Articoli / Blog | 14 Settembre 2019

MIO Anno IV n. 37/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – Pensiamo di più ai malati

Mauro Leonardi (Como, 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù


Caro don Mauro, in queste ferie estive spesso ci si dimentica di chi è malato, di chi è in lista di attesa per un intervento e costretto a passare le estati tra terapie, analisi e controlli. Spesso i medici sono accoglienti, a volte però sbrigano il paziente come se fosse una pratica di ufficio aumentando incertezze e angosce (Letizia, Caserta)

Cara Letizia,
San Pio da Pietrelcina che volle fortemente un ospedale a San Giovanni Rotondo, raccomandava sempre di unire la cura del corpo a quella dell’anima. Fondò un ospedale cui significativamente diede il nome di “Casa Sollievo della Sofferenza”. Spesso infatti le sofferenze sono inevitabili, non possiamo far nulla per toglierle, però possiamo fare molto per alleviarle. Basta essere più attenti in certe delicate operazioni, sorridere, non fare aspettare, permettere ai parenti di essere presenti, e così via. Oltretutto queste attenzioni di buon senso sono diventate realtà scientifica. È dimostrato che il tono alto dell’umore, l’attenzione complessiva al benessere del paziente, aiuti nell’iter terapeutico, favorisca la comunicazione e, quando possibile, perfino la guarigione. Ci sono tante iniziative lodevoli in questo senso: dai clown in corsia, alla decisione di accogliere gli amici a quattro zampe nei nosocomi per supportare i pazienti. Certamente non è un atteggiamento sempre facile da tenere perché gli ospedali italiani spesso sono in emergenza costante, soprattutto in estate. Per questo è importante sostenere tutte le iniziative di volontariato che hanno l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita del malato.