Le Lettere di Alessandra Bialetti – Giornata internazionale. Superare l’omofobia, veglie e preghiere guidate dai vescovi
Oggi è la giornata mondiale contro l’omofobia e Alessandra Bialetti condivide con il blog questo articolo di Avvenire, introducendolo così:
Da Papa Francesco che si chiede chi è lui per giudicare una persona omosessuale, a una chiesa che cammina nella preghiera e nell’accoglienza reale di visi, storie, vissuti. Perché non si ragioni in astratto, per categorie, ma si possa incontrare la persona per ciò che è. Perché la preghiera diventi universale e raccolga tutte le storie, ricordi tutte le vittime di qualsiasi tipo di discriminazione, dia visibilità a ogni fragilità. In molte parrocchie, comunità, chiese si pregherà per le vittime dell’omotransfobia, vittime di emarginazione, di giudizio e pregiudizio, di ghettizzazione. Una chiesa che cammina non può che essere una chiesa aperta che abbatte muri e apre brecce. Perché ogni cammino si apre solo facendolo, solo ponendosi accanto, solo ascoltando, solo mettendosi in discussione, solo scoprendosi simili al di là di ogni specificità. Esclusivamente nel confronto e nella condivisione si incarna il Gesù evangelico che non scaglia alcuna pietra ma accoglie con amore.Vescovi, suore, parroci, sacerdoti si uniranno ai tanti fedeli, ai tanti gruppi di credenti omosessuali per una chiesa del dialogo e dell’incontro. Senza paura. Con lo strumento della preghiera e di un abbraccio.
«Il Crocifisso risorto che libera dal peccato e dalla morte, ha fatto dell’accoglienza e del riconoscimento dell’altro il paradigma e il segno dell’irruzione del regno di Dio nel mondo». È un passaggio della preghiera proposta per domani dall’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, in occasione della Giornata internazionale per il superamento dell’omofobia e della transfobia. Un’occasione di vicinanza e di attenzione alle fragilità che in tante diocesi offrirà lo spunto per riflessioni e veglie di preghiera ecumeniche sul tema “La verità vi farà liberi (Gv 8,32), insieme a realtà che spesso risultano marginali come i movimenti e i gruppi di cristiani Lgbt.
Tanti gli incontri organizzati per domani. Oltre a Palermo, dove nelle comunità è stata diffusa la preghiera composta dall’arcivescovo e dove è prevista una fiaccolata che partirà alle 19 da piazza Ruggero Settimo, si pregherà anche Parma, Sanremo, Lucca, Alessandria. In altre comunità invece – Roma, Trieste, Bologna – gli incontri si sono tenuti nei giorni scorsi. Stasera alle 18 appuntamento a Siracusa. Domani alle 21 a Luccapresso la Caritas diocesana, per un’iniziativa organizzata dal gruppo diocesano per cristiani omosessuali “Camminando s’apre cammino”. A Firenze, sempre domani alle 21, veglia e fiaccolata a cura del gruppo Kairos con la collaborazione di numerosi movimenti e congregazioni. Ad accompagnare la riflessione anche una lettera delle Suore domenicane Unione San Tommaso che, ricordando il loro impegno decennale a fianco dei cristiani omosessuali, spiegano come questo apostolato abbia permesso loro di allontanarsi «dalla tentazione, sempre in agguato, di ragionare per categorie astratte senza incontrare le persone: all’etichetta “omosessuali” abbiamo potuto sostituire volti e storie concrete che nel tempo abbiamo imparato a conoscere e amare». La conclusione del testo è il sogno di un giorno «nel quale non sarà più necessaria una “pastorale per le persone omosessuali” perché queste potranno trovarsi a proprio agio in ogni ambiente ecclesiale e incontrare il cuore dei pastori». A Torino, domani alle 20,45, serata di preghiera presso il Tempio valdese di via Principe Oddone. Per l’occasione don Gianluca Carrega, responsabile diocesano per la pastorale delle persone omosessuali, ha diffuso una riflessione in cui ricorda che «la verità è strumento essenziale per essere liberi». Un compito di discernimento che riguarda tutti gli ambiti della vita e che non deve esaurirsi a quello sociale. «Non è possibile indicare agli altri e alla società la via della liberazione – sottolinea don Carrega – se prima non si è fatta la verità su se stessi. Per questo è importante che queste giornate di veglia non siano soltanto denuncia di quello che accade intorno a noi, ma anche un’occasione per rientrare in noi stessi e farci illuminare dalla verità del Vangelo».
Tra sabato e domenica molti altri appuntamenti in altre comunità, tra cui Cagliari, Napoli e Reggio Emilia. Nella città emiliana la veglia di preghiera (ore 20.45, parrocchia Regina Pacis) sarà presieduta dal vescovo Massimo Camisasca. Scelta autorevole per porre fine alle polemiche innescate da chi pretendeva di organizzare preghiere di “riparazione”. «Una proposta del genere serve all’unità della Chiesa?», si chiede in un comunicato lo stesso Camisasca, spiegando la sua decisione di presiedere la veglia. Anche a Genova, lunedì 21 si pregherà per il superamento dell’omofobia presso la chiesa di San Pietro in Banchi. Mentre a Milano veglia e fiaccolata ecumenica sono previste martedì 29. Si partirà dal tempio valdese di via Francesco Sforza per raggiungere con una fiaccolata la chiesa di Santa Maria della Passione. Oltre ai gruppi di omosessuali credenti di Milano, l’iniziativa è stata promossa dalla comunità parrocchiale di cui fa parte appunto la parrocchia di Santa Maria della Passione, da due realtà che appartengono al protestantesimo storico (la comunità battista e la comunità valdese) e da due realtà più marginali all’interno del protestantesimo (Comunione unitaria e Metropolitan Community Church). Una partecipazione ecumenica davvero corale. Durante la veglia verranno lette testimonianze toccanti di credenti che hanno sopportato sofferenze ed emarginazione a causa del proprio orientamento sessuale. Ultimo appuntamento il prossimo 22 giugno, aCremona, organizzato dal gruppo diocesano “Alle querce di Mamre”. A presiederlo il vescovo Antonio Napolioni.