Articoli / Blog | 13 Aprile 2021

Blog – Siamo fatti tutti della stessa pasta

“Ciascuno di noi dipende da tutti gli altri”: lo ha detto Sergio Mattarella all’inaugurazione del Centenario dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, collegato via web dal Quirinale.
Mentre scrivo diverse volte i mie polpastrelli hanno voglia di digitare l’avverbio “ovviamente” accanto all’affermazione del Presidente, ma poi mi fermo perché ricordo quanto spesso sia difficile spiegare la verità del peccato originale: ovvero che, in qualche modo, il peccato di due individui seppur particolari come Adamo ed Eva è diventato un peccato per tutti noi.
“Che colpa ne ho io se quei due hanno peccato?”, si dice. E questa convinzione è frutto dell’idea che ciascuno di noi è un individuo a se stante, separato.
Il Coronavirus ci ha ricordato invece in mille modi che noi siamo tutti collegati: basta pensare alla questione delle vaccinazioni per convincersene. Invece noi tendiamo a costruirci modi di vivere in cui siamo slegati gli uni dagli altri, spesso perfino dai nostri famigliari. Chi ci sta vicino è lontano e ci sentiamo estranei alla sorte degli altri: come d’altra parte ribadisce il peccato successivo a quello originale, quello dove Caino dice “sono forse io il custode di mio fratello”? (Gn 4,9)
In realtà siamo qui perché la vita ci è stata trasmessa da qualcuno. Nulla di quello che siamo, nel bene o nel male, nasce da noi e finisce con noi. Se in futuro ce lo ricordassimo davvero, la Pandemia ci avrebbe fatto un bel regalo.