Articoli / Blog | 09 Giugno 2021

METRO – I ragazzi e i vaccini, non è solo voglia di libertà

Per le vaccinazioni, quando è toccato ai giovani, ovunque è stato boom di prenotazioni. File ordinate molto meglio di quando si va al cinema o in discoteca. Perché gli orari erano quelli. A Torino, per esempio, gli ultimi hanno finito alle 3.30. Insomma dal vaccino al cappuccino come nelle migliori notti del sabato. Siringhe, batuffoli d’alcol e sorrisi. Dopo aver dato spazio prima ai nonni, poi ai genitori, poi ai fratelli maggiori e alle persone fragili, è arrivato il turno di giovani che non ne possono più dei limiti del Covid, del coprifuoco e che sognano un’estate senza paura e piena di libertà. I ragazzi hanno una gran voglia di riappropriarsi della propria vita. Però non è solo voglia di libertà e di divertimento, è anche senso di responsabilità. Non di rado diciamo che i giovani sono “il nostro futuro” ma non condivido del tutto un’espressione che spesso serve solo per non considerarli parte integrante di una società che, si sottointende, resta in mano agli adulti. I giovani non sono solo una risorsa da utilizzare, un deposito di energie da tirar fuori nel momento del bisogno, ma sono una bussola che ci indica la direzione. Quel loro mettersi subito in fila per sottoporsi al vaccino anti covid è stato come un rito di iniziazione: non però un gesto verso il futuro ma un radicamento nel presente, qualcosa che ci permette di guardare tutto con occhi nuovi