
Venerdì 23 ottobre – Saprò amare
Commento al Vangelo (Lc 12,54-59) del 23 ottobre 2020, venerdì della XXIX settimana del Tempo Ordinario, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti, audio o scritti, a [email protected]
In quel tempo, Gesù diceva alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. Ipocriti! Sapete giudicare l’aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto? Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada procura di accordarti con lui, perché non ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esecutore e questi ti getti in prigione. Ti assicuro, non ne uscirai finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».
Tu mi fai domande che non mi ha mai fatto nessuno.
Mi chiedi di avere su di te, sulla mia storia con te, uno sguardo uguale a quello che ho per il cielo e per il vento.
Tu vuoi essere per me cosa quotidiana, come un’alba e una nuvola, come un vento caldo.
Vuoi che io ti conosca come conosco le cose che vedo tutti i giorni.
Ed è così che tu sei per me. Tu sei per me la vita di ogni giorno.
Come la nuvola mi porta la pioggia e lo scirocco il caldo.
Così tu mi porti gioia, vita, amore.
Lo stesso sguardo anche per te, amore mio.
Mi chiedi di giudicare da me ciò che è giusto.
E invece io trovo così comode le regole.
Ma tu mi chiedi di essere libera.
Debbo giudicare io cosa è giusto.
Se sarò libera.
Saprò amare.
E tu questo vuoi.
Mi vuoi amare, mi vuoi innamorata.