MIO Anno IV n. 26/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – L’amore è alla luce del sole
Mauro Leonardi (Como, 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù
Caro don Mauro, ho assistito con sgomento alla vicenda di Pamela Prati, del suo marito fantasma e dei suoi “figli” adottivi. In pratica sembra che sia tutto una farsa. Ma non è ora di finirla? (Giada, Firenze)
Cara Giada , io ho provato a capire qualcosa della vicenda della signora Pamela Prati e devo dire di non esserci riuscito: bisognerebbe avere molto più tempo da investire e forse questa storia non lo merita. Io, per quello che ho capito, ci tiro fuori due cose. La prima, che quando inizi a mentire, devi continuare e alla fine diventi schiavo di una vita che non è più la tua e che ti mangia. La seconda è che, in ogni caso, chi mente fa male in primo luogo a sé stesso. Perché poi non ti riconosci più e arrivi a vivere una vita non tua, persino (se ho capito bene) ad inventarti dei figli adottivi. Mentre l’amore ha sì una dimensione spesso “complicata” ma è quella della gioia alla luce del sole. Quella della felicità di esserci e di stare insieme sempre davanti a tutti e senza nascondere nulla a nessuno. Soprattutto di non avere bisogno di palcoscenici e riflettori (anzi spesso la notorietà rende tutto più difficile) ma dello sforzo quotidiano per far luce sulle cose piccole sceme – ma importanti – della nostra vita quotidiana. Lo dico anche pensando alle mille relazioni professionali e di amicizia infrante da bugie che sono taglienti come coltelli e al mancato rispetto verso tanti professionisti seri sia della televisione che del giornalismo. Perché c’è il rischio di fare di tutta un’erba un fascio: quando una persona famosa mente si crede che lo facciano tutti.
