Le Lettere di Alessandra Bialetti – Bambini come merendine
Alessandra Bialetti segnala al blog questa notizia, introducendo così alcuni articoli.
Bambini confezionati: Buoni per le tavole se italiani, bianchi, puliti, ben vestiti, con guancette rosa e, in futuro, buone braccia per lavorare. Prodotti avariati, per le nostre tavole da ricchi epuloni, se neri, sporchi, laceri, con appena un vestitino addosso e già una fortuna averlo, con occhi spalancati e spaventati ma con la speranza di essere accolti. Bambini che in futuro faranno lavori che al paese ospitante potrebbero non piacere. Questo il parametro per il “buon italiano”, come Salvini ci sta educando a pensare. Non si accettano prodotti fallati dall’estero tanto più se arrivano su gommoni per cui i porti dovrebbero essere chiusi. Per salvaguardare la razza bianca e l’Italia del futuro. Un bambino non si confeziona, si ama, si accoglie, si aiuta a crescere, si accompagna lungo una vita dignitosa. Qualunque esso sia. E se sarà una brava persona molto dipenderà dall’amore con cui è stato cresciuto non dalla sua provenienza e dalla fortuna di essere nato in un paese piuttosto che un altro. Sostituire popolo con popolo… mi risuona vagamente e tristemente noto. Accadde decenni fa e ancora ogni anno ne rinnoviamo la ferita e il dolore.