Articoli / Blog | 07 Luglio 2021

METRO – Ecco perché un Papa malato ci mette ansia

Perché la notizia del Papa malato genera anche nei non credenti, se non ansia per lo meno grande attenzione? Il prestigio istituzionale, il ruolo mondiale di Francesco sarebbero una facile spiegazione. Ma forse c’è qualcosa di più profondo. Tutti noi, soprattutto nei momenti più critici, abbiamo bisogno di una presenza rassicurante e il Papa è uno di questi riferimenti. È una sorta di “eroe” che per noi deve rimanere un cardine. Difficile accettarne le debolezze, le malattie. Proprio in momenti come questi invece è bene ricordare che anche un “mito “è umano, che un eroe è amato proprio perché, oltre alla dimensione di forza, ci attira la sua fragilità: la sua umanità ce lo fa sentire più vicino.

Per cattolici e non cattolici la sofferenza di un Papa è l’occasione per osservare una forte testimonianza di come vivere il dolore. Basti ricordare la parabola esistenziale di san Giovanni Paolo II divenuta tanto più forte e carismatica quanto più avanzava la malattia. Le statue degli eroi antichi mostrano una fortezza austera, senza emozioni. La modernità è del tutto diversa. Abbiamo bisogno che le nostre figure di riferimento siano forti proprio perché sono fragili e sofferenti come noi. Qualche anno fa, in un viaggio in Colombia, il Papa perse l’equilibrio andando a sbattere con il viso: gli venne un occhio nero ma continuò la visita come nulla fosse. Anzi, circondato ancora da più amore.

Tratto da METRO