altri? Se non la doni agli altri? Diventa sacerdote. Dai un senso alla tua esistenza». Quelle parole chiare e nette erano di qualcuno che non si vedeva. Voltatosi e resosi conto che nessuno stava parlando con lui capì che arrivavano dal fondo della sua anima. Francesco era sconvolto. Si convinse che quella voce avesse un’origine soprannaturale.

Questo episodio assolutamente inedito venne raccontato al giornalista durante un incontro familiare da Vittorio, un amico d’infanzia dello zio. Don Francesco gli aveva raccontato il fatto chiedendogli un riserbo assoluto. L’amico era stato di parola per anni tanto da confidare all’autore l’avvenimento giusto in tempo perché venisse incluso nel libro. Come ampiamente riferito dal volume, la vocazione di don Francesco si concretizzò tempo dopo in maniera del tutto distinta da quel fatto misterioso: prima chiese l’ammissione all’Opus Dei e poi divenne sacerdote. Credo importante però sottolineare che, non di rado, chi abbraccia una vocazione soprannaturale ha nella propria storia un momento, una sorta di preludio, in cui ha avuto la sensazione che Dio gli passasse vicino in modo particolare. Dico questo senza avvalermi del concetto di “miracolo” né con l’intenzione di scomodare la categoria dei cosiddetti “fatti straordinari”.

Chi crede però non faticherà a riconoscere come vero ciò che sostengo. Don Francesco prudentemente non parlò mai di un episodio la cui fondatezza, in realtà, è impossibile da verificare in maniera oggettiva. Un evento del genere non può essere messo all’origine di alcunché. I percorsi vocazionali vengono vagliati da ben altri discernimenti, però esiste un però. Ed è quanto avviene nel fondo dell’anima, in momenti decisi da Dio e non dall’uomo

L’episodio di cui parlo nell’articolo è raccontato in Fabio Angelicchio, Il primo italiano dell’Opus Dei – Mons. Francesco Angelicchio, Mursia 2024, pp. 23-25

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