Blog / Gal / Il Vangelo degli amici | 24 Febbraio 2020

Martedì 25 febbraio – Gal

Commento al Vangelo (Mc 9,30-37) del 25 febbraio 2020, martedì della VII settimana del Tempo Ordinario, di Gal. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti, audio o scritti, a [email protected]

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato

Finalmente giunti In casa osi chiedere di cosa confabulassero lungo la via , dopo che Tu invece avevi tentato di spiegare loro il tuo prossimo futuro e il compimento della tua missione…
Lì, nell’ambiente familiare e protetto della casa, spieghi meglio, vai a fondo…
Ti metti seduto perché loro ti si facciano attorno, ti vedano sereno, colgano da Te la voglia di averli vicini, tranquilli e si concedano il tempo per ascoltarti, per far scendere al cuore le tue parole e non i loro desideri miseri, le loro piccinerie…
In casa, dove si aggirano anche i bambini, figli loro…
E proprio per meglio far comprendere e per sciogliere quel loro cuore un po’ duro e un po’ superficiale-che troppo mi assomiglia- accogli un bimbo, lo metti in mezzo a voi e poi lo abbracci
Quanta tenerezza e mitezza
Quanta dolcezza traspare da questo gesto, apparentemente inspiegabile per la tua epoca, per il tuo mondo, compiuto in un momento in cui state parlando tra uomini di cose
“ importanti”…
Le Parole che aggiungi,sai, a me non servono…
È la scena che vedo
È il gesto che conta e che mi illumina
Che fornisce la chiave di lettura di tutta la tua Bella Storia che sta per concludersi con una strana fine (che detta così oggi per strada loro non potevano comprendere nè accettare), che sarà senza Fine ma con un solo Fine…
ACCOGLIERE, ACCOGLIERE, ACCOGLIERE
Sempre e nonostante tutto.