METRO – Dobbiamo organizzare la resistenza
“Ci vorrebbe una dittatura, come in Cina”. Queste sono le parole più brutte che ho ascoltato da quando siamo nell’emergenza. Non mi permetterei mai di liquidare con un giudizio così perentorio la situazione politica cinese: chi conosce i cinesi sa quanto sia difficile per noi capire la loro mentalità. Il momento della responsabilità è arrivato anche per noi e sono certo che il popolo italiano, purtroppo con ritardo, saprà viverlo con rigore senza rimpiangere la costrizione. Per ribaltare il ragionamento e adeguarci immediatamente, basta capire che il dittatore è già arrivato, e si chiama Coronavirus. Quella che noi dobbiamo organizzare è la resistenza, non la dittatura, che tra l’altro la storia ci insegna non essere nel nostro DNA. Per combattere il nemico che ci invadeva, ai nostri nonni è stato chiesto di andare a morire in battaglia e alle nostre nonne è stato chiesto di portare avanti una famiglia, senza mezzi e nella più assoluta povertà. A noi, in fondo, viene chiesto di organizzare la resistenza al Covid-19 che ci invade, rimanendo a casa, mettendoci una mascherina e lavandoci le mani. Così facendo, sfruttando la nostra capacità di resistere agli invasori, avremmo l’occasione di diventare finalmente un paese che rispetta le regole. Che mette da parte le teorie ed impara ad obbedire alle istituzioni. Sperando che chi comanda divenga ogni giorno più credibile.
Tratto da METRO