Blog / Valentina Grimaldi | 09 Agosto 2019

Le Lettere della Dott.ssa Grimaldi – Colpo di sole e colpo di calore: alcuni consigli da portare in vacanza

Con l’arrivo dell’estate e del caldo è sempre molto importante ricordare alcune regole “salvavita” prima di affrontare con i nostri figli la calura estiva. Pertanto invito i genitori a leggere con attenzione le seguenti raccomandazioni condivise dalle principali società scientifiche pediatriche italiane e straniere e promosse dai medici dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma anche sul loro portale.

Un decalogo da mettere in valigia insieme al costume

Il colpo di sole è il principale malore estivo che colpisce i bambini perché la loro termoregolazione è meno efficace rispetto agli adulti, perciò se fa troppo caldo e vengono esposti al sole incautamente la loro temperatura corporea sale, avendo un “sistema di raffreddamento” ancora inefficiente. Il colpo di sole si caratterizza proprio da malore e aumento della temperatura dopo esposizione al sole, il colpo di calore invece può verificarsi anche senza esporsi direttamente al sole, ma soggiornando a lungo in ambienti molto caldi, umidi e poco areati. Pur non essendo sinonimi il colpo di calore ed il colpo di sole condividono essenzialmente gli stessi sintomi e pertanto i consigli per prevenirli sono pressoché gli stessi.

Quali sono i sintomi principali del colpo di sole e del colpo di calore? nausea, mal di testa, aumento della temperatura corporea, crampi, svenimenti e nei casi più gravi, disturbi della coscienza.

Come possiamo prevenire i colpi di calore e di sole? Di seguito alcuni semplici regole da portare in vacanza

 1) Evitare di far uscire il bambino e di fargli praticare attività fisica o sportiva nelle ore più calde;

2) Non esporlo mai al sole negli orari più a rischio (dalle 11 alle 17);

3) Aumentare la ventilazione dell’ambiente nel quale si soggiorna. È possibile utilizzare il condizionatore, avendo cura di tenere una temperatura ambientale di 23-24° e cercando di non passare continuamente da ambienti più caldi ad altri più freschi o viceversa. Importante utilizzare la funzione deumidificazione;

4) Far indossare al bambino indumenti leggeri (preferibilmente di lino o cotone), che permettano una maggiore traspirazione;

5) Vestire il piccolo con colori chiari, che respingono i raggi solari;

) Esporre il bambino sempre con prudenza e solo dopo l’anno di vita al sole diretto. I raggi solari sono molto utili perché favoriscono la produzione di vitamina D, ma l’esposizione deve avvenire in maniera graduale;

7) Non dimenticare di utilizzare sempre creme solari ad alta protezione. Un’esposizione non protetta può causare eritemi solari o ustioni, e creare danni irreversibili alla pelle;

8) Bagnare spesso la testa e rinfrescare tutto il corpo con una doccia o con un bagno;

9) Aumentare l’apporto idrico per reintegrare i liquidi persi tramite la sudorazione. In caso di caldo intenso possono essere utili anche le bevande che contengono sali minerali;

10) Privilegiare una dieta ricca di frutta e verdura.

Dieta adeguata

Con l’aumento della temperatura si deve ridurre l’apporto calorico, in particolare quello fornito da cibi grassi; è preferibile assumere carboidrati semplici a più rapida digeribilità. L’importante è aumentare l’apporto idrico giornaliero con assunzione costante di acqua, riducendo le bevande gassate, e introducendo una maggior quantità di frutta e verdura.

Insalata, fiori di zucca, melanzane, peperoni e pomodori, sono solo alcuni tra gli alimenti salutari che vanno assolutamente consumati nei mesi caldi. Nelle verdure si trovano molti sali minerali (calcio, ferro, fluoro, fosforo, magnesio, manganese e potassio), vitamine (A, C, B1, B2, B12, E, niacina, acido pantotenico e biotina), acqua (per l’80- 90%) e fibre utilissimi al nostro organismo per affrontare il caldo dei mesi estivi.

Detto questo buone vacanze a tutti!

 

Valentina Grimaldi è nata nel 1964, laureata in medicina e chirurgia nel 1989 all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma e specializzata nello stesso Ateneo in Pediatria nel 1993. Autrice di diverse pubblicazioni scientifiche e relatrice in convegni nazionali ed internazionali; ha conseguito un master di II livello in Allergologia pediatrica. Dopo l’esperienza ospedaliera e di ricerca presso il Policlinico Gemelli di Roma, esercita a Roma la professione di pediatra di famiglia dal 1996. Da sempre attenta alle problematiche psicoeducazionali e della genitorialità si è specializzata in Psicoterapia Infantile per meglio soddisfare i bisogni di salute dei bambini e delle loro famiglie. Fa parte della redazione del “Pediatria on Line” (sito informazione della Federazione Italiana Medici Pediatri) ed è inoltre membro della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale.