Blog – Il ritorno di Allegri è spettacolo puro
La prima conferenza stampa di Allegri è spettacolo puro. Chi avesse motivi di tristezza nella vita si prenda qualche minuto per darle un’occhiata. Gioia, divertimento. Per me che di calcio non ne capisco nulla è come tornare a scoprire com’è fatto il Presepe. Ci sono Giuseppe, Maria, il Bambinello, l’asino, il bue, le pecore e i pastori. Non lo sapevate? Vi eravate persi dietro l’illusione che contassero qualcosa l’acqua che scorre, le lucine del cielo e l’ovatta che fa la neve? Bene, ben tornati nella realtà.
Max: idee precise, emozione, simpatia, umiltà e sincerità. La perla forse è che per vincere un campionato bisogna fare settantacinque gol. Non ci avevo mai pensato, ma è una di quelle verità che hanno il pregio del filo a piombo quando costruisci un muro. Quaranta goals sono segnati dalle due punte, gli altri trenta sono dei centrocampisti e dei difensori. Ma di queste certezze granitiche è pieno il pensiero del grande Max. Sono deduzioni che sembrano lapalissiane ma sono solo oltremodo intelligenti. All’inizio del campionato siamo tutti a zero punti (a proposito dei successi passati che interessano solo la storia), un allenatore deve portare vittorie e accrescere il valore dei giocatori (leggasi alla voce: sono aziendalista), Bonucci se vuole la fascia da capitano la deve comprare al mercato (nella Juve la gerarchia è di chi ha fatto più anni, ma Leo se n’è andato e quindi ricomincia da zero), ho detto di no al Real per la seconda volta (a proposito di una conferenza stampa che ha veri contenuti). Bentornato Allegri, ci sei mancato.