Juan Vicente Boo – Papa Francesco propone leggi di unione civile come alternativa a quelle del matrimonio omosessuale

Come era ampiamente prevedibile, le parole del documentario “Francesco” proiettato ieri a Roma hanno scatenato un vero e proprio tsunami mediatico. In ambito cattolico uno dei punti più sviscerati è se il Pontefice abbia pronunciato o meno l’espressione “unione civile”. Come altre volte ho fatto, pubblico qui, con una mia traduzione, l’articolo migliore che ho trovato, che è di Juan Vicente Boo: il contesto che fornisce è, a mio parere, molto interessante.
Poiché il giornalista scrive per un giornale spagnolo e il Papa parlava in spagnolo, rimane aperta la questione della traduzione. Il Papa nel documentario dice “una ley de convivencia civil” quindi letteralmente non parla di “unione civile” ma il dubbio rimane poiché, riferendosi il suo intervento alla realtà argentina del 2010, non mi è possibile chiarire se il progetto di legge cui si riferisce Bergoglio sia l’analogo di quanto in Italia abbiamo chiamato “unione civile”. Ricordo anzi che, in proposito, la terminolgia anche da noi è cambiata nel tempo: in un primo tempo per esempio, lo ricorderanno i più anziani, si parlava di Pacs e non di unione civile. Buona lettura
P.S. lascio in ogni caso disponibile anche il testo spagnolo così da consentire una propria traduzione a chi conoscesse la lingua di Cervantes

In un breve commento incluso nel documentario “Francesco” presentato mercoledì 21 ottobre a Roma, Papa Francesco dice che “le persone omosessuali hanno diritto a stare in una famiglia, sono figli di Dio, hanno diritto a una famiglia. Non si può cacciare nessuno da una famiglia ne rendere a nessuno la vita impossibile per il fatto di essere omosessuale”.
Immediatamente di seguito il Papa aggiunge che “ciò che dobbiamo fare è una legge di convivenza civile, hanno diritto ad una copertura legale. Io ho sempre difeso tutto ciò”. L’ultima frase si riferisce all’appoggio del Papa al progetto di fare delle leggi di unione civile come alternativa a quelle del matrimonio omosessuale, legge che venne approvata in Argentina nel 2010: ciò nonostante la sua opinione rispetto all’attualità è chiara, il Papa sostiene che le coppie omosessuali, invece di vivere nell’incertezza, hanno diritto a una copertura legale, proprio come alternativa al matrimonio omosessuale.
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“Francesco” include testimonianze di persone omosessuali aiutate personalmente dal Santo Padre. Tra esse il romano Andrea Rubera al quale il Papa, in risposta ad una sua lettera, fece una telefonata incoraggiandolo a portare i suoi tre figli [avuti con la gestazione per altri in Canada insieme a Dario De Gregorio, ndr] al catechismo.
Secondo quanto afferma Rubera, il Papa gli disse “per favore porti i suoi figli in parrocchia e sia trasparente con il parroco a proposito della sua famiglia. Naturalmente non tutti saranno d’accordo con una famiglia come la sua, però in questo modo farà la cosa migliore per i suoi figli.
L’interessato [nel documentario, ndr] è grato al Papa “per il suo importante consiglio. Sono già tre anni che i miei figli fanno una cammino spirituale in parrocchia e tutto procede per il meglio. Il Papa non mi ha mai detto quale fosse la sua opinione sulla mia famiglia: probabilmente lui, su questo punto, continua a pensarla come la dottrina cattolica classica in proposito, ma ciò che è cambiamento incredibilmente è il suo atteggiamento in proposito.
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Ecco il link a quanto scrive Juan Vicente Boo su ABC

En un breve comentario incluido en el documental norteamericano «Francesco», presentado el miércoles en Roma, el papa Francisco manifiesta que «las personas homosexuales tienen derecho a estar en la familia, son hijos de Dios, tienen derecho a una familia. No se puede echar de la familia a nadie ni hacerle la vida imposible por eso». A renglón seguido, el Papa añade que «lo que tenemos que hacer es una ley de convivencia civil, tienen derecho a estar cubiertos legalmente. Yo defendí eso».
La última frase se refiere a su apoyo a un plan de uniones civiles como alternativa a la ley de matrimonio homosexual que fue finalmente aprobada en Argentina en 2010, pero su opinión por lo que se refiere a la actualidad es clara: el Papa sostiene que las parejas homosexuales tienen derecho a una cobertura legal, precisamente como alternativa al matrimonio homosexual, en lugar de vivir en la incertidumbre.
Los comentarios figuran en el documental «Francesco», del cineasta norteamericano Evgeny Afineevsky, presentado el miércoles en el Festival de Cine de Roma, que ofrece un resumen de los siete años de pontificado.
«Francesco» incluye testimonios de personas homosexuales ayudadas personalmente por el Santo Padre, como el romano Andrea Rubera, a quien el Papa, en respuesta a una carta, llamó por teléfono para animarle a llevar a sus tres hijos al catecismo.
Según Rubera, Francisco le dijo «por favor lleve sus niños a la parroquia, sea transparente con la parroquia sobre su familia. Por supuesto no todos estarán de acuerdo con una familia así, pero va a ser bueno para sus chicos».
El interesado lo agradece como «un gran consejo porque ya es el tercer año que mis hijos siguen un camino espiritual en la parroquia y todo va bien. El Papa nunca dijo cuál era su opinión sobre mi familia, probablemente él sigue la doctrina en este punto, pero es la actitud lo que cambió increíblemente».

El cambio de actitud y de talante es muy claro desde que Francisco, en el vuelo de regreso de Río de Janeiro a Roma en julio de 2013, comentó con toda naturalidad a los periodistas «si una persona es gay y busca a Dios y tiene buena voluntad, ¿quién soy yo para juzgarlo?».

Desde entonces, su enseñanza ha sido siempre de afecto y cercanía, con mensajes muy fuertes contra cualquier desprecio o discriminación.

Evgeny Afineevsky es un cineasta judío nacido en Rusia, y su documental se centra en las grandes batallas, sobre todo sociales, libradas por Francisco en estos años como la defensa del medio ambiente, la lucha contra el cambio climático, o su esfuerzo por aclarar que las personas homosexuales siguen siendo parte de la Iglesia católica.