Articoli / Blog | 23 Maggio 2021

Blog – Chi è Khaby Lame, uno dei (non) italiani più famosi al mondo

Khaby, il cui nome completo è Khabane Lame, nasce in Senegal nel 2000 e a un anno viene a vivere in Italia. Abita a Chivasso, un paese vicino a Torino, e lì lavorava come operaio fino a quando la sua azienda fallisce per colpa del Covid.  

Ritrovatosi disoccupato Khaby comincia a fare video su TikTok. I primi vanno così così fino a quando azzecca il filone giusto: gli stitch con i quali ironizza dando il messaggio “la vita è più semplice di come la racconti”.

Lo stitch è un’opzione di reazione a un video su TikTok. Puoi prendere un video pubblicato da un altro utente, ritagliarlo come preferisci e aggiungere un tuo video di reazione a quel contenuto. Khaby prende video in cui dei creators compiono azioni molte complicate, per esempio inventano un marchingegno per mettersi delle scarpe, e aggiunge alcune semplicissime reazioni: nel caso che ho detto, per esempio, usare un comunissimo calzascarpe.

A dimostrazione che TikTok non è la piattaforma dei balletti e delle challenge, Khaby ha raggiunto risultati incredibili: quel primo video del suo nuovo filone ottenne sette milioni di like. Da lì iniziò un percorso che in poche settimane ha portato il nostro connazionale-non connazionale a diventare (credo) il quinto tiktoker con più seguito al mondo. Nel momento in cui scrivo ha 56,1 milioni di follower. Prima di lui, secondo i miei calcoli, ci sono solo Charlie D’Amelio (115,9 M), Addison Rae (80,4M), Bella Poarch (68,2M) e Zach King (59,8M). Tanto per avere degli ordini di grandezza Mark Zuckerberg ha 7,4 milioni Chiara Ferragni 4,3 e Fedez 4,2.

Ma Khaby non è italiano. Grazie alla sua incredibile esplosione è invitato in tutto il mondo dove viene presentato come italiano ma lui non ha la cittadinanza. “L’altro giorno – raccontava a La Stampa –  il mio video era sui megaschermi di Tokyo e sotto c’era scritto: tiktoker italiano», ma io italiano non sono.

E questa scoperta fa riflettere almeno quanto il resto

Tratto da AGI e FaroDiRoma