Blog / Lettere | 11 Aprile 2020

Le Lettere di Marco D. – Perché avete paura? Non avete ancora fede?

Non tutti i mali vengono per nuocere, dice il proverbio. E di certo il coronavirus se ha portato tante sofferenze, ha anche portato tanti cambiamenti. Ci ha fatto vedere cose che non avevamo mai visto prima, come il cielo azzurro e l’aria pulita o il ritorno degli animali in luoghi impensabili o il silenzio della città senza traffico, ma ha intaccato l’uomo anche in questioni molto più profonde.
Questioni che riguardano il nostro stato d’animo, i nostri sentimenti, le nostre certezze.
Fino a ieri “ci credevao eterni, ci credevamo eroi”, invece oggi tutto è diverso. Il coronavirus ci riporta con i piedi per terra e ci fa vedere che la nostra vita terrena non è infinita.
“Al mondo di sicuro ci sono solo la morte e le tasse”, diceva Brad Pitt in Vi presento Joe Black in frase terribilmente vera ma altrettanto scomoda da pronunciare.
Ma in tutta questa situazione, nell’inferno delle case blindate, di tante persone che mi sarei aspettato di vedere in difficoltà, escludendo quelli colpiti da drammi personali, ho visto in difficoltà coloro che non lo dovevano essere: i credenti cristiani.
La fede, le certezze, la forza di Gesù Cristo, davanti al coronavirus per molti sono svanite nel nulla, dissolte come la rugiada al sole e sostituite dal quel terrore che fuoriesce quotidianamente dallo schermo della TV. In costoro, l’inganno universale orwelliano ha prevalso sia sulla ragione che sulla fede.
Ma Dio non è solo dentro le chiese. Dio, recita Wikipedia, “è l’Essere eterno che ha creato e conserva il mondo”. Dio non è solo la domenica alla messa e dato che, come dice il proverbio, “Non si muove foglia che Dio non voglia”, significa che anche il coronavirus fa parte della vita; non arriva nascosto agli occhi di Dio. Se avete accettato il Dio cristiano, dovete sapere che Dio non è solo onnipotente, ma è anche onniscente e onnipresente. Dio è ovunque nello spazio e nel tempo, perchè altrimenti non sarebbe Dio. “Sottile è il Signore”, diceva Albert Einstein, “ma non malevolo”.
Forse il coronavirus non lo ha voluto Dio, ma se lo ha lasciato circolare, un motivo ci sarà. Forse per punirci di qualcosa, ma molto probabilmente per svegliarci dal torpore. Mi sembra infatti che molti credenti si siano adagiati sul benessere, il benessere che hanno portato le nazioni moderne, con le loro pensioni e con i loro posti fissi, tanto da dimenticare che la salvezza non è quella che propinano ministri e deputati, ma è quella che ha promesso Gesù Cristo.

Marco Dal Prà, classe 1966, veneziano anzi mestrino, 5 figli, è un tecnico elettronico; si occupa di energia, impianti ed automazione. Una delle sue passioni è la divulgazione, tanto che pubblica in rete guide, manuali ed articoli su qualunque cosa “tecnologica” fin dai primi anni 2000: dalle fonti rinnovabili alla domotica, dall’energia alla blockchain