Avvenire – Riponiamo il presepe non ciò che sa ricordarci
Togliere il Presepe è sempre un momento un po’ mesto. È giusto che Giuseppe e Maria, Re Magi e dromedari, bue ed asinello, tornino nelle loro scatole ma sarebbe bello non impacchettare ciò che quelle statuine ci hanno insegnato e fatto ricordare. Cosa resta di giorni di festa che, per colpa del Covid, saranno sicuramente indimenticabili? Solo l’amaro di un virus che, approfittando della nostre necessità di incontrarci, ci spinge ora a fare la conta di quando ricominceremo a correre, come il peggiore di quei demoni che sfrutta ciò che abbiamo di più umano? O c’è altro che dobbiamo custodire per attraversare il tempo incerto e nebbioso, senza orizzonte, che ancora ci resta prima di uscire dal tunnel nel quale ci troviamo?
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